Alessandro Pisacane
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Il mio Garage
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Inserito il - 22 feb 2011 : 11:08:36
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La Val Nervia si sviluppa da Ventimiglia alla foresta di Testa d'Alpe per le falesie fossili di Roverino; si costeggiano paesi come Apricale e Dolceacqua e terrazzamenti a ulivo e vigneti di Rossese e poi più su, verso l'alta quota, cespugli di timo e lavanda si alternano a flora rara di tipo alpino.
Allegato: Alta_Valle_Nervia.jpg 9,83 KB Allegato: Dolceacqua.jpg 150,29 KB Allegato: Apricale.jpg 96,01 KB Allegato: clip_image001.jpg 49,36 KB Un vero scrigno di biodiversità, un santuario naturalistico dove lecci, aceri e faggi si mischiano a lariceti, peccete e abetaie e dove aquile, camosci e lupi vivono quasi a contatto con specie tipicamente mediterranee. Allegato: 053c5d8da14d23c91dcdfd6253d0c17f_w400.JPG 105,41 KB Passaggio tra i più suggestivi è il Sentiero degli Alpini, percorso scavato nella roccia a strapiombo che si estende lungo le pendici orientali dei Monti Pietravecchia (2.038 m) e Toraggio (1.972 m). Il sentiero fu costruito per scopi militari nella seconda metà degli anni '30 al fine di prevenire il fuoco delle linee francesi. Lungo il percorso si possono gustare i "Barbagiuai", frittelle di zucca.
Ecco la ricetta (che mi è stata inviata):
INGREDIENTI PER 10 PERSONE • 1 kg di polpa di zucca gialla tagliata a pezzetti • 250 g di farina tipo 00 • 150 g di fagioli di Conio lessati • 100 g di riso bollito • 100 g di parmigiano grattugiato • 2 uova • 1 cipolla affettata • 1 spicchio di aglio • 1 mazzetto di maggiorana • olio extravergine di oliva • olio di oliva per friggere • noce moscata • sale fino • sale grosso • pepe di mulinello PREPARAZIONE Lavorate la farina con 0,3 dl di olio extravergine di oliva, 1 dl di acqua, un uovo e una presa di sale, fino a ottenere un impasto liscio e setoso ma consistente, che lascerete riposare per 30 minuti in luogo fresco. Fate stufare la zucca in un filo di olio con la cipolla e l’aglio intero. Unite i fagioli a tre quarti della cottura. A cottura ultimata, l’acqua prodotta dalla zucca dovrà essersi totalmente assorbita. Passate il tutto nel passaverdura, quindi amalgamate al composto ottenuto il parmigiano, il riso bollito, l’uovo rimasto, la maggiorana tritata, sale, pepe e noce moscata. Stendete un terzo della pasta sottile, come per i ravioli, ricavando un lungo rettangolo. Formate una fila di mucchietti di ripieno freddo lungo il lato maggiore, a una distanza di circa tre dita dal bordo. Rivoltate la pasta sopra il ripieno premendo bene intorno a esso e ritagliate i “barbagiuai” con una rotella dentata. Sigillate bene i bordi e proseguite allo stesso modo fino a esaurire gli ingredienti. Friggete i “barbagiuai” in abbondante olio e serviteli caldi dopo averli spolverizzati con un poco di sale grosso macinato al momento.
Allegato: Barba.jpg 167,65 KB
E poi non dite che non vi penso.....
« Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi… Plasticoni da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… E ho visto i raggi B balenare da Vespe a Lambrette nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…» |
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