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skinregge
Junior ++


Sassari - SS
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Il mio Garage

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Inserito il - 24 ott 2014 :  15:54:20  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
certo riz, ma in questo caso di certo non si possono avanzare pretese di sgravi. comunque per me 20 no 30 ok, proprio per premiare chi ha conservato con cura un mezzo per 30 anni e non premiare chi dopo 20 anni di non curanza si accorge di avere un tesoro! tanto se ad un mezzo ci tieni te lo custodisci e basta a prescindere, sgravi o non sgravi

IMPENNA!!!!
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gaurlo
Senior +


Riva del Garda - TN
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Il mio Garage

2740 Messaggi
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Inserito il - 24 ott 2014 :  19:21:22  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
volete sgravi x mezzi con 20 anni non sono d'accordo ma lo capisco !! però non chiamiamoli d'epoca o mezzi d'interesse storico. secondo voi perchè a tutto il mondo piace la lambretta la vespa e molti capolavori italiani.
serve genealità, stile e unicità cosa che ormai abbiamo perso.
io questo non lo vedo in una uno, credo che tra 40 anni la una uno sarà d'epoca ma nessuno ce la invidierà.... ecco cos'è x me un mezzo di interesse storico un modesto parere gaurlo

se sotto il culo qualcosa deve vibrare... che almeno sia di ferro
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riz
Senior ++


Forlì - FC
Italy


Il mio Garage

3229 Messaggi
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Inserito il - 24 ott 2014 :  20:23:36  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Vabbe' Gaurlo, ma usando dei parametri cosi soggettivi allora io possessore di Lotus seven moderna (che come sai viene prodotta ancora oggi con le stesse caratteristiche di 50 anni fa) sarei giustificato nel pretendere agevolazioni per le auto storiche....

-------------------------
nel fiume c'è posto per tutti, ma qualcuno, prima di me, voglio vederlo passare....
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Mirco69
Senior


Biella - BI
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Il mio Garage

1059 Messaggi
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Inserito il - 24 ott 2014 :  22:07:04  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da riz


1) libero di farlo. non economico ma legale

2) si, possono esigere il pagamento dei bolli arretrati con metodi che non conosco precisamente.

3) io farei così. però serve il rottamatore compiacente che ti lasci il telaio del mezzo.
il problema sarà reimmatricolarla visto che si chiederanno come è stato possibile demolirla nel 2014 conservandone il telaio appunto.

4) puoi sperare che te la rubino e che te la facciano ritrovare dopo 10 anni... economico, legale e incontestabile.




Grazie Riz per le risposte " dirette "! Mediterò sul da farsi, a questo punto...

Mirco

- Un sorrISO a tutti voi ! - ISO DIVA: work in progress...
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PV33
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Susa - TO
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Inserito il - 25 ott 2014 :  18:48:18  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Io ribadisco soltanto che se non ci fosse stata la scappatoia della radiazione d'ufficio o delle finte demolizioni nelle quali in realtà si consegnavano solo i documenti e spesso neppure quelli, non una Lambretta o Vespa (o quasi) sarebbe giunta ai giorni nostri.
Se negli anni 80/90 si fosse dovuto davvero pagare la tassa di proprietà, si sarebbe salvato qualche mezzo, ma sarebbe morto sul nascere il motorismo storico; che poi si è sviluppato, e continua a farlo, grazie ai mezzi salvatisi (anche) dal fisco.
Non ci sarebbe nulla di tutto ciò di cui qui si discute: raduni, ricambi ricostruiti, elaborazioni, niente.
E se non sopravvive niente, hai voglia di disquisire su quale mezzo ha più valore storico e quale meno.
Per quanto mi riguarda, lunga vita alla Uno e alla Tipo.
Ciao.
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GiPiRat
Moderatore



Lecce - LE
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Il mio Garage

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Inserito il - 25 ott 2014 :  20:51:41  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da PV33

