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 Norton 16 H

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Mauro Galli Posted - 29 nov 2014 : 19:03:43
Norton 16 H... una bella storia.

Non è dato di sapere come abbia fatto questa Norton, costruita attorno al 1938, ad arrivare in Italia. Probabilmente era un residuato bellico acquistato dal suo primo proprietario in un campo ARAR. La vita della moto, diventata civile, è trascorsa sulle colline attorno a Bologna e precisamente nella frazione Amola di Monte San Pietro. La Norton ha ricevuto una bella sospensione elastica posteriore, un carburatore Dell'Orto al posto dell'Amal originale, ed un magnete Marelli in sostituzione del suo Lucas... insomma l'hanno mantenuta funzionante con quello che si trovava.
Passò il tempo e la Moto, ormai vecchia, fu dismessa. Trascorse diversi anni abbandonata in un capanno dietro la stalla di casa fino al giorno che un trattore abbatté il capanno, facendo rovinare anche il suo contenuto nella vicina scarpata, tutto ciò per creare un più facile accesso al letamaio... fonte di concime naturale da spargere sui campi! Altri anni passarono e si arrivò al 1986. Una compagnia di ragazzi con una giornata libera, alcuni salamini e diverse bottiglie di lambrusco, si dedicò al recupero del rottame. Dopo aver abbattuto l'albero di sambuco che era cresciuto vicino alla moto e dopo averla dissotterrata parzialmente... con una serie infinita di “oh, issa!” l'hanno riportata su dalla scarpata. Serbatoio orrendamente bucato dalla ruggine, cerchi e parafanghi marci, forcella storta... ma comunque la moto era bella! O almeno lo era stata.
Smontata pezzo, pezzo è finita dentro ad alcune casse su di un soppalco nell'officina di Marcello. Altri anni son passati ed il telaio troneggiava possente là sul soppalco diventando anche lui caratteristica dell'officina come le macchine utensili presenti. Poi l'anno scorso, improvvisamente, il soppalco si è svuotato ed è cominciata l'opera di recupero e del mezzo. Tutto quello che non si è potuto recuperare o reperire è stato ricostruito. Ultimo particolare trovato: il suo carburatore Amal (non ancora presente nelle foto allegate).
Ad Aprile di quest'anno la prima uscita ufficiale.

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Complimenti al lavoro svolto Marcello (ci sarebbe da scrivere un libro) ed anche alla sua moto che conferma quanto possa essere bella la ruggine tirata a lucido!!!

Mauro Galli
World Lambretta Club
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Gianca 950 S Posted - 25 dic 2014 : 09:51:43
Bravo Marcello..!!!non pensavo che sotto a quella cinta cifossero due palle così !!! complimenti.....Buone Feste a te e a tutta la baracca scooterdepoca Auguri!!!!

World Lambretta Club Gianca 950 S - grillo958.spaces.live/default.aspx
frankie69 Posted - 22 dic 2014 : 15:52:59
Complimenti! Il risultato è stato eccellente, avete fatto veramente un lavoro fantastico.
50specialmax Posted - 03 dic 2014 : 21:09:47
Ho seguito tutto il post con grande interesse, anche perché potrebbe tornarmi utile
Complimenti a Marcello, non avrebbe potuto recuperarla meglio, neanche riportandola a nuovo!
HornyMan Posted - 03 dic 2014 : 07:28:54
Spettacolare!!!! Marcello è un mago!!!

HornyMan
orso Posted - 03 dic 2014 : 05:58:06
Grazie anche da parte mia.
giu Posted - 03 dic 2014 : 00:20:46
Grazie Mauro per la spiegazione e perdona la mia confusione.Rimane un capolavoro..chapeau!
bozamix Posted - 02 dic 2014 : 20:31:30
Che spettacolo !!!

bozamix
Mauro Galli Posted - 02 dic 2014 : 19:14:50
Citazione:
Messaggio inserito da orso

bellissimo, mi incuriosirebbe conoscere un po delle tecniche usate per il "ripristino funzionale" del mezzo soprattutto per quel che riguarda la carrozzeria, metodi prodotti ecc.

