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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
straka Posted - 04 dic 2008 : 01:26:18
per vostra esperienza personale mi
consigliate asi o fmi ,per la messa in strada
di un mezzo radiato?.









sargenti luca
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
dueruoteanni60 Posted - 14 dic 2008 : 14:37:51
Ragazzi, buonagiorno a tutti.
Già, come dice Gino il discorso sarebbe molto lungo. Io mi sono letto, nella giornata di ieri, tutte le informazioni sui siti fmi e asi. Anche perchè venerdì entrerà, nel patrimonio di famiglia, una bella silver restaurata. Allora volevo vedere cosa fre per iscriverla asi o fmi, ma non è che ci abbia capito molto, forsae anche a causa della mia "avversione" a tutto ciò che è scritto in burocratese. Però una domanda vorrei proprio farla: io, tempo addietro, ho acquistato una 125 li III serie: ottima, bellissima....colore azzurro metallizzato. Ora, leggendo sull'enciclopedia del Tessera, ho visto che il colore non è quello originale (ma a me piace, e tale rimarrà). Ma, insieme agli altri documenti, il ecchio proprietario mi ha consegnato il tesserino plastificato dell'fmi "certificato di conformità storico-tecnica". Come lo rilasciano quelli dell'fmi? Io ora mi sto facendo mille problemi perchè la silver, perfettamente restaurata, ha solo un neo: lo sportello del bauletto porta oggetti è stato vernicato di bianco nuovo. Bah.....è vero, troppe leggi, scritte male, che lasciano lo spazio a "interpretazioni" e cavilli....non per niente siamo la patria degli avvocati.....

dal film "il medico della mutua":
"dottore, è venuto in macchina?"
A.Sordi:"No, c'ho a' lambretta"
GiPiRat Posted - 11 dic 2008 : 19:27:07
Citazione:
Messaggio inserito da PV33

L'ASI fa cassa tanto quanto la FMI, a volte anche meno. Il punto è che l'attestato di storicità non è una patente di originalità o di qualità di un restauro, perchè per questo ci sono altri tipi di documento. L'attestato ASI/FMI indica solamente che un veicolo è di "interesse storico"; dovrebbe rilasciarlo lo Stato, che però non è in grado di farlo. Delega quindi alle associazioni riconosciute, e queste a parer mio devono attenersi alle indicazioni del committente.
Da questo punto di vista mi pare più corretta l'impostazione ASI in base alla quale alcuni segni del tempo (sui conservati) o piccole manchevolezze di restauro, o ancora la presenza di qualche accessorio compatibile non fanno certo perdere ad un veicolo il suo interesse storico.
Inoltre l'ASI riconosce, secondo me giustamente, che alcuni tipi di veicolo sono "storicamente" soggetti a personalizzazioni più di altri.
Il concetto è che le cose non sono sempre bianche o nere, ma tutto è in scala di grigi. Quando il grigio è molto chiaro, non ci sono giustamente problemi. Quando ci si avvicina al nero, possono anche arrivare le bocciature. Ovviamente a un certo punto qualcuno stabilisce, come meglio può, dove stiano i limiti, è la legge che lo permette e lo richide.
Estremizzare non serve, sappiamo bene che una lambretta come quella descritta da gigio333 non potrebbe mai essere iscritta ASI, in quanto stravolta volontariamente e coscientemente, ma non bisogna neppur cadere nell'estremo opposto. Non sta scritto da nessuna parte che un veicolo per essere legalmente "d'interesse storico" debba essere per forza come uscito dalla fabbrica (cosa peraltro tecnicamente impossibile sui restaurati).
È quindi una questione di limiti e buon senso, e mi pare che almeno su questo la posizione ASI sia abbastanza difendibile.
Ciao.



Francamente io credo che la posizione dell'ASI sia tutt'altro che difendibile, così come quella dell'FMI e dello Stato e delle agenzie coinvolte in queste vicende.

Per quel che riguarda la legge 342/2000, l'ASI è tuttora inadempiente e, nonostante un paio di richiami ufficiali, fa orecchio da mercante e non pubblica la famosa lista annuale dei veicoli da considerare storici ai fini delle agevolazioni per il bollo (cosa che l'FMI ha fatto sin da subito e continua a fare, anche contro i propri interessi, caso raro). Già solo per questo motivo sarebbe giusto sottometterla a pesanti sanzioni.

