V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
4wd |
Posted - 08 feb 2012 : 12:02:26 Il D.M. 17/12/2009 pubblicato il 19/03/2010 ed entrato in vigore il 20/03/2010, ha introdotto un nuovo "pezzo di carta" chiamato Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica che è andato a sostituire il vetusto Certificato delle Caratteristiche Tecniche. Tale Certificato è documento indispensabile per reimmatricolare veicoli radiati/demoliti, immatricolare veicoli di origine sconosciuta ed è divenuto indispensabile anche per reiscrivere i veicoli radiati d'ufficio. Da “La Manovella”: "Il Certificato di Rilevanza Storica sostituisce il Certificato Sostitutivo delle Caratteristiche tecniche, ma ha una portata più ampia. Infatti ……costituisce il presupposto per qualificare un veicolo d’interesse storico e collezionistico a partire dal 20 marzo 2010. Mentre in passato un veicolo veniva ritenuto d’interesse storico se iscritto nei registri ASI, FMI, Alfa Romeo, FIAT, Lancia Storici, con il nuovo Decreto è previsto che solo se allo stesso viene rilasciato il C.R.S. esso è tale agli effetti della circolazione (Art. 3 c. i D.M.). ……Per lo Stato solo il rilascio di un CRS e l’iscrizione del veicolo su uno dei Registri nominati costituisce con¬dicio sine qua non per il riconosci¬mento della storicità di un veicolo. Poiché la normativa in oggetto promanata dal Ministero dei Tra¬sporti, ai fini della circolazione, che l’unico certificato valido è il C.R.S. e non l’Attestato di Storicità o il C.D.I. Nell’ambito fiscale (tasse automobilistiche) invece nulla è mutato e rimane in vigore l’art. 63 L. 342//2000 dove si stabilisce che solo ASI e FMI (per le moto) possono qualificare un veicolo di oltre 20 anni di particolare rilevanza storica e collezionistica individuando lo stesso con loro determinazione". Importante sapere che: Coloro che, prima del 19/3/2010 hanno ottenuto un attestato di datazione e storicità, oppure un certificato d’Identità, non hanno necessità di ottenere, per lo stesso veicolo, un CRS, dal momento che il precedente certificato rilasciato ha la stessa efficacia ( punto 2.2.1 Circ. n°79260 del 4/10/2010), così come le domande presentate prima di tale data. La documentazione fino al 19/3/2010 ha valore sia per la circolazione che per fini fiscali, dopo tale data solo per fini fiscali se non è corredata da CRS. Il Crs si potrebbe parificare al bollo e cioè se un veicolo che ha superato i trent’anni paga il bollo solo se circola ( da tassa di possesso diventa tassa di circolazione) e quindi bisogna portare con sé la ricevuta di pagamento perché le forze dell’ordine potrebbero volerla vedere, anche il Crs diventando obbligatorio per la circolazione và portato sul mezzo per eventuale visione. Anche le assicurazioni per i mezzi omologati dopo il 19 marzo 2010 richiedono il Crs per rinnovare la polizza storica ( da noi tutte le assicurazioni che si occupano di mezzi storici già lo chiedono).
Presidente Lambretta Club Foggia |
20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
GiPiRat |
Posted - 22 feb 2012 : 19:48:01 PV33, hai riassunto perfettamente la situazione, ma ti posso assicurare che certe "iniziative" non partono affatto dal basso, ma proprio dalla cuspide del vertice dell'ASI!
Come, per esempio, la "crociata" del presidente ASI contro la regione Umbria, dopo che questa aveva accolto la tesi che non è necessario essere iscritti all'ASI per avere le agevolazioni del bollo per le auto storiche (vedi: http://www.scooterdepoca.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=38678 ), o come la circolare che avverte i club di dire ai propri soci che l'attestato di storicità non basta più per avere le agevolazioni assicurative, a meno che non sia specificatamente evidenziato in polizza (ma quando mai! Semmai è il contrario!), ma che serve assolutamente il CdRSeC! Inoltre, avvisa terroristicamente i possessori di veicoli vecchi dal guardarsi bene di utilizzare polizze che accettano iscrizioni ad associazioni diverse da quelle dell'art. 60 del CdS, perché l'assicurazione potrebbe rivalersi contro di loro, anche se avessero ragione in caso d'incidente, perché quei veicoli non sono veri veicoli storici!!! Qui siamo al delirio d'onnipotenza! Come se non esistessero le convenzioni assicurative! (vedi: http://www.dottorini.com/2010/12/ennesimo-delirio-di-onnipotenza-fermatelo.html e http://www.dottorini.com/La%20Manovella%20pag.13%20dic.2010.pdf ).
