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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Pasquale81 Posted - 07 gen 2020 : 13:09:47


ndroid.apps.docs.jpg


ndroid.apps.docs.jpg

Salve a tutti,sono molto perplesso circa questa nuova legge che non mi è chiara affatto.Per esportare un veicolo all'estero bisogna fare ora una revisione con esito regolare? cioè, acquisto un mezzo demolito o radiato d'ufficio,nel più dei casi da restaurare totalmente e non posso esportarlo se non effettuo la revisione?come si può revisionare un mezzo che è stato radiato?
Significa che è obbligatorio venderlo restaurato,immatricolato,revisionato e radiato successivamente per esportazione?
E il mercato su mezzi radiati d'ufficio o demoliti che senso ha se c'è da spendere migliaia di euro per fare una revisione?potreste dirmi qualcosa di preciso in merito?
Io mi ritrovo con mezzi radiati d'ufficio e da restaurare,come devo comportarmi nel caso in cui volessi venderlo o extra Europa o in Europa? grazie,attendo un riscontro
19   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
GiPiRat Posted - 29 mar 2020 : 19:40:49
Citazione:
Messaggio inserito da Ste71

Vero, ma occorrono alcune precisazioni.
Quelli circolanti, che hanno la targa quadrata a 6 caratteri, si trovano invece in una situazione ibrida: ai fini del possesso sono a tutti gli effetti beni mobili non registrati, per cui la loro cessione avviene sempre mediante scrittura privata in forma libera e non soggetta a registrazione. Ai fini della circolazione, hanno un certificato di circolazione che lega il proprietario alla targa ed al ciclomotore (ricordo che la targa è personale e non segue il mezzo in caso di vendita). Nel momento in cui cessa di circolare si deve sospendere la targa comunicando alla MCTC la sospensione di ciclomotore dalla circolazione, oppure restituendo la targa e riconsegnandone contestualmente il certificato.
Per cui, in caso di cessione/esportazione, il mezzo viene ceduto, o esportato, privo di alcun documento che ne certifichi le caratteristiche tecniche/omologazione. Al massimo potrà avere una fotocopia del precedente libretto, che non vale nulla. Nel caso di cessione sul territorio nazionale, al vecchio proprietario rimane la targa "sospesa", all'acquirente va copia della comunicazione di avvenuta consegna/sospensione del ciclomotore, necessaria per l'emissione della nuova targa, o per l'abbinamento di una targa già sospesa al nuovo veicolo. In sua assenza il ciclomotore deve essere nuovamente collaudato alla MCTC, con la stessa procedura dei veicoli radiati.

Stefano

Solo una precisazione: all'acquirente va l'originale del certificato di sospensione alla circolazione, solo quello è valido per la reimmatricolazione, se hai la semplice copia, devi fare il collaudo.

Ciao, Gino
Ste71 Posted - 21 feb 2020 : 08:52:31
Vero, ma occorrono alcune precisazioni.
Quelli circolanti, che hanno la targa quadrata a 6 caratteri, si trovano invece in una situazione ibrida: ai fini del possesso sono a tutti gli effetti beni mobili non registrati, per cui la loro cessione avviene sempre mediante scrittura privata in forma libera e non soggetta a registrazione. Ai fini della circolazione, hanno un certificato di circolazione che lega il proprietario alla targa ed al ciclomotore (ricordo che la targa è personale e non segue il mezzo in caso di vendita). Nel momento in cui cessa di circolare si deve sospendere la targa comunicando alla MCTC la sospensione di ciclomotore dalla circolazione, oppure restituendo la targa e riconsegnandone contestualmente il certificato.
Per cui, in caso di cessione/esportazione, il mezzo viene ceduto, o esportato, privo di alcun documento che ne certifichi le caratteristiche tecniche/omologazione. Al massimo potrà avere una fotocopia del precedente libretto, che non vale nulla. Nel caso di cessione sul territorio nazionale, al vecchio proprietario rimane la targa "sospesa", all'acquirente va copia della comunicazione di avvenuta consegna/sospensione del ciclomotore, necessaria per l'emissione della nuova targa, o per l'abbinamento di una targa già sospesa al nuovo veicolo. In sua assenza il ciclomotore deve essere nuovamente collaudato alla MCTC, con la stessa procedura dei veicoli radiati.



Stefano
simaloscontrino Posted - 20 feb 2020 : 17:11:35
Citazione:
Messaggio inserito da a pint of beer please

Il discorso revisione vale anche per i ciclomotori?
O hanno una regolamentazione per l‘esportazione differente?

''Ninety per cent of my money went
on drink, fast cars and women...
I wasted the rest.''



