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Concetto
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Villers-la-Ville - BW
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Il mio Garage

889 Messaggi
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Inserito il - 15 giu 2012 :  21:34:17  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da taxidieci

....MA NO DAI!!!!! Peccato!!!! Antonio il tuo compito è finito, grazie per averni fatto seguire passo passo la "migrazione".
Un affettuoso bentornato alle oche, resto in attesa anch'io di foto e resoconto.

Beppe



Evviva le Oche! Bentornate a casa! Riposatevi un po ora.
C.

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Bicius
Moderatore



Cesenatico - FC
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Il mio Garage

5319 Messaggi
Iscritto dal 2004

Inserito il - 15 giu 2012 :  21:42:16  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
E stasera pane, acqua, frumento e a letto presto, possiamo aspettare fino a domani. Buonanotte!

Bicius
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Mauro Galli
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Zola Predosa - BO
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Iscritto dal 2008

Inserito il - 15 giu 2012 :  21:56:10  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao a tutti,
ho appena finito di leggere i commenti. Grazie!
Io e Claudio abbiamo raggiunto "casa base" verso le 19.00 (13 gg e 3466 km dopo la partenza), alle 17.45 abbiamo lasciato Luca e Gianca a Reggio.
Da quando sono arrivato ho: abbracciato la mia famiglia, scaricato la Lambra, telefonato alla mamma(!), bevuto una birra per festeggiare, disfatto le borse, fatto doccia, cenato e letto il forum.
Ho ancora negli occhi le immagini delle mille e mille cose viste; con calma ve ne scriverò e posterò foto, ma non questa sera.
Beh... via solo qualche accenno di varie cose:
- Non avrei mai pensato alla versione letterale di "bagno in camera"... dove il water ti può fare quasi da comodino!
- Di alzarmi la mattina e trovare al B&B la tavola imbandita per la colazione con il caminetto acceso.
- Cha la padrona dell'albergo, ad ogni portata della cena, venisse a vedere se mangiavamo con gusto e ci chiedeva se la cosa era di nostro gradimento.
- Alle strade Belghe fatte di lastroni di cemento che, a causa delle giunzioni, spezzano la schiena anche se hai la cintura addominale.
- La cortesia e ancora la cortesia della gente che abbiamo incontrato durante il viaggio e che ci hanno accolto.
- 2 o 3 situazioni dove nostro malgrado ci siamo trovati a correre qualche rischio sulla strada.


Mauro Galli
World Lambretta Club
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luca_89
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Modena - MO
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Inserito il - 16 giu 2012 :  00:06:11  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao ragazzi,
ho finito adesso di leggere i vostri commenti, innanzitutto grazie per il supporto che ci avete dato e i complimenti. Sono arrivato a casa alle 21.30 dopo essermi fermato a parlare con gianca, l'ory e riri. Vista l' ora, vi racconterò domani questa fantastica avventura che non dimentichero mai, passata con 3 persone vere e simpatiche.
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vola bas
Junior +


Reggio Emilia - RE
Italy


184 Messaggi
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Inserito il - 16 giu 2012 :  00:27:37  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
.... ciao a tutti.... rientrati tutti alla base sani e salvi ....
non ho visto i 2 Galli.... che a Reggio dopo il rifornimento hanno affrontato l'ultimo tratto per arrivare a diretti acasa, Luca è rimasto un pò a raccontare... gli occhi gli brillavano dalla contentezza.... questa avventura gli è veramente piaciuta ...Il Gianca..soddisfatto di tutto il viaggio... ha finito la serata davanti ad una carbonara....ed è crollato.... quindi occorre aspettare domani per poter postare qualcosa sul viaggio.... ora sta viaggiando tra le braccia di morfeo ....

Vola bas
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nicomonni
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San Giovanni In Marignano - RN
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Il mio Garage

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Inserito il - 16 giu 2012 :  09:45:57  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Vi ho seguiti dall'inizio senza mai scrivere nulla. Ora posso anche io virtualmente stringervi la mano e abbracciarvi forte.
Non ci sono parole per descrivere le emozioni provate anche solo stando seduti davanti al pc, ma è come essere stati assieme a voi. FANTASTICO
Gino
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galliclaudio
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Zola Predosa - BO
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Il mio Garage

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Inserito il - 16 giu 2012 :  10:13:31  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao a tutti,
grazie per i commenti e i complimenti.