Ora, dimmi tu se questi non sono mezzucci di mestierante per accaparrarsi qualche denaro in più! Alla faccia del fare gli interessi nei confronti dei propri iscritti!
Ciao, Gino |
PV33 |
Posted - 22 feb 2012 : 02:12:58 Personalmente questa discussione di ben tre pagine mi ha provocato una sensazione di “giramento di testa”, che ora vado ad aggravare, dovuta all’affastellamento di molte questioni, ma soprattutto dal leggere persone che in gran parte scrivono le stesse cose ma poi non riescono a capirsi… Il tutto nato dalle circolari “esplicative” dell’ASI rivolte ai Club federati (non solo quella pubblicata da 4wd) che sostengono implicitamente che la certificazione sia molto utile, se non indispensabile, per la circolazione . Si tratta ovviamente di una forzatura, anche se parzialmente spiegabile. Ma prima, vorrei tornare su un paio di argomenti. Primo, per quanto riguarda le Assicurazioni e le loro richieste, vale sempre la regola che esse sono libere di fare tutto ciò che vogliono, e non aggiungo altro. Quanto l’ASI sia interessato alla questione non saprei, ora che si è creato una propria polizza. Secondo, veniamo all’argomento delle revisioni. Con le recenti normative, i veicoli “storici”, non per semplice età ma per regolare certificazione di un registro, godono di trattamenti leggermente agevolati; questo è indiscutibile. Invece i veicoli anche vecchissimi, ma non legalmente “storici” (perché non certificati), oppure per i quali non venga fatta valere dal proprietario la certificazione di storicità (caso molto frequente fino al 2010, quando la revisione per gli storici era annuale anziché biennale) vengono sottoposti a revisione normale. Bisogna capire cosa s’intende per normale. In base alla mia esperienza di Club, ma anche personale (in quanto le mie moto, quando vengono revisionate, non subiscono trattamenti “di comodo” a cui peraltro ho frequentemente assistito) i veicoli debbono innanzitutto rispettare i loro parametri costruttivi d’origine, cioè devono essere conformi a come sono state fabbricate; deve essere inoltre verificato accuratamente il loro stato di manutenzione. Tutto ciò è abbastanza ovvio, ma non è sufficiente. Non basta che un veicolo sia “come mamma l’ha fatto”, perché sulle strade si circola con gli altri, e quindi ci sono parametri minimi da rispettare in particolare riguardo alla sicurezza (soprattutto capacità frenante), all’inquinamento ed altro. In altri termini, se una moto è stata venduta in origine con pochissima capacità frenante, perché all’epoca andava bene così, non è che adesso automaticamente è libera di andare a far danni in mezzo al traffico solo perché è mantenuta come in origine. Ci sono parametri minimi che tutti i veicoli, compresi quelli storici, devono rispettare. Se non sono in grado di farlo, non possono più essere classificati ne “normali”, ne “storici”, al massimo potranno essere “d’epoca”, ma quello è tutt’altro discorso. I limiti che le nostre “vecchiette” (se non certificate storiche) devono rispettare NON sono ovviamente quelli dei veicoli attuali, sono decisamente più “blandi”. Qui però sono da fare due considerazioni importanti. Primo, questi parametri “addolciti” non sono tali perché i nostri veicoli (ribadisco quelli non certificati) sono considerati comunque “storici”, di fatto se non legalmente: assolutamente no. Sono semplicemente considerati “vecchi” e per loro è previsto un trattamento diverso, ma la storicità vera o presunta non c’entra nulla. Secondo, molto importante, i parametri che questi veicoli “vecchi” devono rispettare non sono “individuali”, ma sono uguali per tutti, o comunque per “fasce” molto ampie. Cerco di chiarire con un esempio, relativo alle emissioni inquinanti. La mia futura (spero) Gilera 150 del 1955, quando andrà alla revisione (se non la certificherò come storica) dovrà rispettare i limiti previsti per TUTTE le moto Euro 0 a 4 tempi, cioè gli stessi valori