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 n. di omologazione su fanali d 125 1952 ?

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
tino sacchi Posted - 10 dic 2013 : 15:18:12
Ad un amico pugliese e' stato richiesto il numero di omologazione sul vetro del faro anteriore e del fanalino posteriore della sua. 125 d 1952 . Questo per passare il collaudo . L' ingegnere insiste o cosi' o niente . Cosa bisogna fare per opporsi ad un o strapotere ingiustificato di questo genere. Esiste una procedura per fare ricorso ad eventuali prese di posizione diciamo discutibili? Questi personaggi sono irremovibili nelle loro decisioni! Non faccio il nome del luogo dove avviene il collaudo . ll lambrettista sta pensando di sostituire il fanalino con uno moderno . Sarebbe interessante un vostro parere tecnico . Grazie TS
13   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
tino sacchi Posted - 23 dic 2013 : 12:56:37
Mi sembra che tutto sia chiaro ,vi ringrazio per le informazioni sempre precise ,non mi resta quindi che spedire semplicemente un catadiottro all' amico barese.Bene ,mi sembra risolto nel migliore dei modi . Grazie e buone feste TS
GiPiRat Posted - 23 dic 2013 : 09:04:38
Citazione:
Messaggio inserito da PV33

Per le nostre "vecchiette" l'omologazione dei fanali vale quanto, ad esempio, quella degli specchietti; deve esserci, ma non deve necessariamente essere una specifica. Questo perchè all'epoca non esistevano fanali omologati "per la Lambretta" piuttosto che "per la Vespa" così come invece accade oggi; erano omologati in senso generale. In sede di omologazione del veicolo la casa dichiarava che i dispositivi erano genericamente di "tipo approvato".
E' quindi concettualmente sbagliato che oggi in sede di collaudo dei veicoli radiati o demoliti gli esaminatori annotino gli estremi di omologazione; se ad esempio dovesse rompersi il fanale, e non si trovasse il ricambio uguale, si sarebbe irrimediabilmente fuori regola...
Gli esaminatori (che naturamente fanno quello che vogliono) dovrebbero limitarsi a verificare che i dispositivi siano "di tipo approvato".
E' lo stesso motivo per il quale nel compilare le richieste per ottenere i CRS ASI non indichiamo mai la sigla di omologazione, anche se la stessa esiste e lo spazio sul modellino c'è.
Ciao.


Sarà concettualmente sbagliato ma, purtroppo, è quello che viene chiesto nella compilazione del modulo. Comunque, la cosa sicura è che le vetrofanie DEVONO avere impressa sopra l'omologazione, quale che sia. Poi, se un domani si dovessero rompere, vedremo se se ne troveranno da sostituire con la stessa sigla (ma, per allora, credo che il problema della verifica dell'omologazione sarà superato).

Anch'io non metto questo tipo d'informazione nella richiesta del certificato di rilevanza storica ma, se vai al collaudo presso un CPA, ti controllano tutte le omologazioni che devono esserci, che siano elencate o no.

Ciao, Gino
PV33 Posted - 23 dic 2013 : 00:16:03
Per le nostre "vecchiette" l'omologazione dei fanali vale quanto, ad esempio, quella degli specchietti; deve esserci, ma non deve necessariamente essere una specifica. Questo perchè all'epoca non esistevano fanali omologati "per la Lambretta" piuttosto che "per la Vespa" così come invece accade oggi; erano omologati in senso generale. In sede di omologazione del veicolo la casa dichiarava che i dispositivi erano genericamente di "tipo approvato".
E' quindi concettualmente sbagliato che oggi in sede di collaudo dei veicoli radiati o demoliti gli esaminatori annotino gli estremi di omologazione; se ad esempio dovesse rompersi il fanale, e non si trovasse il ricambio uguale, si sarebbe irrimediabilmente fuori regola...
Gli esaminatori (che naturamente fanno quello che vogliono) dovrebbero limitarsi a verificare che i dispositivi siano "di tipo approvato".
E' lo stesso motivo per il quale nel compilare le richieste per ottenere i CRS ASI non indichiamo mai la sigla di omologazione, anche se la stessa esiste e lo spazio sul modellino c'è.
Ciao.
tino sacchi Posted - 22 dic 2013 : 21:58:36
No Gino quanto ho scritto appare sul catadiottro .TS grazie ancora e buone feste
GiPiRat Posted - 22 dic 2013 : 20:35:40
Citazione:
Messaggio inserito da tino sacchi

Su un mio catadiotro c'e' questa scritta:
APPROV. I.G.M. R.A.S.N. N. 211. MOD . DEP. BREV. RC3
Il catadiottro è per mod. C /LC e D/LD.
Quindi questa è "l' omologazione" necessaria?
GiPiRat pensi che questo e' quanto serve all'ingeniere della motorizzazione? Se e' cosi' l'amico di Bari e' a cavallo!
Ti ringrazio in anticipo per la tua chiarificazione!
Buone Feste tino sacchi


Sì, quella è un'omologazione "d'epoca"!

Però non credo che gli serva a molto, se non ha montato un catadiottro con quella dicitura. Il fatto è che non basta scrivere un'omologazione sulla carta, quella stessa omologazione deve essere sulla vetrofania montata al momento del collaudo.
E se è vero che, spesso, nei collaudi in motorizzazione queste cose possono non essere rilevate (dipende sempre dall'esaminatore che ci si trova davanti!), con gli esaminatori dei CPA è un altro discorso, perché, nella maggioranza dei casi, sono molto pignoli.