L'attestato di storicità gratuito per i soci è nato proprio per tacitare quei soci che avevano protestato per la mancata pubblicazione della listra annuale e per attirarne di nuovi, dando all'attestato persino valore di iscrizione al registro storico. Insomma, un colpo al cerchio ed uno alla botte, continuando a non rispettare la legge dello Stato!

Noi siamo un popolo di furbi che trova scappatoie per ogni legge, ma ci siamo pure costretti dal fatto che le leggi sono troppe e scritte male e difficili da fare osservare. Colpa nostra e dei politici che ci scegliamo (per non parlare dei burocrati!). Persino la 342/2000 è stata scritta coi piedi da qualcuno che manco sapeva che i motocicli non erano più soggetti all'IPT da 2 anni! E così ora la pagano solo le moto storiche, alla faccia dell'agevolazione!
In Puglia, sino a 2 anni fa, i motoveicoli storici sino a 200cc. pagavano di più di bollo agevolato che non quelli normali! E quando ho cercato di intervenire a livello di regione, quelli manco hanno capito di cosa stessi parlando! E non sono riuscito a far intervenire nè l'FMI nè le associazioni a difesa dei consumatori.

Insomma, il discorso sarebbe lungo, ma volevo farti capire che non ce l'ho solo con l'ASI (di cui sono socio, come pure dell'FMI, del VCI e dell'ACI), ma diciamo che è l'associazione che me li fa "girare" un po' più delle altre, perchè è più attaccata ai privilegi ed al vil denaro.

Ciao, Gino
PV33 Posted - 11 dic 2008 : 00:29:57
L'ASI fa cassa tanto quanto la FMI, a volte anche meno. Il punto è che l'attestato di storicità non è una patente di originalità o di qualità di un restauro, perchè per questo ci sono altri tipi di documento. L'attestato ASI/FMI indica solamente che un veicolo è di "interesse storico"; dovrebbe rilasciarlo lo Stato, che però non è in grado di farlo. Delega quindi alle associazioni riconosciute, e queste a parer mio devono attenersi alle indicazioni del committente.
Da questo punto di vista mi pare più corretta l'impostazione ASI in base alla quale alcuni segni del tempo (sui conservati) o piccole manchevolezze di restauro, o ancora la presenza di qualche accessorio compatibile non fanno certo perdere ad un veicolo il suo interesse storico.
Inoltre l'ASI riconosce, secondo me giustamente, che alcuni tipi di veicolo sono "storicamente" soggetti a personalizzazioni più di altri.
Il concetto è che le cose non sono sempre bianche o nere, ma tutto è in scala di grigi. Quando il grigio è molto chiaro, non ci sono giustamente problemi. Quando ci si avvicina al nero, possono anche arrivare le bocciature. Ovviamente a un certo punto qualcuno stabilisce, come meglio può, dove stiano i limiti, è la legge che lo permette e lo richide.
Estremizzare non serve, sappiamo bene che una lambretta come quella descritta da gigio333 non potrebbe mai essere iscritta ASI, in quanto stravolta volontariamente e coscientemente, ma non bisogna neppur cadere nell'estremo opposto. Non sta scritto da nessuna parte che un veicolo per essere legalmente "d'interesse storico" debba essere per forza come uscito dalla fabbrica (cosa peraltro tecnicamente impossibile sui restaurati).
È quindi una questione di limiti e buon senso, e mi pare che almeno su questo la posizione ASI sia abbastanza difendibile.
Ciao.

GiPiRat Posted - 09 dic 2008 : 20:54:31
Citazione:
Messaggio inserito da gigio333

Ma non è un contro senso dare un certificato storico ad un mezzo che potrebbe essere verniciato viola? Immaginate una bella LD del '57 gialla con cofani rosa (per le ladies), selle color lilla, parafango verde pisello e via dicendo. Secondo me sono molto più seri quelli dell'FMI. Anche se a volte un pò troppo fiscali, è questa la strada giusta per conservare il patrimonio. Poi se il mezzo è in regola e si vuole rendere un pò alla MODS, benvenga. Ma sui mezzi da reiscrivere non sono d'accordo con l'ASI.
Buona Immacolata a tutti



Dal loro punto di vista non è affatto un contro senso: serve a fare cassa! Hai voglia a trovare una giustificazione migliore!

