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 6 o 12 volts?
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atevres
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Fossalta di Piave - VE
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Il mio Garage

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Inserito il - 24 feb 2005 :  08:42:32  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
citazione:
Messaggio inserito da sbruscoli

Ciao Atevres
si tratta del regolatore impiegato per il volano 6 poli con i due fili gialli che tu hai. Direi che conviene tentare un recupero, credo che nuovo costi sui 75-80 euro. Se trovi lo schema elettrico si potrebbe provare a fare qualche esame con un tester. Mi fermo qui perchè non saprei indicarti come procedere, esula dalle mie conoscenze!!!



Già sbruscoli 75-80 €! Ma credo sia preso male: le piastrine che tengono le bobine sono arruginite, alcuni morsetti dei cavi son rotti, le bobine funzioneranno a dovere? E come te esula dalle mie competenze procedere a un eventuale recupero!
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Oldscooter
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Abbiategrasso - MI
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Inserito il - 24 feb 2005 :  09:01:22  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao a tutti
Per atevres: non buttarlo il regolatore! Se lo vendi, lo compro io.
Mi piace pasticciare in elettronica e non è detto che non sia recuperabile, mi sembra ancora in buono stato.
Cordiali saluti da Fedele
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Riconoscimenti:  Scooterman MI-TA   

atevres
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Fossalta di Piave - VE
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Il mio Garage

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Inserito il - 24 feb 2005 :  10:44:37  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
citazione:
Messaggio inserito da cinquetre

Ciao a tutti
Per atevres: non buttarlo il regolatore! Se lo vendi, lo compro io.
Mi piace pasticciare in elettronica e non è detto che non sia recuperabile, mi sembra ancora in buono stato.
Cordiali saluti da Fedele




Buttarlo MAI! Non si sà mai...
Nessuno sà indicarmi qualche buon tecnico elettronico in grado di rimetterlo in sesto? (...Luigi...???)
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Iso
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Inserito il - 24 feb 2005 :  10:51:11  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Si è quello giusto e secondo me ha buone probabilità di essere ancora funzionante.
Secondo me il problema più grosso è la ruggine ma per ragione estetiche e non funzionali. I morsetti rotti si possono riparare saldandogli sopra a stagno un morsetto nuovo.
Io farei così: mi farei un disegno di come sono tutti i collegameti interni, con saldatore stacco le saldature sui diodi raddrizzatori e sulle bobine, stacco tutto quello che è svitabile, e farei zincare le parti metalliche (in alternativa verniciare di grigio metalizzato), poi lo riassemblo.
Se vuoi per la parte lettrica ti posso dare una mano e scambiarci il materiale attraverso i conoscenti comuni.
Ma come è messo il coperchio?

Ciao, Luigi.
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atevres
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Fossalta di Piave - VE
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Inserito il - 24 feb 2005 :  11:09:32  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
citazione:
Messaggio inserito da Isoscooter

Si è quello giusto e secondo me ha buone probabilità di essere ancora funzionante.
Secondo me il problema più grosso è la ruggine ma per ragione estetiche e non funzionali. I morsetti rotti si possono riparare saldandogli sopra a stagno un morsetto nuovo.
Io farei così: mi farei un disegno di come sono tutti i collegameti interni, con saldatore stacco le saldature sui diodi raddrizzatori e sulle bobine, stacco tutto quello che è svitabile, e farei zincare le parti metalliche (in alternativa verniciare di grigio metalizzato), poi lo riassemblo.
Se vuoi per la parte lettrica ti posso dare una mano e scambiarci il materiale attraverso i conoscenti comuni.
Ma come è messo il coperchio?

Ciao, Luigi.




Il coperchio è andato Luigi, infatti devo ancora capire se si trova come ricambio, comunque appena ti và te lo faccio avere. Sarebbe meglio lo smonti tu direttamente, ho paura di far danni (ovviamente dopo ci accordiamo x le spese!).
grazie 1000!
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Iso
Moderatore



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Inserito il - 24 feb 2005 :  13:07:51  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Penso che il coperchio lo trovi solo assieme al radrizzatore completo.
Prima di mettere le mani al tuo regolatore vedi cosa riesci a trovare.
Deciderei dopo cosa fare.
Il tuo coperchio è in ferro o in plastica?
Facci vedere una foto.

Ciao, Luigi.
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atevres
Senior


Fossalta di Piave - VE
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Inserito il - 24 feb 2005 :  13:49:38  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Il coperchio era in plastica, o meglio quello che erarimasto cioè ben poco, era infatti stato sistemato artigianalmente con un pezzo di cartone e nastro isolante. Proverò a sentire in giro se riesco a trovare il coperchio, dovrebbe se non sbaglio essere uguale al radrizzatore della Li 150 con bateria, giusto?
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Iso
Moderatore



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Inserito il - 27 feb 2005 :  21:13:31  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Igor, fammi avere il coperchio, che voglio vedere se con la resina si può sitemare.

