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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
rudy.85 Posted - 01 dic 2005 : 21:22:01
Ciao ho acquistato una vespa demolita con il foglio della demolizione e possibile reimatricolarla ?
9   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
mimmo Posted - 02 gen 2006 : 13:26:09
concordo con quanto scritto sopra.
pensate che io sono in Calabria dove queste cose non sono difficili ma impossibili.
E'vero l'Italia non è tutta uguale
ciao a tutti
collez Posted - 22 dic 2005 : 10:26:00
P A Z Z E S C O



COLLEZ
vespamodelli Posted - 22 dic 2005 : 10:02:17
In alcune motorizzazioni se il veicolo è radiato d'ufficio con targa e doc non chiedono il certificato di iscrizione al RS.
In altre si.

L'Italia è questa.

Chi cambia le marce non cambierà mai la lamiera con la plastica!!!
PV33 Posted - 21 dic 2005 : 21:48:01
La necessità dell'attestazione di storicità per i veicoli radiati d'ufficio da reimmatricolare (non reiscrivere) se la sono inventata alcuni uffici della motorizzazione dopo che è iniziata l'applicazione dell'art.18. In realtà, nulla è andato a modificare la normativa precedente, per cui l'iscrizione ASI/FMI non è dovuta.
Naturalmente se la chiedono è dura contestare, ma confermo che dalle mie parti non è richiesta.
Ciao.
vdrdd Posted - 21 dic 2005 : 14:30:26
Credo che PV33 intendesse dire "la prima" (demolita), e non "la seconda" (radiata).

Ciao
Donato
collez Posted - 21 dic 2005 : 12:08:55
L'assurdo è che se prendiamo due moto perfettamente uguali, una demolita, l'altra radiata d'ufficio, la seconda si può reimmatricolare senza alcuna attestazione di storicità.


pv 33 sei sicuro?

anche se radiata, serve l'iscrizione asi o fmi

COLLEZ
rudy.85 Posted - 21 dic 2005 : 12:01:55
grazie ragazzi dell'informazioni!
PV33 Posted - 06 dic 2005 : 16:40:10
La procedura sopra indicata era valida fino a Giugno 2003.
Ora in aggiunta serve il Certificato sostitutivo delle caratteristiche tecniche rilasciato dall'ASI o dalla FMI, oppure in alternativa il Certificato d'origine rilasciato dalla casa costruttrice + il semplice attestato di storicità rilasciato da ASI/FMI.
Ciò perchè da Giugno 2003 non è più possibile, per motivi "ambientali" reimmatricolare un veicolo demolito (o anche nuovo, ad esempio un fondo di magazzino), se non è certificato "storico".
Questo perchè nel nostro delirio burocratico è come se un veicolo demolito non esistesse più, quindi quando viene reimmatricolato è come se venisse "ricostruito", diventando per certi aspetti pari al nuovo.
L'assurdo è che se prendiamo due moto perfettamente uguali, una demolita, l'altra radiata d'ufficio, la seconda si può reimmatricolare senza alcuna attestazione di storicità.
Ciao.
nicola125li Posted - 01 dic 2005 : 23:36:39
ciao rudi a seguito della tua domanda riporto quanto ho trovato in questo sito e spero ti sia di aiuto:
Una motocicletta radiata dal P.R.A. può essere reimmatricolata a condizione che se ne conosca il numero di targa e che sia possibile certificare la proprietà: è necessario effettuare il collaudo del mezzo presso gli Uffici Provinciali della (M.C.T.C.) e successivamente procedere alla iscrizione presso il Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.).
All'atto della prenotazione del collaudo presso la M.C.T.C. occorre presentare la seguente documentazione (tra parentesi i costi di ogni singola operazione):
1) Domanda di revisione in bollo diretta all'Ufficio Trasformazioni della M.C.T.C. Provinciale (euro 10,33);
2) Estratto cronologico del motociclo dal quale risulti la radiazione d'Ufficio o la radiazione per demolizione volontaria (euro 18,08 se in Provincia, euro 36,15 se fuori provincia);
3) Ricevute di pagamento di n. 3 bollettini di Conto Corrente Postale, da richiedere presso gli Uffici M.C.T.C. - rispettivamente per il collaudo, la pratica amministrativa ed il rilascio della nuova targa. Hanno tariffe leggermente diverse se si tratta di mezzo demolito d'ufficio o volontariamente (dai 45 ai 55 euro circa);
4) Dichiarazione di "revisione a regola d'arte" del mezzo da reimmatricolare, con specifica degli interventi effettuati, da parte di una officina meccanica iscritta alla C.C.I.A.A., con firma autenticata del titolare (non necessaria se il titolare della ditta ha la firma depositata presso la locale M.C.T.C.);
5) Titolo di proprietà della motocicletta: atto di vendita da parte di un soggetto che dichiari la proprietà del mezzo (è valido anche se non si tratta dell'ultimo intestatario dello stesso), oppure dichiarazione di vendita di un rottamatore autorizzato. Tale atto deve essere stilato in presenza di un notaio che accerti l'identità delle parti (circa 50 euro);
6) Certificato di residenza in bollo del futuro intestatario (euro 10,33);
7) Se la motocicletta è stata radiata d'Ufficio, fotocopia della Carta di Circolazione o, in mancanza, denuncia di smarrimento del documento stesso.