Dopo un viaggio le cose da raccontare sarebbero veramente tante, ma vorrei far capire cosa provo a farlo in Lambretta:
Non ammiro i paesaggi
Non guardo le diversi culture
Non mi passa tutto davanti come in un documentario
Non posso non sapere quanti gradi ci sono "fuori"
Non.....
Non.....

Per il semplice fatto che faccio parte di tutto quello che mi gira attorno:
Sono parte del paesaggio
Sono la cultura diversa
Sono parte integrante del documentario
Sono (sigh) in grado di sapere quanti gradi ci sono "fuori"
Sono.....
Sono.....
Insomma viaggiare in Lambretta é viaggiare in Lambretta.

E a proposito di "gradi":

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Ciao Claudio

Meglio un giorno da oca che cento da leone
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galliclaudio
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Zola Predosa - BO
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Inserito il - 17 giu 2012 :  15:40:00  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Prima di altri resoconti e foto varie, ecco alcuni dei protagonisti:



Michele che ci ha accompagnato per un bel pezzo di strada il giorno della partenza, notare la bellezza del porta ruota.
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Paolo che ci ha dovuto abbandonare, ma gia' pronto ad una nuova avventura.
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Francesco Lambrettista di Cattolica, che ci ha ospitato con la sua stupenda famiglia nella sua casa parigina
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Luca giovanissimo e simpaticissimo Lambrettista, dalle origini innominabili.
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Per i piu' grandini, chi non ricorda Cattivik?
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Piccole oche crescono, piano piano si diventa numerosi.
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Mamma oca, sempre pronta a tenere unito lo stormo.
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Io
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Infine niente foto ma...........un grazie ad Antonio che non é potuto partire con noi, ma é stato parte della preparazione e ci ha sempre seguito e sostenuto da casa.


Ciao Claudio

Meglio un giorno da oca che cento da leone
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Mauro Galli
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Zola Predosa - BO
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Inserito il - 17 giu 2012 :  17:22:36  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Qualche nota del viaggio di andata.

Domenica mattina 3 giugno partenza presto. Antonio purtroppo non c’è; siamo solo in 3. Strada facendo incontriamo Michele (Beno) che ci accompagnerà fino a mezzogiorno... per partecipare anche lui ad un tratto della nostra migrazione verso Nord. Costeggiamo le fascia d’Emilia colpita dal terremoto, non c’è quasi nessuno in giro, un silenzio irreale rotto dal rumore dei nostri motori. Tantissime le tendine per la notte nei cortili delle case, nei giardinetti pubblici e nei campetti da gioco dei paesi che attraversiamo. Via attraverso la pianura padana. A mezzogiorno sosta per panino a Fontanelle in provincia di Bergamo. Il bar della piazzetta dove ci fermiamo è la sede del locale Vespa Club... presto si familiarizza e diventiamo l’attrazione principale dei presenti. Lasciamo anche un nostro adesivo nella bacheca del Club. Miki torna verso casa e noi puntiamo verso Lecco e ci facciamo tutto il lungo lago fino a Mandello del Lario e qui... foto davanti lo stabilimento della Moto Guzzi (altra incontenibile passione che nutro e condivido con Claudio). Su, su, e comincia a piovere arriviamo ad Isola di Madesimo “navigando” in un torrente d’acqua che corre per la strada. Decine e decine di rivoli scendono a valle dai monti a strapiombo disegnando una fantastica ragnatela. Impossibile fotografarli per la forte intensità dalla pioggia. Per fortuna che la padrona del B&B ha l’asciugatrice nella quale inserire un po’ dei nostri vestiti! Cena a base di piatti tipici e a letto con la pioggia che continua tutta notte. La locanda dove ceniamo (10 -12 posti in tutto) era stata costruita dal nonno del nonno dell’attuale (anziano) proprietario; era la stazione di “cambio” dal trasposto carrabile, a quello da soma, quando, ancora non c’era la strada per fare il passo, ma solo una mulattiera!