Io ribadisco soltanto che se non ci fosse stata la scappatoia della radiazione d'ufficio o delle finte demolizioni nelle quali in realtà si consegnavano solo i documenti e spesso neppure quelli, non una Lambretta o Vespa (o quasi) sarebbe giunta ai giorni nostri.
Se negli anni 80/90 si fosse dovuto davvero pagare la tassa di proprietà, si sarebbe salvato qualche mezzo, ma sarebbe morto sul nascere il motorismo storico; che poi si è sviluppato, e continua a farlo, grazie ai mezzi salvatisi (anche) dal fisco.
Non ci sarebbe nulla di tutto ciò di cui qui si discute: raduni, ricambi ricostruiti, elaborazioni, niente.
E se non sopravvive niente, hai voglia di disquisire su quale mezzo ha più valore storico e quale meno.
Per quanto mi riguarda, lunga vita alla Uno e alla Tipo.
Ciao.


Quoto!

Non abbiate fretta di veder rottamare veicoli che non vi piacciono, perché poi non resterà nulla da salvare! E, comunque, qui si tratta di non pagare una tassa iniqua! Se per farlo devo iscrivere al registro storico una Fiat Duna del 1994, allora, se credo, lo faccio!

Ciao, Gino
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PV33
Junior ++


Susa - TO
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993 Messaggi
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Inserito il - 25 ott 2014 :  23:11:27  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da GiPiRat
Non abbiate fretta di veder rottamare veicoli che non vi piacciono, perché poi non resterà nulla da salvare! E, comunque, qui si tratta di non pagare una tassa iniqua! Se per farlo devo iscrivere al registro storico una Fiat Duna del 1994, allora, se credo, lo faccio!

Ciao, Gino



Beh, io non avrei nessuna difficoltà.
Lo dico da ex felicissimo possessore di Duna week-end a benzina, che ho dato via a malincuore solo perchè non ci stava dentro la Lambretta, e che in 13 anni e 260000 km non mi ha mai dato il benchè minimo problema.
Ciao.
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falghe
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Monticello Conte Otto - VI
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Inserito il - 25 ott 2014 :  23:30:19  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da PV33

Citazione:
Messaggio inserito da Claude03

Mah...

Io credo che in una società di consumo - nell'era dell'usa e getta- per un mezzo arrivare a 20 anni sia già molto. Se arrivare a vent'anni gli permette di avere degli sgravi sinceramente non ci trovo nulla di male. E se Una volta arrivato a vent'anni l'incentivo gli permette di arrivare anche a 30, in condizioni dignitose, meglio.
Una volta, forse, in un tipo di società diversa, i mezzi venivano trattati con più cura e duravano più a lungo, indipendentemente dal fatto che ci fossero sgravi o meno. Questo ha permesso che alcuni arrivassero fino a noi. Dipendentemente anche dai materiali e dalle qualità costruttive.
Oggi il ciclo vitale di un mezzo credo sia attorno ai 7/10 anni. Se non ci fosse un traguardo ai vent'anni secondo me già moltissime delle auto ventennali sarebbero già state demolite. Se vengono demolite a 15/18 anni non arriveranno ai 30.
Ora si può anche discutere del fatto che una FIAT TIPO non sia un grande oggetto d'epoca oggi. Ma se non ci fossero degli sgravi oggi che il mezzo ha vent'anni, secondo voi arriverebbe a trenta? Io non credo; l'avrebbero già buttata. E nessuno, tra qualche anno, potrebbe dire al suo figliuolo: "Sai, con una TIPO come quella, ho conosciuto la mamma... ".
Pensiamoci. Io non sono assolutamente a favore di ASI, FMI ecc... Però con la mentalità di oggi salvare qualcosa che ha più di 10/15 anni, senza incentivi del genere, mi sembra difficile.
Permettere un "salvataggio" a 20 anni può comportare l'arrivo ai 30. E poi, mi posso sempre sbagliare.