Ciao, Luigi.
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atevres
Senior


Fossalta di Piave - VE
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Inserito il - 28 feb 2005 :  10:02:48  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
citazione:
Messaggio inserito da Isoscooter

Igor, fammi avere il coperchio, che voglio vedere se con la resina si può sitemare.

Ciao, Luigi.



Mi spice Luigi ma quello che avanzava del coperchio (veramente poco: un lato e 2x3 cm di coperchio) l'ho buttato. Ne stò cercando uno.
Grazie comunque!
Ciao
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i4yfc.fabri
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Inserito il - 03 mar 2005 :  19:35:00  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Qualche amico, mi ha tirato in ballo e così, non me la sono sentita di "fare finta di niente" ed eccomi qua:

Riguardo l'aggiunta di fari supplementari devo dire che forse qualcuno ha fatto un pò di confusione scomodando il Sig. Ohm inutilmente !

Il problema non é avere 6 o 12 volts oppure avere tot o tot altri amperes.

La cosa più giusta l'ha detta l'amico Luigi !
Il problema é di disporre della potenza necessaria ad alimentare la richiesta supplementare di energia da parte dei proiettori aggiunti !

Mi spiego:

L'alternatore, o volano, o generatore, é un dispositivo che serve a trasformare potenza meccanica in potenza elettrica sotraendone una parte dalla potenza totale generata dal motore e destinata a muovere il mezzo.
Un cavallo (HP) corrisponde circa a 746 Watts (più o meno) e ogni generatore o volano, é costruito e dimensionato per trasformare al massimo un ben determinato numero di watts e non di più.

La stessa cosa si potrebbe fare con un trasformatore ad esempio da 220 a 110 volts. Se con questo trasformatore ci dovete alimentare un frigorifero americano (vanno a 110 v) dovete prendere un trasformatore che possa "gestire" una potenza almeno uguale o superiore a quella "di targa" del frigor.

E se il frigor é da 300 Watts, non lo potete alimentare con un trasformatore da 200 W perché si scalderà e si brucerà senza garantirvi neppure di riuscire a mettere in moto il frigor.

Un trasformatore trasforma una grandezza elettrica in un'altra grandezza elettrica semplicemente cambiandone i parametri.

Così il vostro frigor da 300 W , a 110 volts assorbirà 300/110=2,7 A.
Ma sul primario dello stesso trasformatore, la potenza di 300 W sarà prelevata dalla rete (a 220 volts) secondo la formula 300/220=1.36 A.

Almeno teoricamente, dato che anche il trasformatore, essendo una "macchina" (elettrica) avrà il suo bel rendimento (diciamo dell'80 % ?) e invece di 1.36 Amperes ne ciuccerà un pò di più, pari al rendimento (1.36/0.8=1,7 A.)

Anche il vostro volano, se é progettato per "trasformare" da energia meccanica ad energia eletrica una parte della potenza del motore. avrà la sua "taglia" e se questa sarà di 30 watts, non giene potete tirare fuori il doppio !

Prima di tutto perché egli si "siederà" e poi perché si surriscalderebbe l'avvolgimento sino a bruciare !

Per poter ottenere più potenza (e quindi più energia, dato che questa é data dal prodotto E=PxT = potenza x tempo)occorrerebbe un generatore di maggiori dimensioni, con un circuito magnetico più grosso e con un flusso maggiore, con avvolgimenti con filo in sezione maggiore ecc, ecc. ecc.

Insomma, un generatore con tutto più grosso !

Cambiare la tensione con un qualunque dispositivo elettronico portandola da 6 a 12 volts serve a poco.

Al massimo si possono ridurre le perdite da caduta di tensione sulle linee (i fili) laddove la perdita in potenza (P=RxIxI) é proporzionale al quadrato della corrente, per cui, il trucco di raddoppiare la tensione, dimezzando la corrente, anche se in teoria lascerebbe inalterato il prodotto VxI in realtà ci causerebbe perdite sul convertitore ben maggiori di quanto teoricamente risparmiato per effetto della diminuizione delle perdite in linea (cioé sui fili).

L'unico sistema sarebbe "accumulare" energia caricando delle capaci batterie (di giorno) per restituire l'energia quando serve (di notte), ma sinceramente, ho delle grosse perplessità.