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La mattina di Lunedì 4 giugno, sorpresa!!! Tutto attorno a noi è imbiancato dalla neve a partire da pochi metri sopra il nostro livello. Il titolare del B&B: “Non preoccupatevi! Su al passo Spluga in 5 minuti, come spunta il sole, la neve si scioglie subito!” Le ultime parole famose! 2 ore per fare 20 km in mezzo le nuvole, con visibilità 5 metri, sulla strada dove lo spazzaneve aveva appena fatto la rotta! Un freddo bestia! Unica anima viva che incontriamo è un escursionista a piedi con lo zaino, imbacuccato come Fogart quando andava al Polo Nord! Scendendo dal versante svizzero riusciamo ad uscire dalle nuvole, ma l’imbiancatina di neve è presente fino a valle. Bellissimo il percorso lungo Viamala con la strada che corre lungo un canyon profondissimo scavato dal torrente al quale abbiamo dedicato una sosta e qualche foto. Liechtestein, Austria con sosta a Dorbirn per un hamburger lungo la strada. A Lindau, in Germania, il traffico si fa molto intenso e dobbiamo rinunciare alla nostra programmata visita e percorriamo le strade collinari che costeggiano il lago di Costanza ci fermiamo per cena e per la notte a Rietheim-Weilheim, già in zona Foresta Nera. Troviamo nel paese un monumento dedicato alle “Oche”!!! Dopo cena convinciamo Paolo a sostituire la gomma anteriore della sua Lambretta . Lui non vuole c’è molto affezionato, ma noi insistiamo. Scopriamo poi che quel pneumatico era per lui come... i capelli per Sansone; infatti nella notte sta poco bene e (essendo lui medico e capace di corretta autodiagnosi) decide di interrompere il viaggio!

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Martedì 5 giugno ripartiamo con il cuore stretto abbandonando Paolo che ha già organizzato una task force in partenza dall’Italia per il suo recupero. Ci sentiremo con lui durante tutto il giorno, lo raggiungeranno solo a sera. Foresta nera = pioggia a freddo! Il caffé che ci fermiamo a prendere è pessimo (come quello di molti altri nei giorni a venire), ma la tazzina scalda le mani e dentro il locale è più caldo che fuori alla pioggia! Abbiamo notizie di Luca e Gianca; appuntamento a Bastogne nelle Ardenne nella piazza principale davanti il carro armato. Francia – Strasburgo... booh! Nella zona del porto, lungo il Reno, come mai ci sono tante signorine lungo la strada? Forse gli autobus non funzionano? Lussemburgo, Belgio... ecco Luca e Gianca, è già tardi, quasi le 20.00; via veloci all’hotel, poi subito a cena perchè in quasi tutti i locali dopo le 21.00 non ti danno più da mangiare poiché la cucina chiude. L’hotel è super, da film. Se fosse in Italia lo farebbero abbattere, ma nel contesto del viaggio è una cartolina. Stanza con bagno in camera dove il water ti può fare da comodino, unica finestra per tutto l’ambiente, uno scorrevole soffietto per “dividere” la zona letto dalla doccia/gabinetto/lavandino... alla faccia delle norme ASL! A completamento del quadro: struttura dell’edificio parzialmente in legno e scala a chiocciola (sempre di legno) per salire ai piani larga circa 60 cm e con scalini di altezza poderosa! Gianca, un po’ grosso, è in discreta difficoltà a percorrerla.

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Mercoledì 6 giugno. Piove. Foto in piazza Gen. McAuliffe poi tutti e 4 rotta verso Zolder. Quest’anno ricorre il 30° anniversario della scomparsa di Villeneuve proprio su quel circuito. Il tempo migliora. Riusciamo ad entrare nella zona del circuito; paddock, tribune è tutto aperto, solo la pista non è accessibile. Foto di rito con i mezzi davanti al monumento dedicato a Gilles. Poi via verso Bruxelles... uno degli scopi del nostro viaggio: la foto sotto l’Atomium come nel rally internazionale che i nostri “vecchi” fecero negli anni ’60. Guidi a quel rally c’era e sono sicuro che un po’ di nostalgia gli verrà quando gli mostreremo la foto. In centro a Bruxelles, davanti alla grande arco della città, un paio di ragazze che fanno footing si offrono di scattarci alcune foto tutti insieme con le nostre Lambrette. Luca rompe il filo della frizione proprio davanti la residenza reale belga; a momenti la polizia lo arresta. Il tempo migliora verso sera. Notte in un hotel abbastanza lussuoso a Wolvertem. Le camere sono nel seminterrato (quelle che costano meno), ma in compenso, attraverso una porta tagliafuoco, si accede direttamente al garage illuminato a giorno e riscaldato, dove sono posteggiate le Lambrette. Super! Nota sulle strade belghe: spesso sono fatte a lastroni di cemento... tu-tum, tu-tum, tu-tum... a lungo andare, i piccoli saltini delle giunzioni, nella schiena si sentono! Altra caratteristica frequente, nei tratti asfaltati, le superficie viene corrugata tramite “brocciardatura”... che ai mezzi con ruote da 10” causa quel “pendolamento” a destra e sinistra tipico da tasso alcolico elevato! Ed ultimo, su un tratto in pavè, a Luca si è staccato e ha perso lo scudetto frontale della sua Lambretta.