Slow Tours Blogger



Straquoto....
Tra 10 anni una Fiat Tipo sarà molto interessante... se ci arriva.
E aggiungo anche, visto che siamo su scooterdepoca, che il 90% dei mezzi che tanto ci piacciono è giunto, e continua a giungere a noi, semplicemente perchè a suo tempo radiato d'ufficio o fintamente demolito, cioè i proprietari hanno in qualche modo "scansato" il pagamento del bollo, cosa che oggi non si può più fare.
Ciao


La penso allo stesso modo

Puntine forever
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simaloscontrino
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Como - CO
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Inserito il - 25 ott 2014 :  23:40:59  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da PV33

Citazione:
Messaggio inserito da GiPiRat
Non abbiate fretta di veder rottamare veicoli che non vi piacciono, perché poi non resterà nulla da salvare! E, comunque, qui si tratta di non pagare una tassa iniqua! Se per farlo devo iscrivere al registro storico una Fiat Duna del 1994, allora, se credo, lo faccio!

Ciao, Gino



Beh, io non avrei nessuna difficoltà.
Lo dico da ex felicissimo possessore di Duna week-end a benzina, che ho dato via a malincuore solo perchè non ci stava dentro la Lambretta, e che in 13 anni e 260000 km non mi ha mai dato il benchè minimo problema.
Ciao.



Ciao,

io ho avuto una Fiat Uno 55 con cui ho raggiunto i 305.000 e rotti km, e ne avrebbe fatti ancora un po',

se il "formicone" non avesse rotto le @@ con gli euro 0 1 2 3 4 5 6 7 8.
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falghe
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Monticello Conte Otto - VI
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Inserito il - 25 ott 2014 :  23:41:13  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Vi ricordate che da ragazzini certe moto, scooter, auto, non si riusciva a digerirle ed adesso?
Adesso c'é gente che é alla ricerca spasmodica di pezzi di 30-40-50 anni fà ed oltre.
Con questo voglio dire che quello che oggi fà storcere il naso tra trent'anni sarà ricercato tanto più se nel frattempo, la maggior parte dei mezzi, viene demolita.
Scusate forse mi sono espresso male ma spero di aver reso l'idea.

Puntine forever
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Py
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Roma - RM
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Il mio Garage

5601 Messaggi
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Inserito il - 26 ott 2014 :  09:02:22  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Vorrei fare alcune domande con la speranza che qualcuno sappia rispondere.
A cosa serve avere l' ASI, FMI, ACI, Motorizzazione, pubblico registro?
Non basterebbe un solo ente o associazione o ministero per gestire e tracciare le linee guida?
Aci e Asi . Perché due Club devono gestire il motorismo italiano?
E sopratutto..... Nella fattispecie, perché Asi ha un unico presidente ormai da oltre 10 anni e andando ad analizzare il suo operato, cosa ha fatto di buono per il motorismo storico italiano?
Asi non è riuscita neanche a fare una lista dei veicoli di interesse storico e non lo ha fatto solo per non rinunciare a una gran fetta di eventuali soci.
Ultimamente ho visto solo una lista sensata , quella che l'Aci ha stilato orma un anno fa.
Allora ripeto.... A cosa serve l'ASI se in casi come questi (legge di stabilità) non tutela i suoi soci e sopratutto non ha voce in capitolo?