richiesti, ad esempio, per la mia Transalp del 1987, che in verità è certificata ASI ma fingiamo che non lo sia (Qualcuno forse dirà che non è proprio esatto per un discorso di cilindrata, ora non ho sottomano le tabelle, ma è solo per fare un esempio personale). Lo stesso discorso vale, con sfumature diverse, anche per altre questioni, come la prova freni, da effettuare rigorosamente coi rulli, ecc. E’ lecito chiedersi come veicoli appartenenti a epoche diverse, anche di decenni, vengano revisionati con parametri simili e, bene o male, generalmente riescano tutti quanti a superare l’esame. La risposta è tanto ovvia quanto banale: con riferimento all’esempio precedente, la Gilera del ’55 (ma potrebbe essere una delle nostre Vespe o Lambrette) passa solo se è perfettamente a punto; la Transalp dell’ 87 passa in scioltezza, senza neppure pensarci; è solo una questione di soglie, che al momento, per fortuna, sono sufficientemente basse ed ampie da permettere a questi veicoli “vecchi” di sopravvivere anche se non “storici”. Ma, e qui torniamo all’inizio, non è sempre così. Si sono verificati casi, soprattutto nel mondo auto, e con particolare riferimento alle emissioni inquinanti, dove veicoli anzianotti (ovviamente non certificati storici), anche se a volte ben più recenti della Bianchi di GiPi Rat, a causa delle loro caratteristiche costruttive si sono trovati impossibilitati a superare una revisione (seria). Unica possibilità, ricorrere alla certificazione (CRS). Da qui, a generalizzare la cosa da parte di ASI con circolari non propriamente esplicative (anche per gli addetti ai lavori, ve l’assicuro) il passo è stato abbastanza breve. In realtà l'ASI non ha mai sostenuto apertamente la tesi dell'obbligatorietà di qualsivoglia certificazione (per carità, non mi riferisco a questioni fiscali), si limita a spingere, talvolta un pò pesantemente, in tal senso. Inoltre spesso si tende ad attribuire ad ASI azioni che sono in realtà ascrivibili alle pressioni dei suoi Club federati (vedi il costo delle tessere sociali, ma anche tutti i vari contenziosi in materia fiscale...) Quante volte i problemi nascono dal basso, e poi tutto finisce per ricadere interamente sul cosidetto vertice, magari non privo di qualche responsabilità (ogni riferimento al Lambretta Club d'Italia è puramente non casuale).
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GiPiRat |
Posted - 21 feb 2012 : 18:26:48 Citazione: Messaggio inserito da orso
ecco cosa si legge in rete, scritto da somari che prima di scrivere non studiano: http://www.guidaassicurazioni.it/assicurazioni-moto-storiche http://www.assicurazione.it/auto-storiche.html
Sono solo due esempi di disinformazione all'utente, non voglio pensare che ci sia lo zampino di qualcuno,
P.S. indipendentemente dai discorsi fatti, i registri accreditati sono 5
Non è possibile stilare una casistica di tutte le assicurazioni agevolate per veicoli vecchi/storici che ci sono in Italia, chiunque volesse farlo dovrebbe citare tutte le varie formule esistenti, quindi, chi voglia fare un Bignami sull'argomento, inevitabilmente dirà delle castronerie (ammesso e non concesso che sappia TUTTO sull'argomento, cosa di cui dubito!).
Ciao, Gino |
orso |
Posted - 21 feb 2012 : 17:26:46 ecco cosa si legge in rete, scritto da somari che prima di scrivere non studiano: http://www.guidaassicurazioni.it/assicurazioni-moto-storiche http://www.assicurazione.it/auto-storiche.html
Sono solo due esempi di disinformazione all'utente, non voglio pensare che ci sia lo zampino di qualcuno,
P.S. indipendentemente dai discorsi fatti, i registri accreditati sono 5 |
mikigrant |
Posted - 21 feb 2012 : 14:09:09 Intanto mi è arrivata r.r. della Toro in cui mi annuncia disdetta per il solo mezzo assicurato, senza incidenti, con polizza obbligatoria sulla vita. Questo dovrebbe essere il pane quotidiano dell'ASI, FMI, ,,, e dei Presidenti perchè senza iscritti nulla sono.