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Giovedì 7 giugno. Piove, chiediamo alla receptionist le previsioni per la giornata; lei consulta internet e risponde: “Est la mème, est le Belgique!”. Evvai, per un momento c’eravamo quasi preoccupati che cambiasse qualcosa! Puntiamo verso l’Olanda. La parte più brutta di tutto il viaggio l’abbiamo passata sulla tangenziale di Antwerpen (Anversa): 3 corsie di marcia normale, 2 sulla destra per accelerazione e decelerazione dei mezzi che si immettono o escono. Ci siamo trovati nella corsia centrale (quella più a destra delle 3 destinate allo scorrimento normale) con autoarticolati che sfrecciavano a 110 kmh sulla dx e sulla sx delle nostre Lambre. Da farsela addosso! Per fortuna nessun inconveniente banale (candela, cavo gas, foratura) ha interessato le nostre Lambrette e ne siamo usciti. Fiiiuuuh, mai più! Direzione Goes e Middelburg; ecco i primi mulini a vento. Ne scegliamo uno piccolo, in un paesino per le foto di rito. Quattro chiacchiere con il custode ...e ci accorgiamo che abbiamo fermato il traffico perchè sono tutti in attesa che noi, sulla stretta stradina, finiamo di fare le nostre foto per poter passare! A Vlissingen ci ha salvati la sportina con Topolino, dove tenevo avvolto il libretto della Lambra perchè non si bagnasse, consentendoci di “commuovere” la cassiera del traghetto (collezionista di questi gadget) e in cambio poter fare i biglietti per Bresken risparmiando, con 20 minuti di nave, 110 km di strada. Arriviamo a Wachtebeke e al camping di Puyenbroek, ma alla reception si sono sbagliati a segnare la data di prenotazione del Bungalow e non ce lo possono lasciare per più di un giorno. Siccome l’errore è il loro ci trovano prontamente una sistemazione in hotel, a 500 metri del raduno, senza costi aggiuntivi. Prendiamo possesso del Bungalow, piccolo, ma confortevole e subito una covata di paperottoli viene a farci visita e a scroccare qualche briciola di biscotto sotto lo sguardo preoccupato di mamma anatra... lei non lo sa, ma noi siamo Oche! Oddio... forse Gianca non assomiglia molto ad un’Oca! Decine e decine di coniglietti selvatici viaggiano per il campeggio ed escono tutti fuori dai loro nascondigli all’imbrunire e all’alba. Serata con cena al campeggio e chiacchiere in compagnia degli italiani.

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Venerdì 8. Raduno. Apriamo la porta del Bungalow ...e c’è tutta la fila dei paperottoli a cercare ancora briciole di biscotto; entrano perfino dentro! Incontro con tutto il gruppo degli altri ragazzi provenienti dall’Italia. Racconti del viaggio e aneddoti si incrociano. Concetto e suo papà Roberto, grandi persone... incredibile come dare un volto ad un amico del forum, dia l’impressione di conoscerlo da sempre! Anche la birra per festeggiare l’incontro ci stava, grazie ragazzi! Che bello il raduno, “duro e genuino” come quelli di diversi anni fa! Tende sulla terra nuda e se piove “chissenefrega”! Viale centrale pieno di Lambrette parcheggiate e centinaia e centinaia di tende a fare da corollario sui prati circostanti. Qualche pacca sulle spalle agli Amici internazionali che non vedi da tempo. Le chiacchiere fatte col presidentissimo Bo Martin e i saluti per lui dagli Amici comuni rimasti a casa! Fascia ricordo dal raduno da mettere, come trofeo, con le altre a casa. La giornata è volata! Serata con cena in un locale di Wachtebeke dove la cameriera polacca, interessata al nostro viaggio, ...vorrebbe ripartire con noi; ci accordiamo, invece, per spedirle una cartolina una volta tornati in Italia! Ritornati in hotel il badge elettronico non funziona più e non si entra, la reception è deserta e noi siamo fuori dalla hall. Per fortuna c’eravamo portati con noi il numero di telefono del servizio sorveglianza che prontamente, in ciabatte, camicia da notte e sfollagente è venuto a sbloccare la serratura!