Py
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"molti nemici, molto onore!"
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Funky75
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Montecarlo - LU
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Inserito il - 26 ott 2014 :  17:52:17  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ho trovato questa in rete, la lettera che la FMI ha scritto a Renzie:
integrale.....e mi sa che a Renzie e i suoi amici non gliene frega una sega, ci sara sicuro un interesse occulto di qualche amico

“Il provvedimento legislativo contenuto nella Legge di stabilità 2015, all’art. 44 comma 28, con cui si abrogano i commi 2 e 3 dell’art. 63 Legge 342/2000 determina le seguenti considerazioni:
1. Il parco veicolare rappresentato dai veicoli di particolare interesse storico esentato dal pagamento della tassa di proprietà o obbligato al pagamento ridotto, nei 13 anni dall’entrata in vigore del provvedimento di esonero è costituito, al 31 dicembre 2013, da 501.000 veicoli e non già da altre entità.
2. Di questi veicoli di cui al punto 1, un 15% è stato demolito poiché non meritevole di conservazione ed un altro 10% esentato poiché nel frattempo ha raggiunto i 30 anni e come tale meritevole del beneficio anche se non storico.
3. Ne consegue che i veicoli esentati, in seguito a provvedimento Asi, al 31 dicembre 2013 risultano essere circa 375.000 (501.000 -25% = 375.000).
4. L’importo corrispondente alle tasse non percepite dall’erario, per tale esenzione o riduzione, è pari a circa € 56.250.000 (375.000 x 150,00). Il tributo medio non percepito è stato ritenuto equo calcolarlo in € 150,00 annui poiché la potenza media dei veicoli esentati non supera i 60 CV.
Ma se tale provvedimento abrogativo dovesse divenire definitivo, l’erario non percepirebbe tale somma, poiché pochi dei 375.000 veicoli beneficianti di tale esenzione-riduzione, resterebbe in vita o in circolazione in Italia, con conseguente forte riduzione del gettito fiscale previsto.
Possiamo, con serenità, sostenere che neanche 50.000 veicoli veicoli di interesse storico collezionistico pagherebbero le tasse ordinarie cui sarebbero tenuti per il provvedimento abrogativo.
E ciò determinerebbe un’entrata presumibile per lo Stato di circa € 7.500.000.
A questo punto verrebbe da dire: “Tanto rumore per nulla”.
Senonchè bisogna prendere ora in considerazione i risvolti che tale provvedimento determinerebbe sul piano economico generale per il settore legato ai veicoli storici. E cioè:
1A. In particolare, la perdita di circa 300/325.000 veicoli d’interesse storico-collezionistico significherebbe un mancato esborso per le spese di manutenzione di detti veicoli, che, applicando i coefficienti utilizzati dallo Stato in materia fiscale, darebbe un risultato di € 4.875.000.000 (325.000 veicoli per un costo annuale di manutenzione medio unitario di € 15.000 come previsto dallo Stato). Se invece vogliamo essere più realisti, valutiamo il costo di manutenzione annuale medio in € 2.000, arrivando così ad un importo complessivo da mancata attività economica pari a € 650.000.000.
Tale perdita colpirebbe piccoli riparatori, carrozzieri, distributori di benzina, ricambisti, settori già particolarmente colpiti per la diminuzione di lavoro.
2A. A questa perdita si aggiungerebbe quella turistica pari a circa € 12.500.000 annui che nasce da una media di 2.500 raduni per un costo unitario medio di € 5.000.
3A. Ed è chiaro che a queste perdite si aggiungono quelle della perdita di posti di lavoro nella Segreteria Asi e nei Club federati che sono 270.
4A. Nel settore dei veicoli storici sono applicate tariffe assicurative agevolate, stante al kilometraggio ridotto e il poco rilevante rischio, legato all’uso attento del veicolo. L’applicazione delle tariffe piene ai veicoli ultraventennali, determinerebbe l’antieconomicità di tali contratti e pertanto anche la demolizione dei veicoli stessi oppure l’incremento del numero dei veicoli non assicurati.
5A. In molti altri casi il nostro Governo ha assunto decisioni populistiche contro auto sportive, di lusso, di grande cilindrata o altri beni, quali barche o aeromobili, con il solo risultato di ridurre l’attività economica del privato, senza incrementare le entrate per l’erario.
Sembra ancora una volta che gli errori del passato, in Italia, non insegnino nulla per il presente o per il futuro.
Mai come oggi, ogni giorno sentiamo parlare di calo dell’economia, dell’occupazione e della necessità di introdurre provvedimenti per ovviare a tali negatività, in concreto poi i provvedimenti adottati vanno contro corrente e determinano ulteriori danni.
Non si può poi dimenticare che il veicolo storico è stato beneficiato dal legislatore perché il pregio culturale superava la perdita per l’erario e tale particolare, giusta considerazione, ha favorito la sua crescita numerica e la sua crescita patrimoniale che ora di punto in bianco viene annullata senza contropartita. Con un’ulteriore perdita non facilmente valutabile, ma certo non lontana da oltre 1,5 miliardi di Euro.
Avevamo una Federazione apprezzata nel mondo e all’improvviso, sostanzialmente viene azzerata per pochi ipotetici milioni di Euro, contro una perdita miliardaria”.

