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nick8kola
Junior +


Siena - SI
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Il mio Garage

478 Messaggi
Iscritto dal 2010

Inserito il - 31 ott 2017 :  01:24:14  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Salve,sulla mia li ho questo gruppo regolatore.

g20171031_005817.jpg
_ _

Sul forum ho trovato come testarlo a lambretta assemblata...ma da solo così invece?
Come procedo per testarlo?

fralor1966
Senior


Verona - VR
Italy


Il mio Garage

1935 Messaggi
Iscritto dal 2005

Inserito il - 31 ott 2017 :  05:22:08  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Il mio parere è che quel coso, anche se lo testi, non funzionerà. Quei diodi in selenio funzionavano pochissimo e male figuriamoci...
Sempre a mio parere devi fare la scelta di che impianto mettere al tuo motoveicolo per poi decidere che farne.
Se non metti la batteria allora potresti anche metterlo solo a scopo "estetico" se vuoi che ti ricarichi la batteria allora devi sostituire il diodo vecchio con un moderno diodo.

ciao miki
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Iso
Moderatore



Rovigo - RO
Italy


18308 Messaggi
Iscritto dal 2003

Inserito il - 31 ott 2017 :  09:04:06  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Se si fa un buon restauro, non c'è nulla da scegliere, la scelta l'ha già fatta l'Innocenti 60anni fa.
Quella scatola è scomoda da testare da smontata, bisognerebbe avere strumenti che simulano lo statore.
Lascia stare il test adesso, puliscila e rimontala, quando sarà il momento faremo tutte le prove che serviranno e si inteverrà di conseguenza, se avesse problema si possono fare interventi con minimo impatto visivo.

Ciao.
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Belligerante ugo
Master ++



Paola - CS
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Iscritto dal 2012

Inserito il - 31 ott 2017 :  09:09:55  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Quoto Luigi,e per cronaca ne ho riparata una messa più male della tua come sporcizia ed anche molto arruginita ed un filo spezzato,saldato il tutto funziona benissimo,lo ripeterò fino alla noia,anche se il pezzo è messo male se si può riparare lo preferisco di più di un pezzo rifatto nuovo ciao

belligerante ugo
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nick8kola
Junior +


Siena - SI
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Il mio Garage

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Inserito il - 31 ott 2017 :  09:32:30  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ok la pulisco ed aspetto il rimontaggio finale.
PS sono un maniaco dell' originalità.
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Nilu78
Junior


Perugia - PG
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Iscritto dal 2008

Inserito il - 27 nov 2017 :  16:41:58  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Posso chiedere il colore del coperchio se nero o grigio?
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Belligerante ugo
Master ++



Paola - CS
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13123 Messaggi
Iscritto dal 2012

Inserito il - 27 nov 2017 :  20:39:51  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Il coperchio è dello stesso materiale e di colore nero per il gruppo regolazione piccolo,di colore zincato e di ferro per quello grande ciao

belligerante ugo
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Raffa1975
Senior


Cassano Magnago - VA
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Il mio Garage

1320 Messaggi
Iscritto dal 2017

Inserito il - 27 nov 2017 :  21:15:23  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Scusate, leggo solo adesso questo post e quoto al 100 dove possibile recuperare tutti i pezzi originali dell'epoca.

Come diceva mio nonno(non buttare via niente).

CiaoRaffa1975.
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luclore
Junior ++


L'Aquila - AQ
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Iscritto dal 2013

Inserito il - 28 nov 2017 :  00:09:23  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ma non si può testare il diodo con una misura di resistività molto bassa? Ad esempio 100 o 1000 ohm.
Scambiando le polarità ci deve essere una resistività molto alta o molto bassa, a seconda della polarità.

tv 175 terza serie prima versione 1962
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Nilu78
Junior


Perugia - PG
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Iscritto dal 2008

Inserito il - 29 nov 2017 :  13:59:19  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Belligerante ugo