Ogni giorno si cerca di progredire senza rimbambire |
GiPiRat |
Posted - 19 feb 2012 : 19:14:31 Citazione: Messaggio inserito da 4wd
Peccato che le leggi le interpreti a modo tuo personale.
Signor presidente, a me pare che sia tu a farlo e, aggiungo, seguendo pedissequamente quello che trovi scritto su una rivista che, seppure del settore, è di parte come poche, visto che è un'emanazione diretta dei pensieri del signor Loi.
E continui a fare confusione tra veicoli iscritti al registro storico e con certificazione e veicoli semplicemente vecchi.
Quello che dice il decreto ministeriale all'art. 9, ed il relativo allegato, non significa che per un veicolo Euro0 che si sottopone alla revisione valgano gli stessi parametri che per un veicolo nuovo, altrimenti tutti i veicoli costruiti prima degli Euro5, e non iscritti al registro storico, secondo te andrebbero demoliti perchè non supererebbero i parametri di revisione. Invece, come da direttiva 96/96/CE, del 20 dicembre 1996 del Consiglio dell’Unione europea all'art.4, comma 3: 3. Gli Stati membri possono, previa consultazione della Commissione, stabilire proprie norme di controllo per quanto riguarda i veicoli considerati di interesse storico.
"Considerati di interesse storico" NON significa iscritti ai registri storici!
Non solo ti sbagli, ma mi pare che neanche capisci quello che ti sto ripetendo ormai da troppi post, quindi fammi il favore di non insistere per non creare ulteriore confusione!
Saluti, Gino |
orso |
Posted - 18 feb 2012 : 09:59:14 A parer mio se non si integra il decreto con qualche altra norma, prevalendo la logica,il buon senso, e l'interpretazione corretta della della legge, ciò che dice Gino è indiscutibile, ed il CRS rimane solo il mezzo per poter reiscrivere veicoli dismessi dalla circolazione, ed a quanto pare il crs sta diventando giocoforza per poter avere una assicurazione agevolata, se domani nessuna assicurazione concedesse più agevolazioni, salterebbe quasi tutto all'aria |
4wd |
Posted - 17 feb 2012 : 23:08:26 Citazione: Messaggio inserito da Iso
Anche per me sembra che alcune indicazioni di 4WD siano errate, come per esempio il discorso della revisione. Non mi risulta che senza il CRS la revisione va fatta secondo i criteri dei veicoli moderni.
Ciao da Gigi.
Infatti non ho scritto questo: Il Crs è una conseguenza dell'attestato di storicità a partire dal 19 marzo 2010, per le attestazioni precedenti non occorre il crs. Leggete l'art. 9 del suddetto decreto che parla espressamente di revisioni per veicoli di interesse storico e collezionistico. Ad ogni modo, sono stanco di ripetermi su questo, come ho già scritto vedrete, il tempo è galantuomo e poi saprete dirmi. Chiudo l'argomento.
Presidente Lambretta Club Foggia |
Iso |
Posted - 17 feb 2012 : 22:11:48 Anche per me sembra che alcune indicazioni di 4WD siano errate, come per esempio il discorso della revisione. Non mi risulta che senza il CRS la revisione va fatta secondo i criteri dei veicoli moderni.
Ciao da Gigi. |
4wd |
Posted - 17 feb 2012 : 20:54:25 Citazione: Messaggio inserito da GiPiRat
Citazione: Messaggio inserito da 4wd
Caro amico, insisto a dire che sei in errore, che alla motorizzazione ti abbiano voluto far passare la revisione ad un mezzo non iscritto ai registri sono nel pieno errore. Il d.m. di cui sopra parla chiaro, c'è l'art. 9 proprio sulle revisioni. Per fare una revisione in regola avrebbero dovuto fare al tuo mezzo una revisione ordinaria indipendentemente dal fatto che abbia 4 o 60 anni, solo con le iscrizioni a registro i requisiti cambiano. Ad ogni modo non voglio convincere nessuno a fare ciò che ostinatamente si rinnega ideologicamente, personalmente sono stracontento di avere tutti i miei mezzi rigorosamente iscritti ASI e Registro Fiat, mi occupo da vent'anni di pratiche per veicoli d'epoca e coloro che si rivolgono a me lo fanno consapevoli che i loro mezzi sono e saranno perfettamente in regola ovunque vadano.
