Citazione:

---

Messaggio inserito da vespamodelli

5 anni fa, appena finito il restauro conservativo della mia 150 LI3 del 63, fermatomi dall'abituale fruttivendolo che mi vedeva sempre con vespe diverse, mi fa:

Uguale e identica alla mia. Solo che la mia aveva la sella e la ribaltina (il sedile posteriore con poggiapiedi per portare le donne con la gonna nei morigerati anni 60).
Io volevo la sella lunga come questa ma la Maria (sua moglie all'epoca sua fidanzata) non voleva salirci fino a che non comprai la "ribaltina". Senti mi fai un favore? Mi fai salire che chiamo la Maria?

Io: Vai . . .

Lui: Sale in lambretta, mette in moto con fare abituale come se ci fosse sceso solo ieri e si sposta di 100 metri, poi cicalineggia sotto un balcone e grida: Mariaaaa, scinni ca ndi ne sciamu a mareeeeeee!" (Traduzione: Scendi che ce ne andiamo al mare.)

Si affaccia la moglie (ormai sovrappeso) che ridendo gli risponde "none, nun nci nchianu subbra la lambretta culla sella longa! Ha bba munta la "ribaltina ca egnu!" (traduzione: No, non ci salgo sulla lambretta con la sella lunga, vai a montare la "ribaltina")

Lui, torna tutto contento, parcheggia con le lacrime agli occhi per le risate (e forse un po' di commozione) e mi dice: Ha istu? Cce ttia dittu, nun ci nchiana culla sella longa, mancu moi ca porta li quasuni! (Traduzione: Hai visto? Che ti dicevo, non ci sale nemmeno ora che porta i pantaloni sulla sella lunga).

Frutta gratis quel giorno e tutta di prima scelta e ogni volta che vado in vespa mi ripete: Culla lambretta ha bbenire se nu bbuè paghi! E poi ride squotendo la testa.(con la lamretta devi venire se non vuoi pagare).

Chi ha superato i 60 anni lo sa bene cos'è una vespa e cosa una lambretta.



Meglio un flacone di CIF che due kili di acrilico.

---