Ciao Antonio,
scherzando potrei scrivere che ci vuole un bel po’ di “unto di gomito” e niente altro!
Comunque è stato quasi tutto fatto in casa da Marcello. Te lo descrivo tra il serio e lo scherzoso.
Primo (ovvio) ingrediente una pazienza estrema per sbloccare e smontare il tutto. Qualsiasi tecnica è valida, basta agire sempre con meticolosità e avere ben presente che il pezzo dovrebbe essere recuperato e riutilizzato se le sue condizioni lo consentono. Si distrugge, taglia, smeriglia solo se non si può fare assolutamente in modo diverso.
Poi si è cercato di preservare la ruggine buona da quella cattiva.
Ruggine da conservare = quella vecchia di colore scuro che fa parte della superficie.
Ruggine da eliminare = quella rossa giovane che tinge le mani o quella, anche vecchia, che si sfoglia dalla superficie.
Quindi non è stata fatta alcuna sabbiatura che avrebbe riportato il metallo a nudo nella sua originaria colorazione grigia chiara. Si è utilizzata la spazzonatura per pulire bene, bene dalla sporcizia tutti i pori lasciati dalla ruggine e gli angolini dei pezzi. E’ un procedimento che costa poco, ma ha lo svantaggio di richiedere molto tempo e di far tabaccare (inalare) un bel po’ di ciò che si toglie dalle superfici.
Quando si è reso necessario utilizzare anche il cannello (fiamma) sulla moto, per scaldare o raddrizzare i pezzi in alcune posizioni, non si è cercato di nascondere le macchie causate dalle scaldate. Con un po’ di pazienza, il tempo e l’ossidazione naturale, le nascondono. Le saldature ad ottone, fatte per riparare i pezzi sono state lasciate a vista.
Quando tutto è stato pulito, sono bastati un po’ di stracci sporchi d’olio da passare sulle superfici… e la ruggine è diventata lucida!
Poi ci sono state alcune varianti.
Per recuperare le superfici ancora parzialmente verniciate, ma arrugginite, si è utilizzata la tecnica del carteggio ad acqua con carta vetrata da carrozzaio grana 800-1000. Sono state asportare le creste di vernice sollevata dalla ruggine ed è stata contemporaneamente pulita la superficie metallica arrugginita. Quanto si è cartato? A piacere finché non è sembrato di aver raggiunto il giusto compromesso tra sufficientemente pulito, ruggine e recuperato vintage!
Per i pezzi di carrozzeria ricostruiti ex novo è stato utilizzato il seguente procedimento a bomboletta spray. E’ stato dato un fondo di “rosso chassis”, poi si è verniciato con del nero lucido. Successivamente, sempre con la carta vetrata da carrozzaio, è stata asportata parte della verniciatura nera (simulando l’usura della superficie) fino a far comparire parzialmente il rosso sottostante. Le ultime passate di carta vetrata sono state “a secco” per opacizzare le superfici. Quanto si è cartato? A piacere finché l’effetto vintage non è sembrato sufficiente!
Serbatoio, altra variante.
Il serbatoio è ancora quello originale, è stato recuperato da un mago della lamiera che ha ricostruito e applicato le 2 fiancate!!! Il serbatoio, come si può vedere dalle foto, era “rosso” di ruggine nuova… un pugno nell’occhio! Lasciando i segni delle saldature e dei successivi colpi di smeriglio a carta (accettabili per il tipo di restauro), è stato deciso di rifare le verniciature dei pannelli laterali e dello scudo superiore, completi della doppia filettatura di contorno e marchio Norton. Poi la solita carta vetrata ad acqua ha riportato il tutto ad un livello estetico consono al resto della moto.

Serbatoio.jpg
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Questo è stato il primo restauro conservativo di Marcello, ma l’effetto finale che ha ottenuto inventandosi “come fare per…” di volta, in volta è quello che vedete.
Poi basta passare sulla moto lo straccio imbibito d’olio che diventa magnifica!


Mauro Galli
World Lambretta Club
ilbreizh Posted - 01 dic 2014 : 18:30:45
che bella! Complimenti!!

il breizh

In rust I trust
Cavo Posted - 01 dic 2014 : 17:50:24
SPETTACOLARE !!!!

Cavo
orso Posted - 01 dic 2014 : 10:49:05
bellissimo, mi incuriosirebbe conoscere un po delle tecniche usate per il "ripristino funzionale" del mezzo soprattutto per quel che riguarda la carrozzeria, metodi prodotti ecc.
Bicius Posted - 30 nov 2014 : 20:30:13
Marcello deve smettere di perdere tempo con questi mezzucci e tornare a lavorare sulle Lambrette!!!
Onore al merito, la prossima volta che me lo ritrovo di fronte durante la mangiata del LCER me la faccio raccontare fino in fondo!!!

Bicius
Wildcat Posted - 30 nov 2014 : 13:18:14
Una storia bellissima ed un restauro da lasciar senza parole, bravi.
Mauro Galli Posted - 30 nov 2014 : 12:25:44
Citazione:
Messaggio inserito da giu

Splendida e i miei complimenti!Poi la moto del Che Guevara..utilizzata nel viaggio nell'America del sud!Chapeau


Ciao Giuseppe,
nel film che racconta del viaggio di oltre 10.000 km fatto da Granado e Guevara nel 1951, viene usata una Norton 18. La moto, soprannominata "Poderosa II", è praticamente uguale a quella di questo post con l'unica differenza della distribuzione a valvole in testa anziché laterali. Non so se la moto utilizzata da Granado e Guevara fosse effettivamente una 16 o una 18. Forse il modello esatto di Norton c'è scritto nel libro da cui è tratto il film, ma personalmente non l'ho letto. Se qualcuno riesce a dare maggiori info in merito, ben vengano.

Marcello ringrazia per i complimenti che avete fatto alla sua moto!

Mauro Galli
World Lambretta Club
Marino48 Posted - 30 nov 2014 : 11:50:25
i complimenti sono pochi ci vogliono altre parole x complimentarti x il lavoro fatto.
COMPLIMENTI Ottimo LAVORO
Una moto che merita di essere stata Resciuscitata !
ciao

Balbo
Thecek Posted - 30 nov 2014 : 11:06:53
beh...che dire?
che storia, e che mezzo...complimenti
GTR Posted - 30 nov 2014 : 09:57:53
..una meraviglia di moto . i miei complimenti .

___________________

.....che mondo sarebbe senza pedivella......
max_83 Posted - 30 nov 2014 : 09:16:17
Fantastica storia e stupendo esemplare. Il bello di questi mezzi è anche la storia che si portano dietro. Complimenti. Adesso la motobecane ha una nuova amica.

J50 Special - LI 3 150
perussu Posted - 29 nov 2014 : 23:12:42
Fantastica storia per una moto affascinante!
Complimenti per la passione smisurata!



A+

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*L I S 125/'65* in fase di restauro conservativo....
faferoso Posted - 29 nov 2014 : 22:53:35
...Norton 16 H...una bella storia...
Bel mezzo, con una storia alle spalle, veramente emozionante.
Complimenti veramente.
Onore al merito!

FABIO


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