V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
marcmra |
Posted - 21 nov 2011 : 09:48:36 Ho letto tutti i post in merito a quanto in oggetto però ci sono pareri contrastanti sul corretto montaggio delle molle.
Chi dice di montarle con le spire più larghe in alto cosi non entra sporco , chi dice di montarle al contrario cosi lavorano meglio e chi dice che è indifferente
Chi ha ragione ?
Lambretta 150 special golden 1965 |
11 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
piraccia |
Posted - 23 nov 2011 : 11:12:29 Citazione: Messaggio inserito da stray runner
Citazione: Messaggio inserito da piraccia
Citazione: Messaggio inserito da riz
sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima!
In una molla con passo tra le spire variabile il verso di montaggio è indifferente in quanto ad ogni sollecitazione, la parte della molla che si andrà a comprimere per prima sarà sempre quella con le spire più distanti tra loro. Cosi me l'ha spiegato il rappresentante del mollificio che forniva la ditta dove lavoravo.
la parte che lavora nei piccoli avallamenti è quella con le spire più fitte
Lamasaki 2 work in progres...
[url=lamasaki.blogspot]lamasaki
Si, ho detto una ca***ta, la parte che lavora per prima è quella con il passo corto. |
jackpaxton |
Posted - 23 nov 2011 : 09:53:08 Citazione: Messaggio inserito da riz
sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima!
Corretto!!! Se mi permettete provo ad approfondire l'argomento
[modalita poema on]
Sappiamo tutti che, presa una molla in mano (sia essa una molla a compressione piuttosto che a trazione), per schiacciarla/allungarla occorre applicare una forza, giusto? Esiste una legge matematica molto semplice che lega la forza applicata ad una molla allo schiacciamento/allungamento che ne consegue. La legge è la seguente:
FORZA = K * DEFORMAZIONE
dove K [N/mm] è definita caratteristica elastica della molla mentre DEFORMAZIONE [mm] è lo schiacciamento/allungamento.
Bene! Le molle con spire a passo costante sono caratterizzate da una legge cosiddetta lineare nella quale cioè la caratteristica elastica è K costante. Possiamo fare un esempio prendendo in esame una molla a passo costante con K uguale a 2:
DEF. [mm] | FORZA [N] ----------|---------- 5 | 10 10 | 20 15 | 30 20 | 40 . | . . | .
deformando la molla di 5mm otteniamo una reazione elastica (forza) di 10N, con 10mm otteniamo 20N e così via. Notate che il rapporto tra forza e deformazione è costante ed in particolare pari a 2 ovvero il K della molla.
Le molle con spire a passo variabile sono invece caratterizzate da una legge NON lineare nella quale cioè la caratteristica elastica è K variabile in funzione della deformazione. Con un particolare passo variabile della molla potremmo ad esempio ottenere una caratteristica K pari a 2 * DEFORMAZIONE. Ciò vuol dire che K, anzichè mantenersi costante come prima, aumenta all'aumentare della deformazione:
DEF. [mm] | FORZA [N] ----------|---------- 5 | 50 10 | 200 15 | 450 20 | 800 . | . . | .
deformando la molla di 5mm otteniamo una reazione elastica (forza) di 50N, con 10mm otteniamo 200N e così via. Notate che il rapporto tra forza e deformazione NON è costante bensì aumenta all'aumentare della deformazione (in particolare con il quadrato di quest'utlima)!
Quindi, quando si fa ricorso all'impiego di molle a passo variabile anziché a passo costante? Quando si vuole limitare la deformazione della molla a parità di sollecitazione assorbita! Vedete bene come, negli esempi sopra riportati, per assorbire una sollecitazione di 40N la prima molla si deformerà di 20mm mentre la seconda di soli 5mm scarsi!! Nelle sospensioni questo è fondamentale! Piccole escursioni e grandi risposte elastiche! A parità di asperità sull'asfalto e di peso del mezzo, l'affondamento di una molla a passo costante sarà superiore a quello di una molla a passo variabile con ovvie ripercussioni sulla stabilità del mezzo. Questo è quanto In tutto il ragionamento, come vedete, il verso di montaggio della molla non ha alcuna influenza
[modalità poema off] _________________________________________________________ "...e ricordati che chi mena per primo mena due volte!" - Il mio capo |
stray runner |
Posted - 23 nov 2011 : 09:31:22 Citazione: Messaggio inserito da piraccia
Citazione: Messaggio inserito da riz
sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima!
