V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
borto175 |
Posted - 28 ott 2012 : 11:07:08 Bene, mi rendo conto sempre di più NO SMS MODE l anteriore della lambretta in pista fa un po' c@g@re...in commercio per modificarlo adeguatamente NO SMS MODE esiste quasi niente, si esistono molle più o meno dure NO SMS MODE NO SMS MODE NO SMS MODE portano a nulla, ammortizzatori NO SMS MODE assomigliamo a dei stupendi soprammobili e servono solo ad abbellire il mezzo... Quindi apro questa discussione per poter crescere e migliorare la sicurezza in strada e le prestazioni in pista, NO SMS MODE ha idee ben sensate e utili consigli si esprima liberamente....
Io porto il mio ultimo esempio, molle rosse e ammortizzatori stratos un disastro, le molle rosse NO SMS MODE permettono l affondamento adeguato e l' idraulica degli ammortizzatori viene compromessa da tale durezza...abbinamento da NO SMS MODE fare!!! |
20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
borto175 |
Posted - 14 nov 2012 : 16:44:27 Ho tante idee x la regolazione compressione molle, il ponticello x stabilizzare le bielette già progettato sfruttando staffe antidive del freno a disco ora vedo se me lo realizzano, altrimenti mi metto in moto io con trapano e saldatrice.... |
two-stroke |
Posted - 09 nov 2012 : 14:20:45 Ciao borto, da un punto di vista funzionale l'idea e' quella del disegno. Come realizzazione l'immagino come una struttura tubolare che avvolge la ruota a partire dal fulcro della stessa, cioe' con profilo da U. La prima U disposta orrizzontalmente (al manto stradale) ed una seconda U disposta a 30 - 45 gradi rispetto la prima a partire dal fulcro ruota. I due tubolari (ad U) vanno uniti nella porzione curva con almeno due montanti verticali ( al fine di realizzare una strutture reticolare, leggera ma robusta al, cui vertice andra' predisposto l'attacco dell'ammortizzatore). L'idea di fondo e' quella del tuo disegno. Acconto a questo intervento vedo bene la regolazione molle, come espresso piu' sopra. Il tutto mi sembra fattibile senza ricorrere a speciali attrezzature, ma con molto lavoro e pazienza. In ogni caso il nostro fantasticare potrebbe, forse, diventare l'inizio di una miglioria, se poi le fantasie riguardano una lambra ne vale in ogni caso la pena.
Gerardo |
borto175 |
Posted - 08 nov 2012 : 22:06:43 http://imageshack.us/content_round.php?page=done&l=img195/6688/imageton.jpg
Apparte la qualità del disegno se dicevi una cosa del genere l'avevo pensata tempo fa... |
two-stroke |
Posted - 08 nov 2012 : 13:35:54 Si borto, posto orrizzontalmente il sistema richiede un fissaggio robusto con le biellette, ma considera che potrebbe essere installato, al centro della U un mono ammortizzatore in reazione col centro forcella. In realta' si dovrebbe costruire una struttura a circa 45 gradi dalla U orrizzontale e solidale con essa ed al centro della parte a 45 g andra' ancorato l'ammortizzatore in reazione col centro forcella ( la struttura dovra' avere uno sviluppo quasi aderente al pneumatico, l'ancoraggio lo immagino su entrambi i lati al perno ruota ed a circa meta' biellette; zona vite fissaggio ammortizzatori tradizionali). Ho verificato le dimensioni delle biellette (vecchia serie con ingrassatore sulla tazza oltre che sulle boccole) e sembra poter ospitare una vite di 8 mm per regolare le molle e precomprimerle ulterirmente. Ciao
Gerardo |
borto175 |
Posted - 08 nov 2012 : 01:02:26 Citazione: Messaggio inserito da two-stroke
Citazione: Messaggio inserito da borto175 L'altro giorno mi sono messo a fare un ponticello da perno ruota dx passando sopra la ruota arrivando al perno sx l' idea era di collegarlo alla forcella tramite un leveraggio in tal modo di bloccare le possibili oscillazioni laterali della ruota ma tra pinza ammo e anti dive NO SMS MODE c'è spazio e ho abbandonato l'idea