Se siete amanti delle applicazioni meccaniche, potete pensare di calettare un secondo generatore coassialmente al primo, ma, parafrasando quanto già detto da molti "ne vale la pena" ????

Lasciate la vostra Lambretta così comè e così come gli ingegneri l'hanno progettata !

Per ciò che riguarda invece il famoso problema del motore che si spegne se si brucia la lampada delleo stop, devo dire che non lo sapevo e che la cosa mi ha incuriosito !

In effetti sono andato al link e devo dire che é vero !

Infatti, il circuito generatore che fa l'accensione chiude verso massa con la lampada di stop che, a riposo. é cortocircuitata dal pedale che preme su uno switch N.C. (normal closed).

Quando si preme il pedale,la corrente, invece che passare nello switch, passa nella lampadina che si illumina.

E se la lampadina é bruciata, l'apertura dello switch fa si che l'accensione venga a mancare, spegnendo il motore.

Motivazioni e ipotesi di tutto ciò ?

Bisognerebbe poter entrare nella testa degli ingegneri di allora !
Proviamo a fare delle ipotesi :

1) La potenza assorbita dallo stop (ben 20W) non grava sul circuito che alimenta i fari lasciando quindi inalterata tutta la potenza disponibile a questi ultimi.
D'altra parte, se si frena e la lampada é buona, la corrente che riesce a scorrere nel filamento stesso, é sufficiente a far scoccare una minima scintilla ed il motore non dovrebbe spegnarsi.

2) Un simile trucco, permette di "scoprire" se lo stop é bruciato (si spegne il motore) evitando una multa.

3) Per la ragione 1) quando sugli scooter si é dovuto aggiungere lo stop, si sarebbe sovraccaricato l'avvolgimento delle luci normali e quindi, invece, utilizzando l'altro, quello dell'accensione, si sono potuti utilizzare i generatori che erano già nei magazzini della Innocenti !

Queste potrebbero essere alcune possibili soluzioni.

Ricordo che anche sulla vespa 50 c'é qualcosa di simile sul clacson dove normalmente, il bottone lo cortocircuita e quando lo si apre egli suona.

C'é infine un'altra possibile ragione:

Gli switch di un tempo non erano così buoni come oggi (contatti dorati ecc.) per cui essi si ossidavano precocemente, anche per l'umidità.

Uno switch che deve "chiudere" un circuito da 20W, se non é più che buono, alla lunga non lo chiude più e non ngarantendo una buona connessione la luce potrebbe anche accendersi debolmente.

Anche gli effetti di apertura e chiusura dovuti agli spikes delle extracorrenti, alla lunga, danneggerebbero i contatti stessi.

Se invece la lampada é collegata "fissa" sempre alimentata, e cortocircuitata dallo switch N.C. la corrente passerà sempre o attraverso la lampada o attraverso lo switch e ci saranno meno pericoli di ossidazioni dei contatti.

In effetti, penso che questa forse era la ragione più logica !

Che ne dite ?

FABRIZIO
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sbruscoli
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Inserito il - 03 mar 2005 :  22:53:34  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao Fabrizio
ottimo intervento, preciso ed efficace!!!
Le considerazioni che fai sulla storia dello stop sono assolutamente sensate!!!
Hai visto ciò che chiedo nell'intervento che ho fatto il 23 febbraio in questo post in relazione ai volani con fili gialli??? Mi sai dare una risposta al quesito??
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i4yfc.fabri
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Inserito il - 04 mar 2005 :  13:43:16  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Carissimo Sbruscoli,

innanzi tutto ti ringrazio per l'apprezzamento rivoltomi.

Ieri sera ho avuto modo di parlare con un mio vecchio amico che era nel campo dell'impiantistica elettrica di primo equipaggiamento delle moto d'altri tempi e mi ha confermato la mia ultima tesi.

Infatti, proprio per garantire la massima affidabilità nei collegamenti e negli attuatori elettrici, un tempo c'era la consuetudine a fare gli impianti "sempre connessi" a "o a filo caldo" dove, gli interruttori, invece di interrompere, cortocircuitavano a massa.

Specie sulle moto (sulle auto invece la filosofia era "normale") l'esposizione all'acqua, la scadente qualità dei dispositivi, ecc. portava a richiedere una affidabilità del "contatto" eletrico che non era raggiungibile se non con questi escamotage che, oltretutto, costringevano gli ingegneri progettisti a fare dei salti morlai per progettare e realizzare circuiti che dovevano lavorare "alla rovescia".

Qualcosa di simile é in uso anche oggi nel campo della macchina utensile (il mio campo) laddove la sicurezza dei circuiti é garantita dal "filo caldo".