Il coperchio è dello stesso materiale e di colore nero per il gruppo regolazione piccolo,di colore zincato e di ferro per quello grande ciao

belligerante ugo


No Ugo quello che dici tu tutto nero di bakelite è il gruppo regolazione da 125 in pratica è solo un'impedenza.
Questo con raddrizzatore e impedenza da 150 "tipo piccolo" ce ne sono (marca Becme tipo 212) almeno tre tipi:
basetta in bachelite nera e coperchio nero;
basetta in bachelite nera e coperchio zincato;
basetta in bachelite marrone e coperchio nero.
Di quest'ultimo tipo ne sto cercando uno (chissà che qualcuno non se lo trovi in giro).

Poi in seguito il tipo più grande con coperchio grigio e basetta nera (Becme 312) da 175 S2 seconda produzione e 175 S3.
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Nilu78
Junior


Perugia - PG
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54 Messaggi
Iscritto dal 2008

Inserito il - 29 nov 2017 :  14:11:07  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da luclore

Ma non si può testare il diodo con una misura di resistività molto bassa? Ad esempio 100 o 1000 ohm.
Scambiando le polarità ci deve essere una resistività molto alta o molto bassa, a seconda della polarità.

tv 175 terza serie prima versione 1962



Il problema dei raddrizzatori al selenio è che sono soggetti all'invecchiamento, con il passare del tempo aumentano di molto la resistenza interna.
Per essere precisini precisini non è un raddrizzatore ma un rettificatore perché lavora su una singola semionda, ma tutti lo chiamano raddrizzatore.
In pratica su una semionda vanno in interdizione e non fanno passare la corrente (come giusto che sia) nella semionda in cui vanno in conduzione avendo una resistenza interna elevata si comportano da resistenza vera e propria e quindi si scaldano, al punto anche di prendere fuoco con rilascio di fumi tossici (contengono cadmio).
Questa evenienza è estremamanete rischiosa nel caso dei apparati come radio o amplificatori d'epoca in cui si faceva uso di raddrizzatori al selenio, che andrebbero sostituiti con i moderni diodi al silicio.
Nel caso delle Lambrette sono dimensionati abbastanza generosamente e si possono lasciare, anche perchè nello sfortunato caso il fumo generato non andrebbe nell'ambiente domestico.

La bobina che vediamo in alcuni tipi assomigliare ad un piccolo traformatore è un'impedenza o reattanza che dir si voglia e funge da "ammortizzatore" smorzando i picchi di tensione dopo che la corrente è stata raddrizzata, in questo modo funge da primitivo regolatore di tensione.

Nei 125 senza batteria c'è solo l'impedenza perché non era necessario raddrizzare nulla l'impianto era a corrente alternata, l'impedenza serviva a limitare i picchi di tensione evitando la fine prematura delle lampadine luci.
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Belligerante ugo
Master ++



Paola - CS
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13123 Messaggi
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Inserito il - 29 nov 2017 :  14:37:08  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Io lo sempre chiamato gruppo regolazione,comunque metto foto il n.131 quello rotondo era su le prima 150LI1 poi hanno montato quella in foto n.132 quello con coperchio in ferro,invece sulle 125LI io ho trovato sempre quelle in foto n.136 con molletta di fissaggio o con dado come in foto sopra a destra e ripeto tutta di colore nero,basetta Bachilite Marrone con coperchio Nero personalmente mai vista se tu ne sei sicuro non insisto ma rimango con il dubbio ciao

belligerante ugo

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nick8kola
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Siena - SI
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Il mio Garage

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Inserito il - 29 nov 2017 :  19:35:41  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Da che libro è stata scannerizzata codesta pagina?
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Iso
Moderatore



Rovigo - RO
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Inserito il - 29 nov 2017 :  20:27:05  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Nilu78

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Ma non si può testare il diodo con una misura di resistività molto bassa? Ad esempio 100 o 1000 ohm.
Scambiando le polarità ci deve essere una resistività molto alta o molto bassa, a seconda della polarità.

