Il nostro uomo fin da quando tornò dalla Svizzera negli anni 70 ove era emigrato si cimentò nella elaborazione delle Lambretta. Il suo sistema si fondava nel prendere il cilindro del 200 tornirlo all'esterno per farlo entrare nel carter più piccolo, allargare i prigionieri per far combabiare i fori. Camicia sottilissima rimasta, tutto quello che volete, ma le sue elaborazioni volavano. Il carburatore era quello immediatamente ottenibile all'epoca, un dell'Orto a lama piatta, solitamente 27 o 29 a seconda. Per quanto riguarda le sue personalizzazioni nella carrozzeria non dimenticate che stiamo parlando degli anni 70. Io ho ancora a casa il mio duecentino elaborato da Paganelli per la mia LI 125 nei primi anni 80; è sopravvissuto a battaglie epiche!