Autore |
Discussione |
|
col.bruno
Junior +
Belluno - BL Italy
381 Messaggi Iscritto dal 2007
|
Inserito il - 05 mar 2009 : 17:37:14
|
Vorrei chiarire un dubbio. L'art 60 del codice della strada, che mi son letto per benino, mette non dei paletti, dei palettoni attorno al concetto di moto storica. Oltre ai limiti di velocità, la cosa molto più preoccupante riguarda il fatto che «la loro circolazione puo' essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della localita' e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. I veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. nella cui circoscrizione e' compresa la localita' sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validita' della stessa, i percorsi stabiliti e la velocita' massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo...» Ora, dato che tutte le assicurazioni che offrono tariffe agevolate alle moto storiche, si poggiano necessariamente su questo articolo, poichè è Legge, vuol dire che qualunque assicurazione, Aurora, Axa, Milano, insomma, qualunque, nel caso di un malaugurato incidente, che non sia una semplice tamponatina al semaforo, bensì dalla gamba rotta fino alla morte (tiè), sicuramente tirerà fuori il famigerato art 60 e si parerà il cu_o ?!? (Scusate la bassezza, ma certe cosa van dette per come sono) Da quanto io ho capito le cose stanno così, chi più ne sa poi, mi contraddica se sbaglio. |
|
ironmana
Senior
Forte Dei Marmi - LU Italy
Il mio Garage 1683 Messaggi Iscritto dal 2004
|
Inserito il - 05 mar 2009 : 17:56:08
|
Mi sono documentato: in merito a quanto scritto tale non fa una piega, ma è valido solo ed esclusivamente per i mezzi iscritti solo ASI; questo perchè tali sono considerati dall'articolo 60 come mezzi atipici che possono circolare solo in determinate condizioni.Per i mezzi iscritti ad un qualsiasi altro registro storico non vi è problema di circolazione (ad esclusione dei blocchi e quant'altro che viene adottatop nelle singole regioni)
|
|
|
GiPiRat
Moderatore
Lecce - LE Italy
Il mio Garage 6384 Messaggi Iscritto dal 2005
|
Inserito il - 05 mar 2009 : 17:59:51
|
Citazione: Messaggio inserito da col.bruno
Vorrei chiarire un dubbio. L'art 60 del codice della strada, che mi son letto per benino, mette non dei paletti, dei palettoni attorno al concetto di moto storica. Oltre ai limiti di velocità, la cosa molto più preoccupante riguarda il fatto che «la loro circolazione puo' essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della localita' e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. I veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. nella cui circoscrizione e' compresa la localita' sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validita' della stessa, i percorsi stabiliti e la velocita' massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo...» Ora, dato che tutte le assicurazioni che offrono tariffe agevolate alle moto storiche, si poggiano necessariamente su questo articolo, poichè è Legge, vuol dire che qualunque assicurazione, Aurora, Axa, Milano, insomma, qualunque, nel caso di un malaugurato incidente, che non sia una semplice tamponatina al semaforo, bensì dalla gamba rotta fino alla morte (tiè), sicuramente tirerà fuori il famigerato art 60 e si parerà il cu_o ?!? (Scusate la bassezza, ma certe cosa van dette per come sono) Da quanto io ho capito le cose stanno così, chi più ne sa poi, mi contraddica se sbaglio.
Hai capito male, quello che hai scritto si riferisce ai veicoli d'epoca, che sono quei rarissimi veicoli che vengono conservati nei musei pubblici e privati, che spesso non hanno neanche la targa e che sono segnati in appositi registri della motorizzazione. Questi veicoli, nelle loro rare uscite, ricevono una targa provvisoria e non possono allontanarsi dal percorso preventivamente concordato con la motorizzazione stessa.
Altra cosa sono invece i veicoli d'interesse storico e collezionistico, come vengono identificati tutti i veicoli iscritti ai vari registri storici identificati sempre nell'art. 60 del CdS. Per questi non vi è alcuna limitazione alla circolazione, purché siano in regola con il CdS, infatti possono diventarlo tutti i veicoli con 20 o più anni (concorderai con tutti noi che un veicolo di 20 anni o poco più sia più che idoneo alla circolazione, se mantenuto in efficienza e assolta la normale revisione biennale).