Quel "ponticello" e' probabile che ci stia collocandolo orrizzontalmente e non sopra la ruota. Con una sezione ad "U" dovrebbe mantenere ancor piu' solidali le due biellette, per cui borto non rinunciare la sospensione anteriore merita attenzione e sviluppo. Gli ammortizzatori di tino sembrano ben fatti vale la pena provarli. Forse una vite di regolazione molle (per renderle uguali e regolarne la durezza) potrebbe essere ospitata nel fondo della tazza biellette (quella che ospita la semi sfera dell'asta interna alle molle). Detta vite dovrebbe avere all'estremita' dell'asta molle, un bicchierino semi sferico e la parte filettata rivolta all'esterno (passando da un foro filettato in corrispondenza dell'ingrassatore posto sul fondo della tazza delle billette prime serie), + dado di bloccaggio. Molta dell'usura delle boccole, ritengo sia dovuta anche alla differenza di durezza delle molle. Borto altro che mollare,dacci dentro!! L'antidive e' una miglioria della sospensine originale, ma difatto e' stato abbandonato da anni a favore di altri controlli (bimota a suo tempo ha insegnato). La regolazione molle mi sembra una strada percorribile. Ciao
Gerardo
Gerardo, la U l'avevo pensata parallela alla forcella, in modo di poterle ancorare al perno ruota nella parte inferiore , mentre sopra avrei creato un braccetto che collega la U alla forcella in style leveraggio, in tale modo si creava un movimento ke NO SMS MODE permetteva hai braccetti di lavorare pari... NO SMS MODE anche orizzontale potrebbe funzionare, però in questo bisogna trovare un buon fissaggio sulle bielette....buona idea ache il regolatore di molle sopratutto x creare un precarico...
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two-stroke |
Posted - 07 nov 2012 : 20:12:37 Citazione: Messaggio inserito da borto175 L'altro giorno mi sono messo a fare un ponticello da perno ruota dx passando sopra la ruota arrivando al perno sx l' idea era di collegarlo alla forcella tramite un leveraggio in tal modo di bloccare le possibili oscillazioni laterali della ruota ma tra pinza ammo e anti dive NO SMS MODE c'è spazio e ho abbandonato l'idea
Quel "ponticello" e' probabile che ci stia collocandolo orrizzontalmente e non sopra la ruota. Con una sezione ad "U" dovrebbe mantenere ancor piu' solidali le due biellette, per cui borto non rinunciare la sospensione anteriore merita attenzione e sviluppo. Gli ammortizzatori di tino sembrano ben fatti vale la pena provarli. Forse una vite di regolazione molle (per renderle uguali e regolarne la durezza) potrebbe essere ospitata nel fondo della tazza biellette (quella che ospita la semi sfera dell'asta interna alle molle). Detta vite dovrebbe avere all'estremita' dell'asta molle, un bicchierino semi sferico e la parte filettata rivolta all'esterno (passando da un foro filettato in corrispondenza dell'ingrassatore posto sul fondo della tazza delle billette prime serie), + dado di bloccaggio. Molta dell'usura delle boccole, ritengo sia dovuta anche alla differenza di durezza delle molle. Borto altro che mollare,dacci dentro!! L'antidive e' una miglioria della sospensine originale, ma difatto e' stato abbandonato da anni a favore di altri controlli (bimota a suo tempo ha insegnato). La regolazione molle mi sembra una strada percorribile. Ciao
Gerardo |
geppe |
Posted - 07 nov 2012 : 00:44:44 [quote]Messaggio inserito da piergi58
Quanto alle pressioni delle gomme ...centrano con l'affonadamento come i cavoli a merenda
Si parlava originariamente del saltellamento dell'anteriore in curva e non dell'affondamento. se poi a te piacciono i cavoli a merenda...fatti tuoi!