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GiPiRat
Moderatore



Lecce - LE
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Il mio Garage

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Inserito il - 26 ott 2014 :  18:12:39  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Funky75

Ho trovato questa in rete, la lettera che la FMI ha scritto a Renzie:
integrale.....e mi sa che a Renzie e i suoi amici non gliene frega una sega, ci sara sicuro un interesse occulto di qualche amico

In effetti si tratta della risposta dell'ASI e non di FMI, e devo dire che, a parte le cifre, sia di ASI che del governo, su cui ho molti dubbi, è una delle poche volte che mi trovo d'accordo col pensiero della dirigenza dell'ASI.

Ciao, Gino
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prottigol
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Livorno - LI
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Inserito il - 26 ott 2014 :  22:33:00  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Due numeri, tanto per ricordare ai "signori della casta" quanto CI costano. E non sono mica finite qui eh:
la Camera spende oltre un miliardo all'anno e il Senato circa 600 milioni!!! Le uscite per lo stipendio complessivo pagato ogni anno a deputati e senatori dalle rispettive camere di appartenenza sono pari a 144 milioni!!! Dal viaggio alla "bolletta" telefonica al teatro ecc: a bilancio ci sono anche le voci aggiuntive che compongono la busta paga dei parlamentari. I rimborsi spese pesano per altri 96,1 milioni!!!

Le spese per gli ex parlamentari che hanno maturato il diritto ad un assegno, una volta raggiunti i limiti di età, nel loro complesso arrivano a 218,3 milioni e sono i famosi e tormentosi vitalizi. Per quanto riguarda la spesa annua tra i due rami del parlamento per l'affitto di immobili impiegati come sedi istituzionali ecco che la cifra è pari a 45,5 milioni di euro!!!

E mi vengono a parlare di un "incasso" per lo stato di 7.500.000,00 Euro ????? Ma andate a fare in @@@@ !

"Se non ci sono Lambrette in Paradiso io torno giu'"
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riz
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Forlì - FC
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Inserito il - 27 ott 2014 :  11:07:48  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da prottigol

Due numeri, tanto per ricordare ai "signori della casta" quanto CI costano. E non sono mica finite qui eh:
la Camera spende oltre un miliardo all'anno e il Senato circa 600 milioni!!! Le uscite per lo stipendio complessivo pagato ogni anno a deputati e senatori dalle rispettive camere di appartenenza sono pari a 144 milioni!!! Dal viaggio alla "bolletta" telefonica al teatro ecc: a bilancio ci sono anche le voci aggiuntive che compongono la busta paga dei parlamentari. I rimborsi spese pesano per altri 96,1 milioni!!!

Le spese per gli ex parlamentari che hanno maturato il diritto ad un assegno, una volta raggiunti i limiti di età, nel loro complesso arrivano a 218,3 milioni e sono i famosi e tormentosi vitalizi. Per quanto riguarda la spesa annua tra i due rami del parlamento per l'affitto di immobili impiegati come sedi istituzionali ecco che la cifra è pari a 45,5 milioni di euro!!!