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Sabato 9. Dighe sul mare del Nord in Olanda. Di nuovo traghetto; le alternative sono un tunnel sottomarino di 9 km o la strada di 110 km; niente da fare, prendiamo il traghetto! La borsina con Miky Mouse di 2 giorni prima vale ancora e acquistiamo un biglietto a/r. C’è un vento bestiale e le decine e decine di pale eoliche testimoniano che questa risorsa è ben sfruttata. In spiaggia è impossibile stare, la sabbia portata dal vento, fora come spilli sulla pelle del viso e delle mani (tutto il resto è ben coperto!). Anche il gazebo, tutto vetrato, dove ci fermiamo per lo spuntino di mezzogiorno, scuote un bel po’ alle raffiche di vento. Spaghetto n°2 l’ho passato percorrendo una diga sul mare dove il vento mi ha dato l’impressione di sollevare la ruota anteriore della Lambretta, spostandomi di lato di oltre 1 metro. Nemmeno sulla neve dello Spluga mi ero sentito così poco stabile!

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Domenica 10. Visita a Brugge (la Venezia del Belgio). Trasferimento attraverso stradine di campagna e mucche e cavalli al pascolo. Ci uniamo ad un gruppo di inglesi, diretti verso casa, che anche loro vogliono visitare la città. Molto bella e caratteristica, piena di negozi, birrerie e carrozze con i cavalli per i turisti. Optiamo per un “romantico” giro in barca sui canali della città; meritava davvero. Nel pomeriggio passaggio per Gent, e spuntino all’aperto (non piove) in un pub sul ponte vicino la cattedrale dove ci godiamo la vista del “passaggio” della fauna locale.

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Il racconto del viaggio di ritorno a breve.


Mauro Galli
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Bicius
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Inserito il - 17 giu 2012 :  17:59:52  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Sciroppato fino all'ultima frase e foto: ma chi è quello con il casco in mano, un Unomo da Marciapiede?
Dai dai che aspetto il resto del racconto Mauro, sbrigati a scrivere!

Bicius
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Mauro Galli
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Zola Predosa - BO
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Inserito il - 17 giu 2012 :  20:38:22  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Bicius

Sciroppato fino all'ultima frase e foto: ma chi è quello con il casco in mano, un Unomo da Marciapiede?
Dai dai che aspetto il resto del racconto Mauro, sbrigati a scrivere!
Bicius

Ciao Maurizio, intanto che aspetti il racconto del ritorno fatti una passeggiata virtuale, con gli amici del forum, lungo il vialetto del campeggio.

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Mauro Galli
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-mimmo-
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Vicenza - VI
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Inserito il - 17 giu 2012 :  21:18:35  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao a Tutti!!! Leggo ora che le oche sono tornate a casa sane e salve!! Bene!!

Bel reportage!! L'ho letto di gusto!! Sono appena tornato anch'io dalla notturna VI-VR-PD-VE-GO-TS e ritorno!! e nonostante la stanchezza, leggere questi post mi caricano. Grandi le ns oche!!

Adesso tocca a noi gatti vicentini e mici trevigiani!! Istambul ci aspetta. Le avventure delle oche mi danno un'overdose di carica!!!

Siete grandi!!

Non dimentico Antonio!! Ciao fratellone!!!