Ciao, Gino
tino sacchi Posted - 21 dic 2013 : 22:55:12
Su un mio catadiotro c'e' questa scritta:
APPROV. I.G.M. R.A.S.N. N. 211. MOD . DEP. BREV. RC3
Il catadiottro è per mod. C /LC e D/LD.
Quindi questa è "l' omologazione" necessaria?
GiPiRat pensi che questo e' quanto serve all'ingeniere della motorizzazione? Se e' cosi' l'amico di Bari e' a cavallo!
Ti ringrazio in anticipo per la tua chiarificazione!
Buone Feste tino sacchi
Iso Posted - 18 dic 2013 : 19:58:43
Anch'io volevo giungere alla stessa conclusione.

All'ultimo mercatino di FE ho osservato su un banco una plastica di fanalino posteriore.
Quando l'ho presa in mano il venditore ha subito esclamato "E' per Lambretta"; in effetti era del tipo per LI.
Però ho osservato che c'era scritto "IGM ", ma non vi era riportato alcun numero.
All'ultima verifica in motorizzazione per reiscrizione al PRA, il verificatore ha annotato gli IGM dei fanale anteriore e posteriore.
Negli acquisti oggi è diventato importante chiedere al venditore che questi ricambi siano del tipo omologati.

Ciao.
GiPiRat Posted - 18 dic 2013 : 12:23:41
Sì Gigi, il punto è che, a prescindere che in origine ci fossero o no vetrofanie omologate, dal luglio del 1959 devono essere tutte omologate per forza!

Quindi non bisogna acquistare vetrofanie che siano sprovviste della sigla di omologazione, altrimenti, soprattutto in occasione di collaudi, si rischia che venga negata l'immatricolazione.

Ciao, Gino
Iso Posted - 17 dic 2013 : 21:53:47
Mostro questo fanalino posteriore di un motociclo 125 del 1951.
teriore_ritaglio.jpg
- -

e anche di un ciclomotore del 1955.
alino_posteriore.jpg
- -


Da cui non è da escludere che anche sulla Lambretta del '52 vi fosse già di primo equipaggiamento un fanalino posteriore omologato.
Ciao.
tino sacchi Posted - 17 dic 2013 : 20:47:29
Gipirat. ti ringrazio della tua sempre chiara e competente risposta .buone feste ts
GiPiRat Posted - 17 dic 2013 : 20:11:58
Citazione:
Messaggio inserito da Iso

Mi risulta che anche prima del '59 i dispositivi di illuminazione fossero omologati.
Ecco un esempio di omologazione del '56.
http://www.scooterdepoca.com/public/data/mirco69/2013103023524_vetro_2.jpg
E' anche vero che possibile imbattersi in ricambi privi della stampigliatura d'omologazione.

Ciao.


Sì, infatti, ma nel 1959 divenne obbligatorio per tutte le vetrofanie e catadiottri, anche sui ciclomotori.

Ciao, Gino
Iso Posted - 17 dic 2013 : 12:48:04
Mi risulta che anche prima del '59 i dispositivi di illuminazione fossero omologati.
Ecco un esempio di omologazione del '56.
http://www.scooterdepoca.com/public/data/mirco69/2013103023524_vetro_2.jpg
E' anche vero che possibile imbattersi in ricambi privi della stampigliatura d'omologazione.

Ciao.
GiPiRat Posted - 17 dic 2013 : 12:11:18
Citazione:
Messaggio inserito da tino sacchi

Ad un amico pugliese e' stato richiesto il numero di omologazione sul vetro del faro anteriore e del fanalino posteriore della sua. 125 d 1952 . Questo per passare il collaudo . L' ingegnere insiste o cosi' o niente . Cosa bisogna fare per opporsi ad un o strapotere ingiustificato di questo genere. Esiste una procedura per fare ricorso ad eventuali prese di posizione diciamo discutibili? Questi personaggi sono irremovibili nelle loro decisioni! Non faccio il nome del luogo dove avviene il collaudo . ll lambrettista sta pensando di sostituire il fanalino con uno moderno . Sarebbe interessante un vostro parere tecnico . Grazie TS


L'ingegnere ha ragione, anche se può sembrare pignolo ma, immaginando che sia un esaminatore del CPA, è normale che sia così.
A prescindere da quando è stato costruito e/o immatricolato un veicolo e da quali fossero le sue caratteristiche d'omologazione al tempo, soprattutto per quel che riguarda i dispositivi di sicurezza, tra cui quelli di segnalazione luminosa, fa fede il DPR 15 giugno 1959 n. 393 ed il suo regolamento DPR 30 giugno 1959 n. 420, cioé il primo, moderno, CdS.

Questo significa che, a far data dal 30/06/1959, non solo i nuovi veicoli dovevano essere muniti dei nuovi dispositivi, ma anche quelli già circolanti, tant'è vero che, per esempio, tutte le moto tra i 50 ed i 125cc. che, precedentemente, non avevano i dispositivi di luce abbagliante anteriore e/o quelli di stop, luce targa e catadiottro posteriori, dovevano provvedere all'aggiornamento. E su tutti questi dispositivi dovevano essere ben visibili gli adeguati "estremi di approvazione"! Cioé l'omologazione.

Dì al tuo amico di sostituire pure il fanalino, purchè sia in regola con quanto prevede il CdS, e che segua le indicazioni dell'esaminatore, altrimenti rischia di non superare il collaudo.

Ciao, Gino

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