"Ciao Remo, per sempre il mio maestro!" |
borto175 |
Posted - 06 nov 2012 : 22:36:12 Io monto l'antidive con freno a disco ke fa kecco, NO SMS MODE l'ho mai provato senza NO SMS MODE avendo mai avuto problemi in staccata, NO SMS MODE sono curioso di provare a toglierlo alla fine basta cambiare il supporto pinza, ora dovrebbero arrivarmi gli ammo di tino e un altro tipo di molle, NO SMS MODE mi resta che provare... L'altro giorno mi sono messo a fare un ponticello da perno ruota dx passando sopra la ruota arrivando al perno sx l' idea era di collegarlo alla forcella tramite un leveraggio in tal modo di bloccare le possibili oscillazioni laterali della ruota ma tra pinza ammo e anti dive NO SMS MODE c'è spazio e ho abbandonato l'idea |
piergi58 |
Posted - 06 nov 2012 : 21:31:54 Antidive vuol dire opporsi all'affondamento , quindi creare una forza verticale contraria al beccheggio del veicolo durante la frenata. Così facendo si limita molto o troppo l'escursione della forca e un sassolino durante una frenata potrebbe essere fatale
Scaricando invece la coppia generata dal freno sulla gamba della forca la si neutralizza lasciando a molle ed ammortizzatori l'onere di contrastare solo l'energia cinetica
Poi costruttivamente è simile agli antidive commerciali : piatto flottante e doppio snodo con puntone Concordo pienamente con two-stroke riguardo ai bearing sugli snodi ...i link da moto sono così da anni ...
Quanto alle pressioni delle gomme ...centrano con l'affonadamento come i cavoli a merenda
Piergiacomo |
riz |
Posted - 06 nov 2012 : 10:53:46 Citazione: Messaggio inserito da geppe
sarebbe da capire con che pressione (chiaramente ridotta) partire per poi raggiungere la pressione ideale a caldo
"Ciao Remo, per sempre il mio maestro!"
quello è abbastanza semplice determinarlo durante una sessione di prove: -gonfi come di consueto e giri scaldando le gomme. -a gomme calde ci si ferma e si trova la pressione che devono avere per un utilizzo ottimale. -quando si trova la pressione migliore per il comportamento in pista, si lascia raffreddare e si misura la pressione a riposo.
quella è la pressione con cui si dovrebbe partire per trovarsi a posto a gomma calda. però se è possibile io consiglio di partire con un po più di pressione e poi abbassarla dopo un po di riscaldamento.
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima! |
geppe |
Posted - 06 nov 2012 : 10:23:44 domanda: ma un fattore importante non è pure il pneumatico che si monta? e soprattutto con che pressione bisogna girarci in gara? mi accorgo infatti che, pure per uso turistico, se la pressione è troppa la resa in curva non è ottimale. Il problema credo si presenti amplificato soprattutto in gara, dato che il pneumatico raggiunge temperature elevatissime! a quel punto la pressione, rispetto alla partenza, aumenta a dismisura. sarebbe da capire con che pressione (chiaramente ridotta) partire per poi raggiungere la pressione ideale a caldo
"Ciao Remo, per sempre il mio maestro!" |
Jimmy |
Posted - 06 nov 2012 : 08:47:50 Citazione: Messaggio inserito da piergi58
Buona parte dei problemi di una forcella a bracci, tirati o spinti , sono generati dall'ancoraggio del freno.
Svincolare il piatto frenante dal braccio e collegarlo alla gamba della forca potrebbe essere un modo per mantenere molle tenere
Piergiacomo
praticamente far lavorare il piatto tamburo con un'asta di reazione, tipo antidive? |
two-stroke |
Posted - 06 nov 2012 : 00:20:16 Citazione: Messaggio inserito da piergi58
Buona parte dei problemi di una forcella a bracci, tirati o spinti , sono generati dall'ancoraggio del freno.
Svincolare il piatto frenante dal braccio e collegarlo alla gamba della forca potrebbe essere un modo per mantenere molle tenere
Forse non ho capito, ma il "piatto frenante" non puo' che essere vincolato al supporto del centro di rotazione ruota. Quindi ai braccetti, biellette. La "forca" ha un altro asse, perno di rotazione (viti di fulcro biellette). Rispetto alle filosofie di intervento/cambiamento lambre, ben scrive Tino: ognuno ha la propria. Ciascuna con aspetti positivi, apprezzabili da punti di vista diversi. La sostituzione di boccole in bronzo o teflon con rulli o aghi ingabbiati sarebbe una miglioria. Ovviamente le parti coinvolte andrebbero cementate / nitrurate. Ciao
Gerardo |
piergi58 |
Posted - 05 nov 2012 : 22:14:04 Buona parte dei problemi di una forcella a bracci, tirati o spinti , sono generati dall'ancoraggio del freno.