Ciao, Gino
Piega73 Posted - 08 dic 2008 : 16:22:43
Ciao carissimo! Tesserarti FMI on-line costa di più, mentre se ti tesseri ad un club locale solitamente costa meno. L'asi però la trovo più snella nelle pratiche.

Lambretta & solo Lambretta!
RudeBoy Posted - 08 dic 2008 : 16:07:54
ciao a tutti, qualcuno mi può spiegare che differenza c'è, se ce n'è ovviamente (a parte di prezzo), tra il tesseramento online all'fmi e quello tramite motoclub? Dato che sto per iniziare le trafile burocratiche per rimettere in strada la lambretta, ho optato per il registro dell'fmi e leggendo nel loro sito ho letto di questa possibilità, che potrebbe essere molto comoda da sfruttare ;)
grazie mille in anticipo!

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We don't wanna be part of no new religion
We don't need a boot and a switchblade knife
We don't wanna be part of a political dream
We just wanna get on living our lives
gigio333 Posted - 08 dic 2008 : 00:33:21
Ma non è un contro senso dare un certificato storico ad un mezzo che potrebbe essere verniciato viola? Immaginate una bella LD del '57 gialla con cofani rosa (per le ladies), selle color lilla, parafango verde pisello e via dicendo. Secondo me sono molto più seri quelli dell'FMI. Anche se a volte un pò troppo fiscali, è questa la strada giusta per conservare il patrimonio. Poi se il mezzo è in regola e si vuole rendere un pò alla MODS, benvenga. Ma sui mezzi da reiscrivere non sono d'accordo con l'ASI.
Buona Immacolata a tutti
Janez Posted - 04 dic 2008 : 20:45:54
se non la vuoi restaurare fai ASI (come ti hanno detto certificato di storicita' DA NON CONFONDERE con registro storico) se la restauri decisamente FMI ciao

Lambretta Boys Trento
Freedom Posted - 04 dic 2008 : 20:34:04
Citazione:
Messaggio inserito da vdrdd

A quanto ne so, l'ASI non è più così pignola sui colori originali...

Ciao
Donato


come dice donato l'ASI non è pignola come FMI , basta che abbia tutti i suoi pezzi o meglio non sia un insieme di modelli, ovviamente non ti rilascia nessuna targa oro o altro... FMI molto più pignola, addirittura un conservato medio fa quasi fatica a passare! questo da qualche anno a questa parte.

Carletto
GiPiRat Posted - 04 dic 2008 : 20:29:09
L'attestato di storicità ASI ammette che i veicoli siano di colore e selleria NON originali,solo questo però, il resto dev'essere assolutamente originale, inoltre è gratuito per tutti i soci. Certo, in genere l'iscrizione annuale come socio ASI è parecchio più costosa di quella FMI.

Ciao, Gino
vdrdd Posted - 04 dic 2008 : 19:58:10
A quanto ne so, l'ASI non è più così pignola sui colori originali...

Ciao
Donato
lupin III Posted - 04 dic 2008 : 14:59:25
Prima di tutto, se non è del suo colore originale, non puoi iscriverla, almeno, dovrebbe essere cosi', secondariamente, per poterla iscrivere, devi prima restaurarla completamente, come mamma innocenti l'ha fatta, e sucessivamente per l'iscrizione al R.S. dovrai preparare delle foto da inviare ( se non erro 6 foto formato 10X15 )
ciao

lupinIII skype: fabrizio.corti
s239.photobucket/albums/ff1/fabri_album/
straka Posted - 04 dic 2008 : 14:06:23
e' una lambretta 175 TV II serie
tutti i documenti ok fatto estratto cronoligo
ho la targa purtroppo e' radiata d'ufficio.
inoltre sono indeciso se fare questa operazione
prima o dopo il restauro-
premetto che la lambra e'in ottime condizioni
e sarebbe da farne, un conservato ma pero'non e'
del suo colore.
che mi dite?.

sargenti luca
Iso Posted - 04 dic 2008 : 08:26:55
Secondo me non vi è tutta questa differenza, hanno dei pro e dei contro che bisogna valutare a senconda di cosa si deve reimmatricolare, di come è messo e con quale club sei associato.

Ciao, Gigi.
vcervellini Posted - 04 dic 2008 : 08:07:01
decisamente fmi!!!

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