Presidente Lambretta Club Foggia
Resta pure nella tua convinzione e continua pure a dare informazioni errate ai tuoi soci, peggio per loro, perché continui a fare confusione tra veicoli iscritti ai registri e non, e ciò che questo comporta, ma ti prego di non farlo più su un forum che modero io, perché mi baso su leggi, decreti e circolari, non sull'ideologia, come pare piuttosto che faccia tu.
Ciao, Gino
Peccato che le leggi le interpreti a modo tuo personale.
Presidente Lambretta Club Foggia |
GiPiRat |
Posted - 17 feb 2012 : 19:06:33 Citazione: Messaggio inserito da 4wd
Caro amico, insisto a dire che sei in errore, che alla motorizzazione ti abbiano voluto far passare la revisione ad un mezzo non iscritto ai registri sono nel pieno errore. Il d.m. di cui sopra parla chiaro, c'è l'art. 9 proprio sulle revisioni. Per fare una revisione in regola avrebbero dovuto fare al tuo mezzo una revisione ordinaria indipendentemente dal fatto che abbia 4 o 60 anni, solo con le iscrizioni a registro i requisiti cambiano. Ad ogni modo non voglio convincere nessuno a fare ciò che ostinatamente si rinnega ideologicamente, personalmente sono stracontento di avere tutti i miei mezzi rigorosamente iscritti ASI e Registro Fiat, mi occupo da vent'anni di pratiche per veicoli d'epoca e coloro che si rivolgono a me lo fanno consapevoli che i loro mezzi sono e saranno perfettamente in regola ovunque vadano.
Presidente Lambretta Club Foggia
Resta pure nella tua convinzione e continua pure a dare informazioni errate ai tuoi soci, peggio per loro, perché continui a fare confusione tra veicoli iscritti ai registri e non, e ciò che questo comporta, ma ti prego di non farlo più su un forum che modero io, perché mi baso su leggi, decreti e circolari, non sull'ideologia, come pare piuttosto che faccia tu.
Ciao, Gino |
4wd |
Posted - 17 feb 2012 : 18:30:48 Caro amico, insisto a dire che sei in errore, che alla motorizzazione ti abbiano voluto far passare la revisione ad un mezzo non iscritto ai registri sono nel pieno errore. Il d.m. di cui sopra parla chiaro, c'è l'art. 9 proprio sulle revisioni. Per fare una revisione in regola avrebbero dovuto fare al tuo mezzo una revisione ordinaria indipendentemente dal fatto che abbia 4 o 60 anni, solo con le iscrizioni a registro i requisiti cambiano. Ad ogni modo non voglio convincere nessuno a fare ciò che ostinatamente si rinnega ideologicamente, personalmente sono stracontento di avere tutti i miei mezzi rigorosamente iscritti ASI e Registro Fiat, mi occupo da vent'anni di pratiche per veicoli d'epoca e coloro che si rivolgono a me lo fanno consapevoli che i loro mezzi sono e saranno perfettamente in regola ovunque vadano.
Presidente Lambretta Club Foggia |
GiPiRat |
Posted - 17 feb 2012 : 17:41:06 Citazione: Messaggio inserito da 4wd
Spero che non pensi per davvero ciò che hai scritto perchè è totalmente errato. Leggiti Articolo 2 punto c a l'articolo 9 in tema di revisioni ed individuazione dei requisiti per i mezzi storici. Se un mezzo con più di vent'anni non gode della qualifica di interesse storico e collezionistico passa la revisione per i veicoli ordinari. Solo per quelli storici ci sono condizioni diverse su dispositivi di illuminazione, emissioni inquinanti, impianti di frenatura, etc. Immaginate cosa succederebbe ad una Astura ( o un qualsiasi mezzo a due ruote fino alla fine degli anni '70) se la sottoponessero alla prova dei rulli, frenata o sulle emissioni inquinanti, non passerebbe la revisione. Se poi trovate l'amico della revisione che ve la passa lo stesso è un'altra cosa ma se vogliono rispettare la legge allora no. Articolo 9 punto 3.1 dice: Il controllo deve essere effettuato, avendo riguardo alla particolare categoria di appartenenza dei veicoli di interesse storico e collezionistico, sugli elementi indicati all'allegato II della direttiva 96/96/CE etc etc. Mettetelo in testa, se avete un mezzo di oltre vent'anni sarà solo un mezzo vecchio e basta che passa la normale revisione ordinaria come tutti i veicoli, se avete un mezzo con oltre vent'anni iscritto ad un Registro sarà un mezzo di interesse storico e collezionistico che godrà di tutti i vantaggi in fatto di revisioni ed anche assicurativi.