Svincolare il piatto frenante dal braccio e collegarlo alla gamba della forca potrebbe essere un modo per mantenere molle tenere
Piergiacomo |
Jimmy |
Posted - 05 nov 2012 : 15:56:29 da quel che ho capito il vostro problema è che avete una forcella troppo dura di molla, resta troppo sostenuta e non lavora nel modo ottimale. avete provato a cambiare solamente le molle con delle altre più tenere e mantenere gli ammortizzatori con la stessa taratura? per strada con che configurazioni girate? un'alternativa sarebbe usare i bitubo esterni in modo da migliorare la distribuzione della forza su un bracciodi leva maggiore, ma non so come siano per lambretta, li ho sulla vespa e all'anteriore la molla è abbastanza duretta. mi ci trovo bene, la comprimo poco e lavoro di idraulica, rispetto all'ammortizzatore originale permette di avere un avantreno più stabile e reattivo. |
tino sacchi |
Posted - 05 nov 2012 : 14:41:13 le modifiche apportate nelle competizioni, oltre a divertire, dovrebbero servire a migliorare, in termini di prestazioni e durata, le lambrette di tutti i giorni, volendo. Costruire una forcella non mi sembra vada in questa direzione in quanto modifica profondamente il progetto estetico. Vedo l'elaborazione come operazione reversibile, escludendo come prevedono gran parte dei regolamenti europei (esempio gruppo 4 derivato di serie BSSO) saldature e mutilazioni sia al telaio che al motore. Il regolamento a cui faccio riferimento va nella direzione di salvare dal massacro insensato veicoli storici non più in produzione. In caso diverso si vedrebbero in pista e in strada mostri irriconoscibili che nulla hanno a che fare con il modello di partenza., intendo esteticamente. Possono invece essere adottati componenti in materiali diversi, purchè sul mercato, quindi preservare cofani, parafanghi, scudi originali non ricostruibili, dalla distruzione in seguito a cadute. E mi sembra un buon principio. In termini assoluti le competizioni non vanno totalmente nella direzione di salvaguardare la specie ma almeno se il fenomeno esiste, le competizioni non favoriscano in modo pesante la sua estinzione. Ognuno avrà una sua visione del fenomeno. Questa è la mia. Ritornando alla forcella condivido Borto, tale deve rimanere mentre le migliorie che possono rendere una forcella più efficiente si restringono alle molle, ammortizzatori, bussole e tamponi; aggiungo anche che il peso delle "masse sospese" hanno una sensibile importanza nella tenuta di strada. Per le bussole in Delrin sto dalla stessa parte degli ingegnieri Innocenti che sono passati, dopo centinaia di migliaia di veicoli prodotti, a questo nuovo materiale (per l'epoca) mantenuto fino alla fine della produzione 1994. Per concludere con Borto a mio parere ottenere una buona forcella perfomante e sicura è possibile Buona forcella a tutti.
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giankx |
Posted - 03 nov 2012 : 14:04:29 Da quello che ho capito, ci vogliono delle biellette particolarì, mentre tutti il resto (tamponi, perni spessori) DOVREBBE essere comapatibile con la forcella DL/GP. Gli ammortizzatori per un certo periodo sono stati prodotti dalla Bitubo, ma ora non saprei dove trovarli. Scootering ad inizi anni '90 ha testato questo modello di forcella ed ha commentato "...a big mprovement!" inoltre si pensa che questa innovazione sia stata messa a punto per "....the lovely roads in India".
http://www.scooterrestorations.com/lambretta/new-type-forks-late-vijay-super-mkii/
SILForks.jpg _ _
sil2.jpg _ _
- ASI + TRAVASI |
perussu |
Posted - 01 nov 2012 : 23:25:42 Citazione: Messaggio inserito da borto175
Cmq questi sono stupendi...http://www.lambretta.it/ammortizzatori/TargaLineAnteriore.pdf
Complimenti
A+
__________________________________________ *L I S 125/'65* in fase di restauro conservativo....
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borto175 |
Posted - 01 nov 2012 : 23:12:48 Cmq questi sono stupendi...http://www.lambretta.it/ammortizzatori/TargaLineAnteriore.pdf
Complimenti |
borto175 |
Posted - 31 ott 2012 : 22:52:18 Grazie Imola...
Grazie 2 tempi...
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