E mi vengono a parlare di un "incasso" per lo stato di 7.500.000,00 Euro ????? Ma andate a fare in @@@@ !

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ti stimo!

della serie "non metto lo zucchero nel caffe dopo il cenone di capodanno così sto leggero"...

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Mauro Galli
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Zola Predosa - BO
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Inserito il - 29 ott 2014 :  13:29:40  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao,
concordo con quanto espresso da Claude03 e PV33.

Fino all’inizio degli anni ‘80 si trovava un ferrovecchio qualsiasi, anche dismesso da oltre 20 anni e senza bolli pagati, si portava a casa, si faceva il passaggio di proprietà, si restaurava, si bollava, si collaudava e via! Successivamente il bollo di circolazione diventò “tassa di possesso” e fu attuata la radiazione d’ufficio dei veicoli per fare pulizia nei Pubblici Registri. Molti proprietari vendettero i loro ferrivecchi, oppure ne restituirono i documenti conservando il mezzo… o buttarono via il tutto! Fu comunque un buon periodo per il collezionismo; la situazione che si generò all’epoca ha permesso fino ad oggi di trovare qualcosa da restaurare e volendo, con le attuali norme in materia (anche se con l’obbligo di passare attraverso i Registri Storici), rendere i veicoli di nuovo circolanti.

Il futuro collezionistico dei veicoli d’epoca, come qualcuno ha già espresso sul forum, non è facile da prevedere. L’eventuale abolizione delle agevolazioni fiscali per mezzi compresi tra i 20 e 30 anni d’età o le nostre attuali leggi sulla demolizione dei mezzi, potrebbero essere forti impedimenti alla conservazione dei veicoli. A questo si potrebbero aggiungere anche le caratteristiche funzionali e costruttive dei mezzi prodotti negli ultimi anni che prevedono un largo utilizzo dell’elettronica. Reperire centraline o altre parti elettroniche di ricambio per qualche moto o auto vecchiotta è già adesso problematico (e costoso) se i mezzi hanno più di 10 anni; quando ne avranno 20 o 30 difficilmente sarà migliore! Non è escluso che ciò possa concorrere ad una progressiva riduzione dei mezzi che riusciranno a sopravvivere.

- Questa sì, quella no! - Chissà quante FIAT 500 o Autobianchi o Prinz L sono state demolite in passato perché considerate “solo” vecchie e malandate utilitarie prodotte in grande serie, come sarà successo anche per ciclomotori o motoveicoli che adesso avrebbero potuto essere graziosi mezzi da collezione! Si può ipotizzare, alla stessa maniera, che vecchie auto e moto di oggi possano essere riviste, in un futuro prossimo, in ottica collezionistica a prescindere dal prestigio del modello.
Sembra che, addirittura, ci siano collezionisti di Vespe o Lambrette!!!


Mauro Galli
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Riconoscimenti:  Oca canadese DOC   

GTR
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S. Pietro di Feletto - TV
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Inserito il - 30 ott 2014 :  09:01:32  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando



Tanto tuonò che piovve. Il Disegno di Legge di Stabilità con la parte relativa all’aumento dell’età minima per definire storica un’auto o una moto è stato firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nelle scorse settimane, come è noto, la notizia aveva allarmato (e non poco) i proprietari delle auto costruite tra il 1984 e il 1994.


Ora tocca a Camera (nella foto) e Senato.

Ma per ora non è il caso di farsi prendere dal panico. Infatti ora ‘il boccino’ passa al Parlamento, con un doppio o addirittura triplo passaggio tra la Camera (la prima a esaminare il testo) e il Senato. Per avere il via libera, lo stesso testo deve essere approvato da entrambi i rami (in caso di modifica, occorre un ulteriore passaggio all’altro ramo del Parlamento). La pubblicazione del provvedimento dovrà figurare nella Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre 2014, se si vorrà evitare l’esercizio provvisorio del bilancio dello Stato.