I ciclomotori non sono iscritti al PRA. Sono beni mobili non registrati
a pint of beer please Posted - 18 feb 2020 : 06:17:29
Il discorso revisione vale anche per i ciclomotori?
O hanno una regolamentazione per l‘esportazione differente?

''Ninety per cent of my money went
on drink, fast cars and women...
I wasted the rest.''
greco Posted - 09 feb 2020 : 14:04:36
Signori, non capisco ha cosa deve concludere questa discussione. Tutti i mezzi, in vita ( iscritti al PRA per essere esportati, devono avere la revisione regolare.) Per capirci devono essere in regola per tutto. I demoliti e radiati visto che non fanno piu parte di questi mezzi , pace all'anima loro. Non devo fare nessuna pratica di esportazione o revisione. Si vendono con una dichiarazione di lecita provenienza. Saluti angelo
Andre75 Posted - 06 feb 2020 : 16:26:23
Citazione:
A meno che il provvedimento non sia nato per evitare che veicoli incidentati in maniera massiccia vengano portati all'estero e poi ricompaiano miracolosamente intatti, anche se, di intatto, c'è solo la punzonatura.

Ciao, Gino



Potrebbe essere vero, solo che la norma dice "con revisione valida per almeno 6 mesi".Se incidentato ma con revsione valida per 6 mesi e un giorno è possibile fare il passaggio del mezzo senza problemi
riz Posted - 04 feb 2020 : 16:10:56
Citazione:
Messaggio inserito da GiPiRat

Citazione:
Messaggio inserito da Pasquale81


Salve a tutti,sono molto perplesso circa questa nuova legge che non mi è chiara affatto.Per esportare un veicolo all'estero bisogna fare ora una revisione con esito regolare? cioè, acquisto un mezzo demolito o radiato d'ufficio,nel più dei casi da restaurare totalmente e non posso esportarlo se non effettuo la revisione?come si può revisionare un mezzo che è stato radiato?
Significa che è obbligatorio venderlo restaurato,immatricolato,revisionato e radiato successivamente per esportazione?
E il mercato su mezzi radiati d'ufficio o demoliti che senso ha se c'è da spendere migliaia di euro per fare una revisione?potreste dirmi qualcosa di preciso in merito?
Io mi ritrovo con mezzi radiati d'ufficio e da restaurare,come devo comportarmi nel caso in cui volessi venderlo o extra Europa o in Europa? grazie,attendo un riscontro


Com'è stato già scritto, questo provvedimento riguarda esclusivamente i veicoli regolarmente iscritti al PRA 8i veicoli radiati e/o demoliti possono passare di mano come se fossero dei ferri da stiro, ai quali non si fa la revisione) e, a mio parere, costituisce una grossa ingerenza da parte dello Stato.

Mi spiego: se io voglio vendere all'estero un veicolo che non uso più e che tengo fermo in garage (non necessariamente storico, può avere anche una dozzina d'anni) e chi lo acquista se lo viene a prendere con un carrello o un carro attrezzi, perché dovrei fargli la revisione? Starà poi all'acquirente metterlo in condizioni di circolare "nel suo paese"!

A meno che il provvedimento non sia nato per evitare che veicoli incidentati in maniera massiccia vengano portati all'estero e poi ricompaiano miracolosamente intatti, anche se, di intatto, c'è solo la punzonatura.

Ciao, Gino


Concordo con la tua ultima ipotesi

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Homo Nocturno
a pint of beer please Posted - 02 feb 2020 : 14:28:47
Io penso come già scritto che sia stato fatto proprio per i casi che descrivi nelle tue ultime quattro righe


Citazione:
Messaggio inserito da GiPiRat

Citazione:
Messaggio inserito da Pasquale81


Salve a tutti,sono molto perplesso circa questa nuova legge che non mi è chiara affatto.Per esportare un veicolo all'estero bisogna fare ora una revisione con esito regolare? cioè, acquisto un mezzo demolito o radiato d'ufficio,nel più dei casi da restaurare totalmente e non posso esportarlo se non effettuo la revisione?come si può revisionare un mezzo che è stato radiato?
Significa che è obbligatorio venderlo restaurato,immatricolato,revisionato e radiato successivamente per esportazione?
E il mercato su mezzi radiati d'ufficio o demoliti che senso ha se c'è da spendere migliaia di euro per fare una revisione?potreste dirmi qualcosa di preciso in merito?
Io mi ritrovo con mezzi radiati d'ufficio e da restaurare,come devo comportarmi nel caso in cui volessi venderlo o extra Europa o in Europa? grazie,attendo un riscontro


Com'è stato già scritto, questo provvedimento riguarda esclusivamente i veicoli regolarmente iscritti al PRA 8i veicoli radiati e/o demoliti possono passare di mano come se fossero dei ferri da stiro, ai quali non si fa la revisione) e, a mio parere, costituisce una grossa ingerenza da parte dello Stato.