Ciao a tutti

Mi piacerebbe restaurare una LD...
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brontolambro
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Chatillon - AO
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Inserito il - 17 giu 2012 :  21:41:58  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Bentornati a tutti voi dopo questo viaggetto da nulla!!
Tanti complimenti ai conduttori ed ai loro mezzi.
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biccari
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Bologna - BO
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Inserito il - 17 giu 2012 :  23:23:56  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
grazie alle oche e al loro resoconto
Anche se quest'anno ero assente , nel leggerlo è come se lo avessi fatto anch'io
Vedendo tute quelle tende (COMPLIMENTI AL BELGIO) mi ritornano in mente le passate edizioni(Austria,Svizzera,Germania e Irlanda nel 97) dove si dava la possibilita di spendere qualche cosina in meno, invece adesso è quasi un obbligo "fare il pacchetto con Hotel con almeno 5 stelle"peccato che si sia perso questo modo di vivere la lambretta
Certo che quell'uomo con la cuffia in testa altro che "CATTIVIK" per me è "BRUTTIKS"
x il Gattaccio vicentino un grande in bocca al lupo per la vostra spedizione MIMMUZZO tienici aggiornato OK?

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for ever e sono un socio in meno per il LCI
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perussu
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Sanremo - IM
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5156 Messaggi
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Inserito il - 17 giu 2012 :  23:25:28  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Bentornati a casa e grazie per renderci partecipi della vostra avventura tramite i racconti e le belle foto!!

Siete dei GRANDISSIMI!!!



A+

__________________________________________
*L I S 125/'65* in fase di restauro conservativo....
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luca_89
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Modena - MO
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317 Messaggi
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Inserito il - 18 giu 2012 :  00:32:43  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Eccomi qua..
ritornato nel mondo reale, ho appena trascorso 13 giorni indimenticabili, e mi ritrovo qua a scrivere la mia esperienza, fatta di emozioni.

1° giorno
E' iniziato tutto domenica 3 giugno alle 7:00 uscendo da casa, non sapendo a cosa andavo incontro, ero euforico e allo stesso tempo preoccupato non sapendo cosa mi avrebbe riservato il viaggio. Alle 7:40, sono passato a prendere il Gianca a casa sua e stranamente, ho trovato uno più lento di me nel prepararsi. Finalmente, alle 8:30 è iniziato il lungo viaggio delle oche MO-RE, ma già lungo la tangenziale di parma è successo il primo imprevisto, il Gianca si sente formicolare l'orecchio, si tira due pugni sul casco e vola via l'auricolare bluetooth del tomtom. Sucessivamente nelle vicinanze di piacenza, chiediamo indicazioni stradali per vercelli a un gruppo di pensionati, mentre sorseggiavano un frizzantino al bar. Il Gianca domanda: "scusate, la direzione per vercelli?" , uno dei signori risponde meravigliato: "guardate che ci sono ancora 90 km" e il Gianca ridendo sotto i baffi gli dice: "guardi che ne dobbiamo fare ancora più di 3000 di chilometri". A questo punto il signore alibito, senza parole ci indica la direzione da prendere con la mano. La prima sera, la trascorriamo a saint-vincent, dove Gabo, suo padre e sua mandre sono stati molto ospitali e ci hanno offerto la cena.

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road continues..
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luca_89
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Modena - MO
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Inserito il - 18 giu 2012 :  09:35:38  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
2° giorno
E' iniziato molto presto, alle 5:26 eravamo già svegli perchè ci siamo scordati di chiudere gli scuri delle stanza ma abbiamo dovuto aspettare fino alle 8:00 per fare colazione. Verso le 9:30 Gabo e il padre ci hanno accompagnati fino ad aosta e dopo i saluti abbiamo iniziato la scalata del colle del piccolo san bernardo fino a raggiungere i 2188m di altitudine dove ci siamo trovati davanti a un muro di neve di oltre 4 metri, mai visto una cosa del genere, si rimane senza parole..
Dopo un buon pranzo a base di zuppa abbiamo iniziato la discesa sotto una pioggerellina fine ma aggiunta alla nebbia la visibilità era quasi zero. Abbiamo attraversato albertville, annecy, oyonnax e la notte l'abbiamo trascorsa in un "hotel" a 15 chilometri da dole.

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road continues..
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Riconoscimenti:  Nordkap Rider   

trema
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Gravina In Puglia - BA
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Inserito il - 18 giu 2012 :  16:30:44  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Bravissimi è dir poco, vi saluto tutti ed a presto. Vincenzo
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brontolambro
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Chatillon - AO
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Inserito il - 18 giu 2012 :  17:06:21  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Caro Luca bentornato! Comunque da qualche giorno non sono più il babbo di Gabo, ma Brontolambro! Non ho resistito e dopo la vostra mistica apparizione tra la pioggia ed i muraglioni di neve del Piccolo, una irrefrenabile passione mi ha colpito facendomi iscrivere in questa associazione di LAMBRETTISTI SCATENATI.
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Mauro Galli
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Zola Predosa - BO
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Inserito il - 18 giu 2012 :  20:21:45  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Qualche nota del viaggio di ritorno.