Il concetto é che se si rompe il filo il sistema deve fermarsi e quindi tutte le funzioni, switch, attuatori ecc. funzionano con principio della "sicurezza rovesciata".
L'esempio più banale é il contatto dello switch del fine corsa di emergenza, laddove il contatto é sempre chiuso e il sistema va in emergenza se il contatto si apre (o se si rompe il filo).

Chi si intende di allarmi sa cosa vuol dire "circuito tamper" !

Ma per rispondere alla tua seconda domanda, ti chiederei di ripropormela, perché, scusa, ma non ..... l'ho capita !

Probabilmente mi sono perso qualche passo.

Puoi rifarmela ?

Grazie e ciao

Fabrizio

FABRIZIO
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Iso
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Inserito il - 04 mar 2005 :  17:16:27  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Aggiungo la mia considerazione
intanto un bravo a i4yfc.fabri per le sue delucidazioni tecniche molto approfondite.
Riguardo alla motivazione della scelta di usare il contatto dello stop sempre chiuso sono propenso apensare pensare a ragioni di semplice economia, infatti non era necessario modificare nulla tanto meno aumentare la potenza errogata dai statori.


Provo a rispondere a Stefano.
La prima domanda che riporto: "riprendo questo post per chiedere una cosa:
l'impianto elettrico della tv III primo tipo ha la batteria e l'interruttore stop con 3 fili. Uno di questi va alla lampada dello stop, gli altri due escono dal regolatore e portano corrente continua a 6 v. L'unica differenza tra i due e che uno di essi, oltre che per il raddrizzatore passa anche su una bobina. La domanda è questa: perchè due fili che apparentemente hanno la stessa funzione????"

Non ho analizzato il circuito con molta attenzione ma penso che la bobina dentro al retificatore serva a proteggere le luci di posizione quando il faro anteriore non è acceso.
Quando c'è poco carico come ad esempio le sole luci di posizione, 5watr davanti e altri 5watt dietro, la tensione errogata tende a essere un po' più elevata dei 6 volt. Non c'è da stupirsi di misurare anche oltre 8volt. Per non guastarle rapidamente la corrente passando attraverso la bobina subisce una caduta di tensione e per effetto della stessa bobina ne sono smorzati i picchi.
Quando invece è alimentato anche il faro anteriore questo pericolo non esiste più e il carico del faro è tale da mantenere i valori tensione entro valori di sicurezza. Pertanto in questo caso la corrente ai alle lampadine non passa più attraverso la bobina ma direttamente.

Riguardo invece al tuo secondo quesito che qui riporto: "è possibile usare un volano 6 poli del tipo impiegato su impianti senza batteria? per capirci si tratta di questo:
http://scooterhelp.com/electrics/wiring/Li150S.SX150.GP125.NoBatt.pdf
dove al posto dei due fili gialli ci sono due fili, uno viola e uno rosa. Quindi si possono collegare questi due fili al posto dei due gialli????"
Per essere certi della loro compatibilità sarebbe necessario vedere lo schema interno del raddrizzatore "RECTIFIER W/8 AMP &V FUSE".


Ciao, Luigi.
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atevres
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Inserito il - 04 mar 2005 :  17:52:56  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ma se all'impianto del mio TV (vedi inizio post), se lo faccio tale e quale all'originale e non li monto la batteria, posso aver dei problemi?...

All'inizio, avevo le idee confuse riguardo all'impiego dei Lucas, ora sono in "para" .
Li monterò comunque xchè son BELLISSIMI , ma mi chiedo se riuscirò mai a collegarli... magari una batteria a parte, da caricare a casa... o un'accensione elettronica che carica la batteria... mah!
Oppure appena finita, monto in sella e vado a trovar Dean e Paolo ...
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sbruscoli
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Inserito il - 04 mar 2005 :  22:14:11  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Grazie a Luigi e a Fabrizio per le risposte
per entrambi: ho inserito lo schema elettrico nel mio album alla voce tv175 III, è completo con lo schema del regolatore (a me non dice molto ma sicuramente i simboli in esso contenuti saranno a voi più chiari)

per Luigi: mi sembra molto corretto tutto ciò che dici, aggiungerei, guardando lo schema, che forse un altro motivo, per giustificare il passaggio di due fili di corrente sull'interruttore dello stop, è dovuto al fatto che se lo stop deve funzionare anche a motore spento, alimentato dalla batteria, l'unico filo a fornire corrente dovrebbe essere proprio quello grigio, mentre quello marrone dovrebbe portare corrente a motore acceso. E' plausibile tutto ciò che dico???
per Fabrizio: la domanda che mi ponevo è esattamente quella che propone Luigi nella seconda parte del suo intervento, ove riporta il link all'impianto con 6 poli senza batteria. Questo volano può essere utilizzato in luogo di quello a 6 poli con due fili gialli???
Inserisco nell'album anche lo schema dell'impianto del TV175 III con il volano a 6 poli e il raddrizzatore identico a quello di ateves.