tv 175 terza serie prima versione 1962



Il problema dei raddrizzatori al selenio è che sono soggetti all'invecchiamento, con il passare del tempo aumentano di molto la resistenza interna.
Per essere precisini precisini non è un raddrizzatore ma un rettificatore perché lavora su una singola semionda, ma tutti lo chiamano raddrizzatore.
In pratica su una semionda vanno in interdizione e non fanno passare la corrente (come giusto che sia) nella semionda in cui vanno in conduzione avendo una resistenza interna elevata si comportano da resistenza vera e propria e quindi si scaldano, al punto anche di prendere fuoco con rilascio di fumi tossici (contengono cadmio).
Questa evenienza è estremamanete rischiosa nel caso dei apparati come radio o amplificatori d'epoca in cui si faceva uso di raddrizzatori al selenio, che andrebbero sostituiti con i moderni diodi al silicio.
Nel caso delle Lambrette sono dimensionati abbastanza generosamente e si possono lasciare, anche perchè nello sfortunato caso il fumo generato non andrebbe nell'ambiente domestico.

La bobina che vediamo in alcuni tipi assomigliare ad un piccolo traformatore è un'impedenza o reattanza che dir si voglia e funge da "ammortizzatore" smorzando i picchi di tensione dopo che la corrente è stata raddrizzata, in questo modo funge da primitivo regolatore di tensione.

Nei 125 senza batteria c'è solo l'impedenza perché non era necessario raddrizzare nulla l'impianto era a corrente alternata, l'impedenza serviva a limitare i picchi di tensione evitando la fine prematura delle lampadine luci.



Grazie della spiegazione, tuttavia mi sento di tranquillizzare riguado la possibilità di incendio, che è un eventualità estrema, seppur possibile non ho mai saputo che sia successo, inoltre i craichi su questi nostri scooter sono estremamente bassi.

Riguardo alla spiegazione della bobina invece c'è un equivoco.
La tua spiegazione si riferisce a quando una bobina viene impiegata per livellare il ripple dopo il radrrizzatore, solitamente usato negli alimentatori di apparecciature elettroniche.

Essa si trova a fare da attenuazione alla sovratensione presente sulla lambretta quando le luci sono spente (circa 20V~)o solo posizione (circa 10V~) per non danneggaire la batteria per eccessiva carica.
Infatti col faro acceso viene cortocircuita perchè è la grossa lampadina del faro che tiene bassa la tensione sui 7÷8V.

Ciao.
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Belligerante ugo
Master ++



Paola - CS
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Inserito il - 29 nov 2017 :  20:38:39  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Sul libro di Vittorio Tessera,lo postata per farti capire i vari gruppo di regolazione ciao
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Messaggio inserito da nick8kola

Da che libro è stata scannerizzata codesta pagina?



belligerante ugo
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luclore
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L'Aquila - AQ
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Inserito il - 29 nov 2017 :  22:34:46  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Nilu78

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Ma non si può testare il diodo con una misura di resistività molto bassa? Ad esempio 100 o 1000 ohm.
Scambiando le polarità ci deve essere una resistività molto alta o molto bassa, a seconda della polarità.

tv 175 terza serie prima versione 1962



Il problema dei raddrizzatori al selenio è che sono soggetti all'invecchiamento, con il passare del tempo aumentano di molto la resistenza interna.
Per essere precisini precisini non è un raddrizzatore ma un rettificatore perché lavora su una singola semionda, ma tutti lo chiamano raddrizzatore.
In pratica su una semionda vanno in interdizione e non fanno passare la corrente (come giusto che sia) nella semionda in cui vanno in conduzione avendo una resistenza interna elevata si comportano da resistenza vera e propria e quindi si scaldano, al punto anche di prendere fuoco con rilascio di fumi tossici (contengono cadmio).
Questa evenienza è estremamanete rischiosa nel caso dei apparati come radio o amplificatori d'epoca in cui si faceva uso di raddrizzatori al selenio, che andrebbero sostituiti con i moderni diodi al silicio.
Nel caso delle Lambrette sono dimensionati abbastanza generosamente e si possono lasciare, anche perchè nello sfortunato caso il fumo generato non andrebbe nell'ambiente domestico.