Presidente Lambretta Club Foggia
Spero che sia tu a non scherzare, o vuoi dire che un veicolo costruito 50 anni fa, se non iscritto ad un registro storico, non passerebbe una revisione?
In questo caso devo deluderti, perché la mia Edoardo Bianchi S5 del 1932 ha superato la revisione in motorizzazione, benché non sia iscritta a nessun registro ed anche se uno dei revisionatori non voleva farla passare perché priva degli ammortizzatori (infatti ha solo le balestre!), ma poi è intervenuto l'ingegnere capo e l'ha messo in riga, visto che l'auto è nata senza. Infatti, negli anni, è stata semplicemente aggiornata per quanto riguarda le luci posteriori, le frecce e gli specchietti retrovisori laterali. E, comunque, rispetta i parametri per cui è stata costruita.
Per farti un esempio, l'auto non ha le cinture di sicurezza, e così d'evessere, perché è espressamente previsto (checché ne dicano alcuni rappresentati delle FdO) che i veicoli immatricolati prima del 14/06/1976, se privi degli attacchi per le cinture, non hanno l'obbligo di montarle (circolare dalla Motorizzazione Civile del 22.6.2000). E questo vale per tutti i veicoli, non solo per quelli iscritti ai vari registri dell'art. 60 del CdS!
Altrimenti, secondo te, tutti i veicoli con più di 20 anni, se non iscritti ai registri, dovrebbero essere almeno Euro1, con freni a disco e fari allo iodio! Ma quando mai!!!
Ciao, Gino |
4wd |
Posted - 16 feb 2012 : 21:07:39 Citazione: Messaggio inserito da GiPiRat
Ogni veicolo ha un'omologazione che gli consente di circolare, a prescindere dalle modifiche che subiscono le norme del CdS nel tempo, quell'omologazione rimane valida, tranne che in casi speciali, come l'obbligo del 1959 di fornire di luce stop posteriore le moto che ne erano sprovviste (e anche le auto, oltre alle frecce!), e l'obbligo del 1982 di montare lo specchietto retrovisore sinistro per le moto con velocità massima al di sotto dei 100 km/h che ne erqano sprovviste e di montarli entrambi per quelle che li superano.
Anche durante le revisioni devono tener conto della vetustà del veicolo, per adeguare i parametri di riferimento, a prescindere se questo è iscritto ad un registro storico oppure no.
Ciao, Gino
Spero che non pensi per davvero ciò che hai scritto perchè è totalmente errato. Leggiti Articolo 2 punto c a l'articolo 9 in tema di revisioni ed individuazione dei requisiti per i mezzi storici. Se un mezzo con più di vent'anni non gode della qualifica di interesse storico e collezionistico passa la revisione per i veicoli ordinari. Solo per quelli storici ci sono condizioni diverse su dispositivi di illuminazione, emissioni inquinanti, impianti di frenatura, etc. Immaginate cosa succederebbe ad una Astura ( o un qualsiasi mezzo a due ruote fino alla fine degli anni '70) se la sottoponessero alla prova dei rulli, frenata o sulle emissioni inquinanti, non passerebbe la revisione. Se poi trovate l'amico della revisione che ve la passa lo stesso è un'altra cosa ma se vogliono rispettare la legge allora no. Articolo 9 punto 3.1 dice: Il controllo deve essere effettuato, avendo riguardo alla particolare categoria di appartenenza dei veicoli di interesse storico e collezionistico, sugli elementi indicati all'allegato II della direttiva 96/96/CE etc etc. Mettetelo in testa, se avete un mezzo di oltre vent'anni sarà solo un mezzo vecchio e basta che passa la normale revisione ordinaria come tutti i veicoli, se avete un mezzo con oltre vent'anni iscritto ad un Registro sarà un mezzo di interesse storico e collezionistico che godrà di tutti i vantaggi in fatto di revisioni ed anche assicurativi.