Lunedì 11. Prua verso Sud, ma prima Parigi! Dobbiamo fare una foto all’Arco del Trionfo ed alla torre Eiffel. Ovviamente piove. Campi di tabacco infiniti tra Belgio e Francia, km e km di monocolture che costeggiano la strada ti fanno domandare come diavolo si riesce a lavorare delle estensioni così grandi! Da adesso bisognerà stare attenti anche ai distributori di benzina, non sempre ci sono in tutti i paesini e spesso sono all’interno dei centri commerciali che distano dal percorso anche 10 km. Pioggia e freddo si fanno sentire. Ci fermiamo in un locale lungo la via per un caffé; è già più buono di quello belga. Un cagnaccio da circa 50 Kg (incrocio con un boxer) è legato alla catena dietro al bancone del bar; lui e Gianca si scrutano a lungo negli occhi! Ok, ci fermiamo anche per il pranzo! Oggi è la mia giornata: cambio la candela, scapuzzo con la Lambra che mi si spegne a scendere da un marciapiede e mi ribalto sulla strada, rompo il filo del freno posteriore e lo cambio su una via “trafficata” da signorine! Gianca, a modo suo, tenta di darmi conforto durante la riparazione. Uso, per lavarmi le mani, l’acqua di una pozzanghera (le foto le ha Claudio). Altra sosta nel tardo pomeriggio prima di Parigi in un locale da camionisti con una tabella che recita orgogliosamente “licenza d’esercizio anno 1941”!!! Bene, non penso che, a parte la corrente elettrica, il locale abbia subito molti altri aggiornamenti negli ultimi 70 anni! In ogni caso ha un nome che ai fratelli Galli ispira fiducia. Il traffico parigino comincia a farsi sentire e l’inflazione di semafori non permette l’uso di una marcia più lunga della seconda. Arriviamo nella zona di Montmartre dove abita Francesco, nostro amico lambrettista di Cattolica, trasferitosi per lavoro con la famiglia in Francia. Questa notte ci ospita lui. Il problema sono le Lambrette, non si trova posto in alcun garage della zona per ricoverarle. La portiera dello stabile, in seguito alla richiesta di Francesco, acconsente a farcele mettere nel vietatissimo cortile interno il palazzo... a patto che le introduciamo dopo le 23.30 e le togliamo, in perfetto silenzio, prima delle 7.00 della mattina successiva. Super, ancora una volta abbiamo rimediato! Seratina a passeggio per Montmartre e cena in localino tipico. Ragazzi, che fauna a Parigi! E come se la tirano! Grazie Francesco, grazie Morena, grazie al piccolo Edo per averci ospitato!

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Martedì 12. Prima delle 7.00 le Lambrette sono già fuori dal cortile, le carichiamo dei bagagli, poi via verso l’Arco del Trionfo e la torre Eiffel per le foto. Nota di colore: se hai paura, non affrontare la rotonda dell’Arco del Trionfo in moto... è una specie d'immenso girone dantesco che t’inviluppa! E’ passata mezza giornata e siamo alla periferia di Parigi, abbiamo fatto solo 40 km! Non so come abbiano fatto le Lambrette a resistere allo stress a cui le abbiamo sottoposte nel traffico! Sono dei gran mezzi davvero! Alla periferia di Parigi mi si spezza lo snodo del rubinetto della benzina a causa delle vibrazioni. Sosta per la riparazione e far benzina, presso un distributore. Poi una candela fa le bizze…e ovviamente piove! Su una strada in pendenza, ad un semaforo metto la Lambretta sul cavalletto, ma mi scivola ed essendo sbilanciato la devo accompagnare pian pianino a terra; accidenti sono troppo intirizzito dal freddo! Arriviamo a Fourchambault verso sera al limite col carburante. Troviamo un piccolo e grazioso alberghino con le pareti dai colori lilla e verde acqua! Facciamo conoscenza con Maria, l’anziana cameriera, che è originaria di Fanano (MO) con la quale scambiamo volentieri qualche frase in dialetto emiliano! La padrona del locale è molto preoccupata che il cibo sia di nostro gradimento e viene a chiederci, ad ogni portata, se le pietanze ci piacciono. Smette di piovere sempre verso sera, quando arriviamo a meta!