La bobina che vediamo in alcuni tipi assomigliare ad un piccolo traformatore è un'impedenza o reattanza che dir si voglia e funge da "ammortizzatore" smorzando i picchi di tensione dopo che la corrente è stata raddrizzata, in questo modo funge da primitivo regolatore di tensione.

Nei 125 senza batteria c'è solo l'impedenza perché non era necessario raddrizzare nulla l'impianto era a corrente alternata, l'impedenza serviva a limitare i picchi di tensione evitando la fine prematura delle lampadine luci.




Si certo, non essendo un ponte, rende continua una sola semionda. Però, a maggior ragione, quello che suggerisco io può testare sia la capacità del diodo di interrompere la conduzione nella semionda negativa, sia, come dici tu, l'invecchiamento del diodo stesso. Intendo dire, se con polarizzazione diretta si misurano pochi ohm, di certo non si hanno problemi di calore o tanto meno incendi.

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Nilu78
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Io lo sempre chiamato gruppo regolazione,comunque metto foto il n.131 quello rotondo era su le prima 150LI1 poi hanno montato quella in foto n.132 quello con coperchio in ferro,invece sulle 125LI io ho trovato sempre quelle in foto n.136 con molletta di fissaggio o con dado come in foto sopra a destra e ripeto tutta di colore nero,basetta Bachilite Marrone con coperchio Nero personalmente mai vista se tu ne sei sicuro non insisto ma rimango con il dubbio ciao

belligerante ugo

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Confermo tutto quello che c'è sul libro di Tessera.
Su primi TV1 e sui primissimi 150LIS1 tondo tipo LD,
su 150 LI S1 a scatoletta.
Quelli che intendevo io sono questi da 150 S1 e S2 ma volevo sapere esattamente da quando:

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Il marrone che io possiedo aimè rotto era montato sui primissimi TV2 telaio 100.000, confermo la rarità.
Io non sono riuscito a trovarlo se non questo relitto.
Sui TV2 fu poi montato il tipo 312 montato anche sui TV3.


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Nilu78
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Inserito il - 01 dic 2017 :  15:16:34  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Iso

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Ma non si può testare il diodo con una misura di resistività molto bassa? Ad esempio 100 o 1000 ohm.
Scambiando le polarità ci deve essere una resistività molto alta o molto bassa, a seconda della polarità.

tv 175 terza serie prima versione 1962



Il problema dei raddrizzatori al selenio è che sono soggetti all'invecchiamento, con il passare del tempo aumentano di molto la resistenza interna.
Per essere precisini precisini non è un raddrizzatore ma un rettificatore perché lavora su una singola semionda, ma tutti lo chiamano raddrizzatore.
In pratica su una semionda vanno in interdizione e non fanno passare la corrente (come giusto che sia) nella semionda in cui vanno in conduzione avendo una resistenza interna elevata si comportano da resistenza vera e propria e quindi si scaldano, al punto anche di prendere fuoco con rilascio di fumi tossici (contengono cadmio).
Questa evenienza è estremamanete rischiosa nel caso dei apparati come radio o amplificatori d'epoca in cui si faceva uso di raddrizzatori al selenio, che andrebbero sostituiti con i moderni diodi al silicio.
Nel caso delle Lambrette sono dimensionati abbastanza generosamente e si possono lasciare, anche perchè nello sfortunato caso il fumo generato non andrebbe nell'ambiente domestico.

La bobina che vediamo in alcuni tipi assomigliare ad un piccolo traformatore è un'impedenza o reattanza che dir si voglia e funge da "ammortizzatore" smorzando i picchi di tensione dopo che la corrente è stata raddrizzata, in questo modo funge da primitivo regolatore di tensione.