Poi c'è la definizione di veicoli storici, usata ufficialmente per la prima volta dal legislatore nella compilazione dell'art. 63 della legge 342/2000. E' una definizione di comodo usata per identificare tutti i veicoli con 30 o più anni e anche i veicoli tra i 20 ed i 29 anni presenti negli elenchi che dovrebbero essere stilati annualmente da ASI ed FMI (ma lo fa solo l'FMI per le moto) che possono accedere al bollo agevolato come tassa di circolazione. Scrivo "definizione di comodo" perché il legislatore non poteva usare le definizioni che ho spiegato precedentemente per non ingenerare confusione, visto che si parla di veicoli comuni, circolanti e non iscritti a nessun registro storica o elenco presso la motorizzazione.
La verità è che la confusione, se non si conosce bene la materia, si genera comunque. Ti consiglio di rileggere attentamente l'art. 60 del CdS. Vedi: http://www.aci.it/index.php?id=582
Ciao, Gino |
|
|
col.bruno
Junior +
Belluno - BL Italy
381 Messaggi Iscritto dal 2007
|
Inserito il - 05 mar 2009 : 19:02:20
|
Bè, chiedo scusa, ma è stato uno delle assicurazioni che mi ha fatto una testa così oggi pomeriggio, sull'argomento! Io peraltro, non ci capisco molto, sto tentando di documentarmi, ma come dici anche tu, c'è un pò di confusione, ed io ne ho fatta molta! Domani comunque vado a riferirgli quanto ci capisce, circa il suo lavoro. Quindi tu Gino mi dici che io facendo un'assicurazione, in cui la mia moto risulta d'interesse storico e collezionistico, pagandola quindi sui 90 euro, tutta sta pappardella non vale, e anzi, usufruisco della riduzione e non ho nessun paletto. La mia lambretta non ha ancora 30 anni, è dell'81, e con questa assicurazione non serve sia iscritta FMI, basta che io abbia la tessera FMI di quest'anno e che la moto abbia + di 20 anni. |
|
|
p@olo
Junior ++
Recanati - MC Italy
Il mio Garage 743 Messaggi Iscritto dal 2009
|
|
GiPiRat
Moderatore
Lecce - LE Italy
Il mio Garage 6384 Messaggi Iscritto dal 2005
|
Inserito il - 09 mar 2009 : 12:16:34
|
Citazione: Messaggio inserito da col.bruno
Bè, chiedo scusa, ma è stato uno delle assicurazioni che mi ha fatto una testa così oggi pomeriggio, sull'argomento! Io peraltro, non ci capisco molto, sto tentando di documentarmi, ma come dici anche tu, c'è un pò di confusione, ed io ne ho fatta molta! Domani comunque vado a riferirgli quanto ci capisce, circa il suo lavoro. Quindi tu Gino mi dici che io facendo un'assicurazione, in cui la mia moto risulta d'interesse storico e collezionistico, pagandola quindi sui 90 euro, tutta sta pappardella non vale, e anzi, usufruisco della riduzione e non ho nessun paletto. La mia lambretta non ha ancora 30 anni, è dell'81, e con questa assicurazione non serve sia iscritta FMI, basta che io abbia la tessera FMI di quest'anno e che la moto abbia + di 20 anni.
Francamente, io diffiderei di un assicuratore che commette di questi sbagli: o ha sbagliato mestiere o vuole prenderti per i fondelli!
Vedi un po' cosa ti dice e poi regolati se fare il contratto o meno.
Ciao, Gino |
|
|
col.bruno
Junior +
Belluno - BL Italy
381 Messaggi Iscritto dal 2007
|
Inserito il - 09 mar 2009 : 14:24:41
|
Caro Gino, alla fine infatti ho fatto proprio così, il tizio l'ho lasciato nella sua minestra, ho fatto con un'altra assicurazione. Il nome non lo scrivo ma per poco + di 100 euretti (entro in ultima classe) mi ha permesso di assicurare la mia lambretta come veicolo d'interesse storico e collezionistico, senza presentare alcuna iscrizione ASI o FMI, è bastata solamente l'iscrizione ad un club. Vincoli e paletti nessuno, ho letto per bene tutte le calusole e clausolette, posso anche farla guidare da altre persone. L'unico punto fermo, come è giusto che sia, è l'obbligo di inviare annualmente copia della tessera del mio club, affiliato FMI. Chiedo ancora scusa per la confusione che ho fatto, e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato, in primis te Gino, a presto ciao |
|
|
GiPiRat
Moderatore
Lecce - LE Italy
Il mio Garage 6384 Messaggi Iscritto dal 2005
|
Inserito il - 09 mar 2009 : 18:27:51
|
Meglio così!
Ciao, Gino |
|
|
|
Discussione |
|
|
|