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Mercoledì 13. In un tratto rettilineo della mattinata Gianca ha un colpo di sonno, forte paura! Quattro caffé e due schiaffi bastano a ristabilizzare la situazione. Cambia il paesaggio; compaiono le prime montagne e le curve. Le montagne, le curve… finalmente! Facciamo un passo a 800 msl, ma piove forte e non si può “pennellare” nelle curve, via in squadro col terreno come dei fili a piombo; peccato! Seynod vicino ad Annecy… il B&B che avevamo previsto è chiuso; al telefono una segreteria annuncia che il servizio d’affittacamere è disponibile! Aspetta mezz’ora, aspetta un’ora… non si vede nessuno! Suoniamo al campanello di una villetta adiacente per chiedere informazioni… ed in poco tempo mettiamo in fermento tutta la borgatina! La signora a cui abbiamo suonato il campanello chiede alla vicina, che a sua volta chiama le figlie …e si forma un crocchio di persone! Abbiamo così l’indirizzo di un nuovo B&B nelle vicinanze; super! E’ una mega fattoria: campi a perdita d’occhio, 150 mucche da latte, caseificio, pecore, asini, conigli, galline, serre per colture intensive, un capannone pieno di macchine agricole dove notiamo subito un bellissimo trattore Steyr-Puch del ’53. Unico neo in casa non si entra… se non con le ciabatte! Stivali sullo zerbino e via in casa con le pantofoline!

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Giovedì 14. La mattina troviamo il caminetto acceso nella sala da pranzo e la tavola piena dei prodotti della fattoria per far la colazione. Durante la notte Claudio è stato poco bene. E’ in preda ad un attacco di gastroenterite, chiediamo alla signora del B&B di poter restare fino a mezzogiorno per dare la possibilità a Claudio di riprendersi un po’. C’è finalmente il sole, e fa caldo… ne approfittiamo per fare le “lucertole” aspettando la partenza; un gazebo e alcuni sdrai si prestano benissimo allo scopo. Nel pomeriggio facciamo il Col du Frène. Bellissimo percorso in una valle magnifica, ma dopo la discesa dal colle ci siamo fermati un po’ per raffreddare i freni. A Modane c’incontriamo con Daniele che c’è venuto incontro da Susa. Passo del MonCenisio con foto di rito sul lago, praticamente ci siamo solo noi. Che spettacolo le marmotte che osservano incuriosite il nostro passaggio. Anche Domenico ci aspetta con lo scooter lungo la strada e facciamo un pezzo tutti insieme fino all’albergo di Giuseppe dove passeremo la nottata. Avevamo già usufruito lo scorso anno dell’ospitalità degli Amici della Val di Susa …e quest’anno abbiamo replicato! Cena in compagnia con l’assenza di Claudio, che febbricitante, rimane all’albergo per recuperare in vista dell’ultimo giorno di viaggio.

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Venerdì 15. Ultimo giorno di viaggio. Da Susa a casa sono più di 400 km; una bella tirata! Daniele ci accompagna in moto fino oltre Torino facendoci percorrere le strade meno trafficate. Grazie di cuore! Poi via, pianura padana da percorrere “alla lunga”. Usiamo strade a scorrimento veloce e tangenziali per cercare di velocizzare al massimo il trasferimento. Claudio resiste, vuole concludere il viaggio in Lambretta e in gruppo. Pizza veloce verso le 14.30 a Rottofreno vicino a Piacenza. A Reggio Emilia verso le 17.45 ci salutiamo con Luca e Gianca e beviamo qualcosa, per festeggiare l'impresa, in occasione dell’ultimo rifornimento. Alle 19.00 siamo a casa! Abbiamo toccato le 9 nazioni nel nostro raid come previsto ed è stata davvero una bella vacanza!

Grazie ai compagni d’avventura, grazie a tutte le persone incontrate in viaggio, grazie agli Amici che ci hanno accolto, grazie a chi non essendo potuto partire con noi c’è stato sempre in ogni modo vicino col pensiero. Grazie ai nostri “ferrivecchi”!


Mauro Galli
World Lambretta Club
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