Grazie a tutti per gli interventi e per la loro elevata qualità!!
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atevres
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Inserito il - 05 mar 2005 :  08:04:48  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Un'altra cosa: nel rimontare l'impianto elettrico, nel momento di montare i cavi doppi al radrizzatore, è la stessa cosa montare un giallo al posto dell'altro giallo? O è importante monarli al posto giusti? Per i marroni e i verdi anch'essi doppi al radrizzatore, non credo sia un problem xchè a veder lo schema il loro sembra più un baypass al radrizzatore.
Un'impianto come questo (6 poli con batteria), funziona normalmente anche se non c'è la batteria giusto? Lo chiedo x capire se nel momento in cui l'avevano tolta alla mia, avessero dovuto fare altre modifiche (magari al radrizzatore) x farla comunque funzionare, x poi non trovarmi con una modifica all'impianto celata dalla mia ignoranza.
Grazie
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Iso
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Inserito il - 05 mar 2005 :  19:09:44  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ho letto i vostri post, mi riservo rispondervi appeno ho analizzato gli schemi.
L'ipotesi di Stefano sulla luce dello Stop è possibilissima, non ci avevo pensato.


Ciao, Luigi.
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sbruscoli
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Inserito il - 05 mar 2005 :  22:31:31  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Grazie Iso
studia che poi ti interrogo!!!!

p.s. sono un prof. molto cattivo!!
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Iso
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Inserito il - 06 mar 2005 :  01:29:51  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Rispondo prima ad Igor:
In assenza della batteria dovrebbe funzionare tutto lo stesso, fatta eccezione per il claxon.
I Lucas li puoi montare, almeno chè non sostituisci lo statore con altro più potente, di dovrai accontentare di chiedere alla tua lambretta altri pochi Watt. Probabilmente riuscira farli funzionare senza mettere in criticità niente con due lampadine da 5Watt ciascuno.
La soluzione con la batteria di serie è un'idea, ma dopo qualche minuto scaricherebbe.
Come già hai notato i colori giallo verde e marrone si possono scambiare fra di loro.
Per far funzionare l'impianto senza batteria (cosa che una volta facevano di frequente) avrebbero dovuto sostituire il claxon col tipo a corrente alternata oltre a ponticellare un giallo con un viola e l'altro col grigio.

Per Stefano: grazie di aver pubblicato gli schemi completi e per avermi dato la possibilità di capire bene questi circuiti.
Il motivo per cui l'interruttore dello stop ha tre fili è corretta la tu ipotesi, aggiungo solo che durante la frenara la bobina interna al raddrizzatore viene cortocircuitata, permettendo un passaggio di corrente maggiore allo scopo di garantire anche durante le frenate prolungate (per esempio una discesa di montagna) una efficace carica della batteria e buona luminosità alle luci di psizione. Teniamo presente che la luce dello stop è da 15 o 20W e non sono pochi.
L'intercambialità dei due statori potrebbe essere possibile perchè circutalmete sono simili. Solo bisognerebbe sapere, per essere certi, se le correnti per cui sono state studiate le bobine con filo giallo sono compatibili con quelle dell'altro statore con bobine con fili rosa e viola.
E' facile che lo statore per l'impianto a batteria (quello coi fili giall) può essere utilizzato al posto di quello coi fili Rosa e viola, ma quest'ultimo per come è stato progettato non sia adatto a caricare la batteria.
Però questi sono ipotesi teoriche ragionate solo con gli schemi alla mano. Infatti da uno schema elettrico non si posso indovinare le sezioni dei fili smaltati che costituiscono i poli dello statore ne tantomeno quanti giri fanno attorno al nucleo.
Questi variabili incidono pesantemente, per esempio la sezione del filo definisce la corrente massima sopportata, mentre il numero di giri che fa il filo attorno al nucleo gioca sul valore di tensione (una bobina da 12 volt ha un numero di giri doppi rispetto ad una che deve errogare 6volt).
La certezza la si ha provando a montarli e facendo le opportune misure con il tester.

Professore ... che voto ho preso?

Ciao, Luigi.
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sbruscoli
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Inserito il - 06 mar 2005 :  12:32:39  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao Luigi
ottimo!!
Direi un bel 30 e lode!!!
Per il bacio accademico ti girerei l'amico PIEREMO!!!!
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