In una molla con passo tra le spire variabile il verso di montaggio è indifferente in quanto ad ogni sollecitazione, la parte della molla che si andrà a comprimere per prima sarà sempre quella con le spire più distanti tra loro. Cosi me l'ha spiegato il rappresentante del mollificio che forniva la ditta dove lavoravo.
la parte che lavora nei piccoli avallamenti è quella con le spire più fitte
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marcmra |
Posted - 23 nov 2011 : 09:24:47 Citazione: Messaggio inserito da stray runner
la parte fitta va messa verso il basso perché rende più dolce le prime asperità, quei piccoli avvallamenti, invece quando c'è bisogno di carico allora subentra il resto della molla! gli ammortizzatori degli scooter moderni sono cosi, poi non so se l'innocenti avesse altre teorie......
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Sono d'accordo con questa teoria , secondo me è una questione di inerzia della molla . Che poi ai fini pratici non ci si accorga se è montata in un verso o nell'altro è un altro paio di maniche ....
Lambretta 150 special golden 1965 |
piraccia |
Posted - 23 nov 2011 : 08:42:05 Citazione: Messaggio inserito da riz
sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima!
In una molla con passo tra le spire variabile il verso di montaggio è indifferente in quanto ad ogni sollecitazione, la parte della molla che si andrà a comprimere per prima sarà sempre quella con le spire più distanti tra loro. Cosi me l'ha spiegato il rappresentante del mollificio che forniva la ditta dove lavoravo. |
wanvaiden |
Posted - 22 nov 2011 : 23:30:47 Citazione: Messaggio inserito da riz
sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
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non fa una piega! |
riz |
Posted - 21 nov 2011 : 22:54:50 sinceramente non capisco come ci possa essere differenza tra il montarle in un modo o nell'altro.
tanto tanto se si dicesse che una parte, pesando di più, gravasse sull'altra in maniera sufficiente a modificarne il comportamento...ma per come la vedo io, quando si comprime una molla, lo si fa dalle 2 estremità senza vincoli intermedi...quindi...
------------------------- una Lambretta, ti fa vibrare (anche) l'anima! |
stray runner |
Posted - 21 nov 2011 : 22:42:02 la parte fitta va messa verso il basso perché rende più dolce le prime asperità, quei piccoli avvallamenti, invece quando c'è bisogno di carico allora subentra il resto della molla! gli ammortizzatori degli scooter moderni sono cosi, poi non so se l'innocenti avesse altre teorie......
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wanvaiden |
Posted - 21 nov 2011 : 22:20:35 [quote]Messaggio inserito da marcmra Se si montano al contrario si deve comprimere tutta la molla prima di far lavorare le spire in alto .
sei sicuro?
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marcmra |
Posted - 21 nov 2011 : 13:53:05 Sono anch'io di quell'idea anche perchè vedendo certi ammortizzatori da moto hanno le molle montate con le spire più distanti verso il basso .
Probabilmente in questo modo lavorano subito ad ogni minima asperità del terreno .
Se si montano al contrario si deve comprimere tutta la molla prima di far lavorare le spire in alto .
Lambretta 150 special golden 1965 |
miguel |
Posted - 21 nov 2011 : 09:57:24 A me hanno detto di montarle con le spire larghe in basso...ieri fatto primo giro e devo diro molto soddisfatto...molto morbide all'inizio e giusto dure in frenata forte...
Non sono un insetto... sono una Lambretta!
125 LI III serie custom, 50 De Luxe (polizia municipale Trieste), 125 DL conservata |
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