N.B. Alcuni dei documenti richiesti possono essere sostituiti con una autocertificazione, a discrezione delle singole Motorizzazioni, presso le quali è opportuno informarsi.

La data del collaudo viene fissata mediamente dopo 15 giorni.
Nel corso del collaudo gli operatori della M.C.T.C. verificano la rispondenza ai dati riportati sui documenti dei motoveicoli, in particolare:
-numero del telaio
-numero del motore (se presente)
-misure dei pneumatici
Viene inoltre verificata l'efficienza dell'impianto di illuminazione, della luce di segnalazione arresto (stop) e del clacson; particolare attenzione viene posta anche al silenziatore ed all'impianto frenante.
I motocicli devono essere dotati di specchietti retrovisori e di frecce laterali.
Ove venissero riscontrate anomalie tecniche gli operatori della M.C.T.C. notificano gli interventi da effettuare e rinviano il mezzo ad un esame integrativo per le specifiche manchevolezze.
Superato l'esame tecnico, previa riconsegna della targa e della carta di circolazione, viene immediatamente rilasciata la nuova targa ed una carta provvisoria di circolazione. Il libretto definitivo viene consegnato in tempi brevi, ma diversi a seconda del carico di lavoro delle singole M.C.T.C. Provinciali.
Successivamente, entro 60 giorni, si deve procedere alla iscrizione della motocicletta presso il P.R.A. per ottenere il rilascio del Certificato di proprietà (foglio complementare).
Il costo della pratica amministrativa presso il P.R.A. si è ridotto a euro 77,47 (grazie all'abolizione della tassa di trascrizione APIET ottenuta anche per l'interessamento della F.M.I.), da versare tramite bollettini di Conto Corrente Postale.
La reimmatricolazione ha così un costo complessivo di circa 230 euro (M.C.T.C. + P.R.A.) e richiede 2/4 mesi di tempo.

N.B. Gli Uffici Provinciali M.C.T.C. e del P.R.A. possono adottare lievi differenze procedurali; per questo è opportuno effettuare una verifica preventiva.
Esempio di dichiarazione di revisione meccanica (può essere rilasciata unicamente dal titolare di Officina Meccanica iscritta alla C.C.I.A)

Il sottoscritto.................................................titolare dell' Officina Meccanica …. ...........................Via/Piazza.…………........... Città...........…...........
iscritta al Registro delle Ditte della C.C.I.A.A. di.....................con n............................. in data............................dichiara di aver effettuato sul motociclo marca....……................ modello.........…….................targa.....…................
i seguenti lavori:
1. ..............................................
2. .....................................….....
3. ................................…..........
4. ................…..............…........
5. ...............................…...........
6. ..................................…........
7. ..................................…........
Dichiara di aver effettuato i sopraelencati lavori "a regola d'arte".
Dichiara inoltre che il motoveicolo in oggetto è in piena efficienza ed originale in ogni suo componente.
Luogo e data.
Firma................................
(autenticata ai sensi di legge o depositata presso l'Ufficio Provinciale M.C.T.C.)


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