Nei 125 senza batteria c'è solo l'impedenza perché non era necessario raddrizzare nulla l'impianto era a corrente alternata, l'impedenza serviva a limitare i picchi di tensione evitando la fine prematura delle lampadine luci.



Grazie della spiegazione, tuttavia mi sento di tranquillizzare riguado la possibilità di incendio, che è un eventualità estrema, seppur possibile non ho mai saputo che sia successo, inoltre i craichi su questi nostri scooter sono estremamente bassi.

Riguardo alla spiegazione della bobina invece c'è un equivoco.
La tua spiegazione si riferisce a quando una bobina viene impiegata per livellare il ripple dopo il radrrizzatore, solitamente usato negli alimentatori di apparecciature elettroniche.

Essa si trova a fare da attenuazione alla sovratensione presente sulla lambretta quando le luci sono spente (circa 20V~)o solo posizione (circa 10V~) per non danneggaire la batteria per eccessiva carica.
Infatti col faro acceso viene cortocircuita perchè è la grossa lampadina del faro che tiene bassa la tensione sui 7÷8V.

Ciao.



Iso infatti ho scritto che è abbondantemente dimensionato mai visto prendere fuoco su una lambretta e NO SMS MODE ribadisco come già scritto anche nel caso molto improbabile anche se non impossibile fumerebbe presumibilmente all'aperto e non nella stanza chiusa come nel caso si apparati audio d'epoca.
Si non ho badato bene a come fosse circuitata la piccola reattanza ma NO SMS MODE una bobina si comporta come si comporta un ammortizzatore nel caso meccanico quindi smorza i picchi dell'alternata.
Se fosse come dici tu avrebbero messo una resistenza a simulare la lampadina.
Una bobina ha una resistenza trascurabile rispetto alla reattanza che sussiste solo nel caso di corrente alternata.
In corrente continua una bobina si comporterebbe aome un conduttore lineare di pari resistenza.
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Belligerante ugo
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Paola - CS
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Inserito il - 01 dic 2017 :  20:45:22  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Il gruppo regolatore è stato istallato da inizio produzione cioè il 1958 ciao

belligerante ugo
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Iso
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Inserito il - 02 dic 2017 :  10:33:20  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Nicola ti seguo e a livello terico è esatto, però bisogna guardare anche schemi e l'uso che se ne fa della bobina e anche della resistenze nei raddrizzatori degli scooter d'epoca.
Nonche misurare.
L'impedenza della bobina è di circa 1,5÷2ohm molto vicina ai valori puramente resistivi di quando invece viene usata la resistenza.
L'effetto resistivo della bobina non è poi così trasurabile.
E' corretto sottolineare che la bobina ha il potere di eliminare seppur parzialmente la componetente alterna (non i picchi) che la resistenza non ha, ma quel che conta è la sommatoria delle impedenza.
Come sai impedenza o reattanza non è la stessa cosa, anche il condensatore e la resistenza sono impedenze.

Quando dici <<Se fosse come dici tu avrebbero messo una resistenza a simulare la lampadina>> credo che tu stia pensando ad una resistenza in parallelo da far da carico.
Ma anche quando si usa la resistenza si trova ad essere in serie come con la bobina, ecco alcuni schemi in cui si impiega la resistenza.
http://www.scooterdepoca.com/public/schede/Agrati_418_EL.pdf
http://www.scooterdepoca.com/public/schede/Gilera_391_EL.pdf
http://www.scooterdepoca.com/public/schede/Lambretta_115_EL.pdf

Ciao.
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nick8kola
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Inserito il - 13 gen 2018 :  22:46:42  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Belligerante ugo

Sul libro di Vittorio Tessera,lo postata per farti capire i vari gruppo di regolazione ciao
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belligerante ugo



Ugo puoi gentilmente dirmi quale libro? Credevo di averlo tutti...ma ho guardato e non ho trovato...
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