Mi spiego: se io voglio vendere all'estero un veicolo che non uso più e che tengo fermo in garage (non necessariamente storico, può avere anche una dozzina d'anni) e chi lo acquista se lo viene a prendere con un carrello o un carro attrezzi, perché dovrei fargli la revisione? Starà poi all'acquirente metterlo in condizioni di circolare "nel suo paese"!

A meno che il provvedimento non sia nato per evitare che veicoli incidentati in maniera massiccia vengano portati all'estero e poi ricompaiano miracolosamente intatti, anche se, di intatto, c'è solo la punzonatura.

Ciao, Gino



''Ninety per cent of my money went
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I wasted the rest.''
greco Posted - 02 feb 2020 : 14:18:27
Ciao Pasquale ma un mezzo si vende con il metodo dell'esportazione per l'estero per non pagare il passaggio di proprieta, se il mezzo e`radiato oppure demolito, tu non devi fare nessun documento al pra, vendi il mezzo e chiunque se lo porta all'estero. Comunque in italia quel mezzo non risulta piu in uso. Devi fare solo un foglio all'acquirente che e`di lecita provenienza. Saluti angelo
GiPiRat Posted - 01 feb 2020 : 19:29:02
Citazione:
Messaggio inserito da Pasquale81


Salve a tutti,sono molto perplesso circa questa nuova legge che non mi è chiara affatto.Per esportare un veicolo all'estero bisogna fare ora una revisione con esito regolare? cioè, acquisto un mezzo demolito o radiato d'ufficio,nel più dei casi da restaurare totalmente e non posso esportarlo se non effettuo la revisione?come si può revisionare un mezzo che è stato radiato?
Significa che è obbligatorio venderlo restaurato,immatricolato,revisionato e radiato successivamente per esportazione?
E il mercato su mezzi radiati d'ufficio o demoliti che senso ha se c'è da spendere migliaia di euro per fare una revisione?potreste dirmi qualcosa di preciso in merito?
Io mi ritrovo con mezzi radiati d'ufficio e da restaurare,come devo comportarmi nel caso in cui volessi venderlo o extra Europa o in Europa? grazie,attendo un riscontro


Com'è stato già scritto, questo provvedimento riguarda esclusivamente i veicoli regolarmente iscritti al PRA (i veicoli radiati e/o demoliti possono passare di mano come se fossero dei ferri da stiro, ai quali non si fa la revisione) e, a mio parere, costituisce una grossa ingerenza da parte dello Stato.

Mi spiego: se io voglio vendere all'estero un veicolo che non uso più e che tengo fermo in garage (non necessariamente storico, può avere anche una dozzina d'anni) e chi lo acquista se lo viene a prendere con un carrello o un carro attrezzi, perché dovrei fargli la revisione? Starà poi all'acquirente metterlo in condizioni di circolare "nel suo paese"!

A meno che il provvedimento non sia nato per evitare che veicoli incidentati in maniera massiccia vengano portati all'estero e poi ricompaiano miracolosamente intatti, anche se, di intatto, c'è solo la punzonatura.

Ciao, Gino
mikigrant Posted - 11 gen 2020 : 22:51:13
Che di riflesso consente di arginare l'esportazione dei nostri mezzi.
Non mi dispiace affatto.

Vivi la vita
a pint of beer please Posted - 10 gen 2020 : 23:15:34
Secondo me è un provvedimento pensato per arginare o controllare le migliaia di auto che partono ogni anno verso l’est Europa
Non penso sia stato pensato per qualche centinaia di auto e moto d’epoca

''Ninety per cent of my money went
on drink, fast cars and women...
I wasted the rest.''
Raffa1975 Posted - 10 gen 2020 : 21:53:46
Come gia' scritto sopra se vuoi iscrivere un mezzo al registro storico deve essere come in origine.
Stavo parlando della nostra nazione.
In altri stati dell'unione europea rifanno la nuova omologazione con le varie modifiche che sono piu' sicure, basta vedere quello che casa lambretta mando in Inghilterra, Germania, ecc...
Poi nei vari mercatini arrivano con camion, furgoni e portano via tutto quello che ci sta'.
Anche io stavo pensando a un doppio motore per la mia lambretta Li 150, ma poi in revisione devo cambiarlo.
Arrivati a questo punto penso di tenere i mezzi nella propria originalita'.