Come spesso accade, è possibile che a fronte di centinaia, se non migliaia di emendamenti, i due rami del Parlamento non si mettano d’accordo su un testo condiviso, e il Governo ponga la fiducia su un unico maxiemendamento che recepisce solo alcune richieste di modifica. Ed è probabile che lo faccia su un testo che non si discosti molto dalla proposta originaria dell’Esecutivo. In altre parole, firmato il ddl dal Presidente Napolitano, ci sarà il classico “assalto alla diligenza” con valanghe di emendamenti proposti sia dai due rami del parlamento sia dalle diverse commissioni chiamate a esprimersi sulla materia del contendere. Il Governo potrà decidere di fermare in qualsiasi momento la “discussione”, decidendo di accoglierne alcuni e di rigettarne altri. E sottoponendo il testo al voto di fiducia.

Il punto è vedere quale testo riesca ad esprimere la sintesi da un lato di chi l’ha proposto e dall’altro di chi lo vorrebbe magari stravolto. Ed è proprio in questa delicata fase di “stesura condivisa” che entrano in gioco le diverse anime, che dovranno trovare supporter in parlamento; nel caso in questione, Aci e Asi (ma anche Regioni), che al momento appaiono molto distanti nelle loro valutazioni della proposta governativa.



Intanto, come abbiamo già riferito in un altro post, nel testo sottoposto a Giorgio Napolitano non c’è traccia (per ora) né dei cosiddetti controlli delle assicurazioni auto (RCA) in automatico né della tanto agognata riforma del Pubblico Registro Automobilistico, una ‘cancellazione’ tentata più volte da vari capi del Governo ma sempre senza successo.

C’è anche chi ipotizza che la legge possa avere un effetto retroattivo. In termini giuridici sarebbe un abominio: vi immaginate le reazioni dei proprietari di auto storiche tra 20 e 30 anni di vita? In molti casi – più di quanto si possa immaginare – tutto si risolverebbe con una rottamazione piuttosto che dover pagare anni di bolli arretrati. Quello che invece è certo è che il bollo “pieno” tornerebbe di fatto a essere una tassa sul possesso di un’auto storica (come avviene per le automobili moderne) e non più sulla circolazione, come prevedono le attuali tariffe agevolate esistenti a livello regionale.

www.quirinale.it/


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.....che mondo sarebbe senza pedivella......
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Borntorun
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Roma - RM
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Inserito il - 13 nov 2014 :  17:06:52  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Ho trovato questa in rete, la lettera che la FMI ha scritto a Renzie:
integrale.....e mi sa che a Renzie e i suoi amici non gliene frega una sega, ci sara sicuro un interesse occulto di qualche amico






Io trovo altrettanto ridicolo che le critiche vengano espresse in maniera autonoma e scoordinata da ASI, FMI, che dimostrano ancora una volta di essere degli enti ridondanti e non certo economici ed efficienti. Ce la prendiamo sempre con la "casta", ma i predetti Enti non ne fanno ugualmente parte? Il provvedimento è certamente poco ragionevole (sebbene sia innegabile che per alcuni fosse solo un escamotage per avere uno sconto sull'assicurazione), ma occorre ammettere che si stanno attuando scempi ben peggiori, di fronte ai quali la tutela del motorismo storico non può che venire in secondo piano.
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falghe
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Monticello Conte Otto - VI
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Inserito il - 23 nov 2014 :  23:02:37  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Qualcuno si stà ravvedendo
https://www.blogdimotori.it/bollo-auto-storiche-marcia-governo-3186.html

Puntine forever
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perussu
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Sanremo - IM
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Inserito il - 24 nov 2014 :  07:54:59  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
....Speriamo!
Aspettiamo gli sviluppi.....



A+

__________________________________________
*L I S 125/'65* in fase di restauro conservativo....
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