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Le Società Anonima Officine Meccaniche Volugrafo si costituisce nel 1931 per volontà dei soci della S.A. Ingg Audoli e Bertola (compagnia di perforazioni pozzi artesiani ancora attiva) e la famiglia Belmondo (papà Giuseppe e figlio Claudio) per la costruzione di apparecchi di distribuzione carburanti fra cui anche un registratore scrivente per la misurazione dei volume dei liquidi (da cui il nome Volugrafo).
L’attività si espande con la realizzazione di impianti di sicurezza e antincendio, pompe benzina per campi di aviazione e autobotti.
Produce inoltre materiale ferroviario, rimorchi, pure un sfigmomanometro a moneta per l’automisurazione della pressione arteriosa da collocare nelle farmacie (poi molto contestato e ritirato).
Nel 1939 la Volugrafo conta 180 adepti con più sedi in Italia.
Il 1940 è l'anno in cui viene realizzato un piccolo scooter denominato Motopattino, sarò prodotto in piccola serie e anche costruito su licenza. Questo piccolo veicolo può essere considerato il primo scooter costruito in serie in Italia.
La Volugrafo inoltre costruisce piccoli trattori a tre ruote singole e gemellate, azionati da motori Sachs, nonché rimorchi a 4 ruote con sospensioni a barre di torsione e con pure una versione con tutti gli assi sterzanti.
Durante il conflitto produce invece petardi, granate, proiettili e caricatori per mitragliatrici.
Ma la Volugrafo è nota, ai più, per la sua compatta motocicletta paracadutatile a ruote gemellate capace di trainare piccoli rimorchi, l’Aermoto. Costruita tra il 1942 e 1943 negli stabilimenti di Torino in Corso Belgio e, a seguito della occupazione dei tedeschi della città, a Favria (TO) durante il '44. Una bizzarra applicazione dimostrativa delle doti di robustezza, vede la piccola motocicletta messa alla prova al traino di 5 rimorchi, la stampa lo battezzerà simpaticamente "Il mototreno Belmondo".
Dopo il conflitto molte di queste piccole motociclette rimaste inutilizzate, verranno convertite ad uso civile come veicolo da traino, spesso modificate con ruota anteriore singola per renderne più agevole la manovrabilità, spesso impiegato dall'Ente Strade.
Nel 1943 ingloba la fonderia F.O.M Società Anonima e cambia denominazioni in "Fonderie Officine Meccaniche Volugrafo S.A".
A fine conflitto, grazie alla attrezzata officina trova la ripresa occupandosi della manutenzione dei motoveicoli di proprietà del comune di Torino.
Sul finire del 1945 costruisce una piccola automobile spinta da motore a 4 tempi da 125cc nota come “Volugrafo 46”, che sarà commercializzata dal giugno del 1946, ma non ebbe la diffusione attesa.
Nel 1952 la società Volugrafo va incontro ad una profonda crisi che ne determina il definitivo scioglimento nel 1954.

Claudio Belmondo (1900-1976) si laurea in ingegneria meccanica nel 1923 a Torino e nel 1931 è amministratore della Volugrafo.
E' un eclettico inventore che oltre ai già citati costruzioni, annovera diversi brevetti, tra cui un proiettile a reazione con giroscopio per uso militare.
Appassionato infatti di razzi nel 1933 diede vita al “Centro studi di propulsione a reazione” in corso Belgio (già sede della Volugrafo), per studiare propellenti e la costruzione di razzi che potessero salire a quote mai sperimentate. E' in questa sede che nel 1932 perse la vita l'amico Giorgio Cicogna a seguito dell'esplosione di una miscela di carburante durante il test di un motore.
Nel 1939, a seguito dei sui innumerevoli esperimenti, si rende protagonista di uno spettacolare esplosione nei cieli di Torino che la cronaca locale la confuse con una cometa.
Durante la guerra si dedica alle applicazioni militari quali lanciarazzi portatili o a spalla.
Negli anni 50 si interessa della produzione di gas naturale da fonti biologiche e nel 1951 costituisce la "PERGAS" per la costruzioni di vasche e attrezzature con le quali, sfruttando la fermentazione di materiale di cellulosa, si produce metano. Negli ultimi anni si ritira nella Villa di famiglia a Scalenghe (TO) non rinunciando alle sue passioni, come la barca e l'agricoltura ed impianta una azienda artigianale per la produzione di panelli isolanti. Muore improvvisamente nella sua casa poco pochi giorni prima di compiere 76 anni.

Nella foto l'ing. Claudio Belmondo (a destra) con l'ing. Valletta di Fiat (a sinistra) in una foto dei primi anni '60.

Link Google Maps: Corso Verona, 16, 10152, Torino, una delle varia sedi produttive.

Le schede disponibiliDocumentazione
Motopattino Astemia 1940-1941RI-OFSE-

Legenda:
RI Ricambi - UM Uso e Manutenzione - OF Manuale Officina
SE Schema elettrico - OM Omolog.

Ultimo aggiornamento 02/03/2024 - Segnala un errore sulla scheda
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