La castradina è un piatto della tradizione veneziana che si si preparava fin dal '700 il giorno della festa della Madonna della Salute (21 novembre). La castradina è carne di montone castrato salmistrato.
Acquistare un pezzo di "castradina* dal macellaio. Lavarla bene con una spazzola con setole dure fino a togliere tutta la concia.
Mettere a bollire la carne per tre volte cambiando l'acqua ogni volta.Si esponga , a cottura avvenuta, il recipiente (preferibilmente in terracotta) all'aria per dieci dodici ore. Si tolga la grossa parte di grasso formatasi. Fatto ciò in un'altra pentola si procede alla cottura vera e propria sempre in acqua. Quando la castradina è quasi cotta, si aggiunge la verza tagliata fine e si lascia bollire per mezz'ora. Condire con abbondante sale e pepe e servire con pane abbrustolito. Accompagnare con del Cabernet Franc che "te netta ea bocca".
Furono gli Albanesi e i Dalmati ad importare questa tradizione, visto che loro durante il perio della peste erano gli unici che rifornivano Venezia di Cibarie.
Ora purtroppo la castradina è in via di sparizione , ma ancora qualche coraggioso maccelaio della Venezia popolare la vende in questo periodo.
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Anche se sono Veneto purosangue non ho mai avuto l'occasione di provare il castrato. Certo che solo a pronunciare sta parola ...mi proteggo per bene le Pa..e.
Potrebbe essere un'idea per la cena Dicembrina pre Natalizia in quel di Vicensa ,anche perchè non si trovano più mici.. sentiamo cosa ne pensa in Gran Maestro Remo Marino