CiaoRaffa1975.
Belligerante ugo Posted - 10 gen 2020 : 13:44:31
Carissimo Ottavio è molto semplice comprano il telaio oppure tutta la Lambretta e poi rifanno la punzonatura nuova alla motorizzazione cancellando la nostra e cancellando anche la nostra storia ciao

belligerante ugo
NaO Posted - 10 gen 2020 : 08:11:22
Scusa Raffaele, quando parli di elaborazioni, freni a disco al posto dei ganascia etc.. si va a modificare un veicolo che ha già ricevuto una omologazione fatta da un'azienda costruttrice e approvata da un ente normatore.
Ci sono post a iosa nel forum relativi a mezzi radiati con la possibilità di reimmatricolarli nuovamente a mezzo officina che firma il recupero del mezzo.

Se così non fosse stato normato avremmo avuto migliaia di mezzi alla discarica o al recupero ferro...

Sicuramente può esserci l'intento da parte dello Stato di frenare un fenomeno migratorio di opere del genio italiano verso l'estero così come sono state realizzate e amorevolmente mantenute.

Ma credo cosa diversa è modificare un mezzo storico e renderlo "sicuro" con variazione di motore, freni, sospensioni e via così.

E chi lo certifica e sulla base di cosa?

Non è polemica la mia ma semplice riflessione.
Non so esattamente come funziona all'estero e non voglio basarmi sulle semplificazioni viste in TV.

Personalmente ritengo un privilegio assaporare il gusto della guida vecchio stile.

Ciao.
Raffa1975 Posted - 09 gen 2020 : 19:50:05
Quoto Ugo al 100, in Inghilterra mi hanno quotato al doppio una lambretta ma non l'ho ceduta.
Poi ci sono vari argomenti in caso all'estero, guarda immatricolazioni ecc.
Esempio: lambrette qui elaborate non passano la revisione, in Germania o Inghilterra se metti il freno a disco
o un motore tipo scootopia, ammortizzatore moderno, marmitta, ecc. te la passano subito, perche' sanno che questi componenti danno piu' sicurezza.
Aggiungo che io ho 4 lambrette tutte originali, in Italia deve essere cosi.

CiaoRaffa1975.
NaO Posted - 07 gen 2020 : 15:53:30
Leggendo il comunicato credo che si riferisca soltanto ai veicoli regolarmente iscritti al PRA e non fa menzione di mezzi radiati o similari non più registrati.

La radiazione definitiva dai registri dovrebbe riguardare il veicolo regolarmente immatricolato e con revisione positiva effettuata da almeno 6 mesi, quindi circolante, del quale si desidera far esportazione all'estero.

vi lego il link del ministero.

http://www.mit.gov.it/normativa/comunicato-mit-aci-11122019

ciao
Pasquale81 Posted - 07 gen 2020 : 15:24:11
Citazione:
Messaggio inserito da Belligerante ugo

Io credo che lo abbiano fatto perchè il nostro patrimonio di veicoli sta varcando i nostri confini in modo esagerato e si sta perdendo un immenso patrimonio(questo perchè tutti cercano di vendere all'estero perchè pagano di più degli italiani) e facendo cosi costringono chi vuole vendere a ripensarci cosi da far rimanere il veicolo in Italia,questo è un mio pensiero ciao
Chiedo però un riscontro reale di qualcuno che sappia dirmi di preciso cosa dice questo documento e se intacca anche un mezzo radiato d'ufficio o demolito da restauro totale.
Per quanto riguarda te Ugo,io credo sia solo un fattore di crescita volume di spesa NO SMS MODE con l'introduzione del sistema di controllo agenzia delle entrate e nuove leggi di bilancio,si è costretti ad un restauro,ad un carrozziere,ad un meccanico,quindi a fattura,spesa,scontrini etcetera.Figurati se allo stato frega che va via una vespa o una lambretta ma se sul volume dei lavori fatturi tutto,paghi più tasse.Ad ogni modo credo sia molto macchinosa da capire questa legge.Vale su un mezzo radiato? qualcuno ha già avuto esperienza?

belligerante ugo

Belligerante ugo Posted - 07 gen 2020 : 13:46:13
Io credo che lo abbiano fatto perchè il nostro patrimonio di veicoli sta varcando i nostri confini in modo esagerato e si sta perdendo un immenso patrimonio(questo perchè tutti cercano di vendere all'estero perchè pagano di più degli italiani) e facendo cosi costringono chi vuole vendere a ripensarci cosi da far rimanere il veicolo in Italia,questo è un mio pensiero ciao

belligerante ugo

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