Presidente Lambretta Club Foggia |
orso |
Posted - 16 feb 2012 : 11:45:00 grazie, la prossima volta che richiedo le stesse cose ti autorizzo a bastonarmi |
GiPiRat |
Posted - 16 feb 2012 : 11:24:40 Ogni veicolo ha un'omologazione che gli consente di circolare, a prescindere dalle modifiche che subiscono le norme del CdS nel tempo, quell'omologazione rimane valida, tranne che in casi speciali, come l'obbligo del 1959 di fornire di luce stop posteriore le moto che ne erano sprovviste (e anche le auto, oltre alle frecce!), e l'obbligo del 1982 di montare lo specchietto retrovisore sinistro per le moto con velocità massima al di sotto dei 100 km/h che ne erqano sprovviste e di montarli entrambi per quelle che li superano.
Anche durante le revisioni devono tener conto della vetustà del veicolo, per adeguare i parametri di riferimento, a prescindere se questo è iscritto ad un registro storico oppure no.
Ciao, Gino |
orso |
Posted - 15 feb 2012 : 21:17:09 è proprio sul fatto della regola al CDS che mi sorgono i dubbi, leggendo il DR con i rimandi al CDS, mi è parso che ci sia qualche punto di attrito sulle caratteristiche che devono avere (secondo CDS)i veicoli per circolare e l'esenzione al rispetto di certi requisiti che è consentita ad un veicolo storico (e quì il punto) chi stabilisce che un veicolo sia storico? scusa la mia insistenza ma tra club, amici al bar, assicuratori ed "esperti" a volte le cose che davo per assodate, tornano nel limbo del dubbio |
GiPiRat |
Posted - 15 feb 2012 : 19:13:08 Citazione: Messaggio inserito da orso
Solo una domanda Gino, a cui forse hai anche già risposto in altri post, Per i veicoli con più di vent'anni mai dismessi dalla circolazione e da sottoporre a collaudo per che ne so smarrimento del libretto, senza stò benedetto crs passerebbero il collaudo anche se non in regola con i dispositivi e le prescrizioni vigenti?
Un veicolo regolarmente iscritto al PRA, che sia di quest'anno o di 60 anni fa, non deve sottoporsi a collaudo in nessun caso (tranne in seguito ad incidente grave!), neanche se si smarrisce il libretto di circolazione e, comunque, se non è in regola col CdS, non passa manco la revisione biennale, pure se accompagnato da una pila di certificati!
Ciao, Gino |
orso |
Posted - 15 feb 2012 : 18:02:59 Solo una domanda Gino, a cui forse hai anche già risposto in altri post, Per i veicoli con più di vent'anni mai dismessi dalla circolazione e da sottoporre a collaudo per che ne so smarrimento del libretto, senza stò benedetto crs passerebbero il collaudo anche se non in regola con i dispositivi e le prescrizioni vigenti? |
GiPiRat |
Posted - 15 feb 2012 : 17:49:08 Citazione: Messaggio inserito da 4wd
[quote]. . . Nell'art. 4 è scritto chiaramente che il crs attesta tra le altre cose anche quelle UTILI PER LA VERIFICA DELL'IDONEITA' ALLA CIRCOLAZIONE.
Infatti, tutto sta a saper leggere e non a travisare i significati delle parole: "UTILI PER LA VERIFICA DELL'IDONEITA' ALLA CIRCOLAZIONE" significa che, in sede di verifica dell'idoneità alla circolazione, cioé al PRA o in motorizzazione, per i veicoli radiati o demoliti che hanno necessità di collaudo, dev'essere esibito il CdRSeC, non su strada se ti fermano le FdO, né da nessun'altra parte!
Poi, se c'è un assicuratore che vuole vederlo se no non ti fa la polizza, anche se basterebbe il semplice tagliando d'iscrizione al registro storico, glielo si può pure fare vedere, o magari no, e si va da un altro assicuratore!
Per il bollo dei veicoli tra i 20 ed i 29 anni, poi, non serve assolutamente, come non serve l'iscrizione al registro storico, come affermano le centinaia di sentenze tributarie in giro per l'Italia, due risposte dell'Agenzia delle entrate su interpellanze sull'argomento e, dulcis in fundo, una sentenza della corte costituzionale! Ma, come sempre in Italia, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Ed i contribuenti continuano a sborsare soldi a cavolo, persino nelle tasche di associazioni private! E' tutto, gente!
Ciao, Gino |
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