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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
vs11955 Posted - 26 gen 2008 : 11:49:07
non so perchè ma ultimamente sono incavolato con chi detta la legge stavo pensando di farla grossa ................
perchè non chiediamo al GABIBBO un aiuto per aiutarci a immatricolare i nostri mezzi storici visto che in germania è possibile senza troppe balle dobbiamo valorizzare il nostro paese e le case motociclistiche italiane italia non è solo monnezza !!!!
ora che è ceduto il governo pùò darsi che il prossimo che viene ascolti la nostra rischiesta , cosi si evita anche tante cose che sono innlegali ....................... sarebbe bello anche fare capire che nelle motorizzazioni italiane ce un bel casino e ce chi immatricola anche senza estratto cronologico chi no e chi non sa e questa sarebbe europa unita ????????????????????
mandiamo un bel video a stricia spiegando come è la situazione in italia !!! cosa ne dite
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
GiPiRat Posted - 27 gen 2008 : 20:38:23
Sono parzialmente d'accordo con PV33, ma resta il fatto che all'estero la situazione è veramente molto migliore, e i veicoli italiani immatricolati in Germania, possono essere reimmatricolati in Italia senza neanche il collaudo, se quello tedesco non è ancora scaduto! E questo la dice lunga sull'efficienza della nostra burocrazia.

Se sono restii alle immatricolazioni/reimmatricolazioni di veicoli demoliti e/o di incerta provenienza, esistono tutti gli strumenti che consentirebbero di verificare la liceità delle richieste, il fatto è che i controlli sono inesistenti e che nessuno vuole prendersi la minima responsabilità, anche se gli si firma tutte le autocertificazioni di questo mondo giurando su una montagna di bibbie! Eppoi, magari gli toccherebbe pure di lavorare ai poveri cocchi!

La cosa allucinante è che in qualche isola felice (almeno per il momento), si riesca a fare a quello che "la legge consente", mentre nella maggior parte d'Italia questo è impossibile o altamente "sconsigliato".

Non c'è nulla da fare, questa è e resta una "repubblica delle banane", e i recenti fatti politici non fanno che confermarmelo!

Se qualcuno ha la possibilità di contattare il signor Gabibbo, si attivi pure.

Ciao, Gino
PV33 Posted - 27 gen 2008 : 17:34:27
Cerco di riassumere: i principi sono uguali in tutti i paesi, in Italia cambiano i costi (mediamente molto più elevati) e la complessità delle procedure. Detto questo però:
1) In tutti i paesi i veicoli possono essere reimmatricolati solo se conformi alla direttiva Euro3
2) Se non conformi, in tutti i paesi serve una procedura in deroga, da noi si chiama immatricolazione di veicoli storici.
3) In tutti i paesi, serve una documentazione tecnica. Può essere rilasciata dagli enti più disparati, in Inghilterra se non sbaglio può farlo addirittura il Lambretta Club. Da noi ci sono l'ASI e la FMI, ammetto che sia un po' una rottura ma si fa tranquillamente.
4) In tutti i paesi serve una documentazione di proprietà, spesso basta un'autocertificazione, ma anche da noi non ci vuole molto, basta una bolla doganale o qualsiasi cosa (atto di vendita) attesti che il veicolo arrivi dall'estero. È una complicazione in più, ma superabile
5) Un minimo di reciprocità esiste; se vai ad un mercatino tedesco e carichi un Tir di BMW (purtroppo non hanno Vespe o Lambrette), adottando un minimo di misure per quanto riguarda la documentazione di proprietà si possono reimmatricolare anche in Italia.
6) Una Lambretta reimmatricolata in Germania può essere importata in Italia; una BMW reimmatricolata in Italia può essere importata in Germania, è ovvio.
5) In quasi tutti i paesi il veicolo così reimmatricolato deve essere sottoposto a collaudo, magari è pure giusto.

Fin qui per quanto riguarda veicoli provenienti dall'estero, che è poi il caso dei nostri scooter che partono da Imola o Novegro.
Ma se il veicolo è "nazionale"?
Qui cambia tutto, ma purtroppo non può essere che così.
Se io rubo un Vespa del '55 in Germania e vado alla Motorizzazione tedesca per reimmatricolarla mi arrestano subito, perchè sanno da dove viene.
Se faccio la stessa cosa in Italia, chi mai potrà conoscerne la provenienza? Da noi, nessun veicolo immatricolato prima della informatizzazione degli archivi (fine anni '70? boh!) può essere riconosciuto in maniera univoca, ad esempio dal numero di telaio, a meno che sia stato inserito sucessivamente a causa di passaggi burocratici (volture, demolizione, ecc.)
È solo il timore delle provenienza illecita ad impedire le reimmatricolazioni "da zero", non chissà quale altra scandalosa considerazione.
Per quanto riguarda le targhe, esiste al Senato un disegno di legge che se ne occupa, ma se finisce la legislatura dovrà come al solito essere ripresentato (sarebbe la terza volta) e dovrà ricominciare l'iter praticamente da zero.
Ciao.

vs11955 Posted - 27 gen 2008 : 16:22:41
un veicolo italiano privo di documenti che va in germania viene targato con targha tedesca dopo i controlli . poi successuvate può essere ritargato in italia non vi sembra assurdo ??????????????????
personalmente lo ritengo pazzesco
stesso identico veicolo dopo un collaudo in un paese europeo può essere immatricolato , ma italia nulla !!!
ma che caspista di europa è ??????????????
se parliamo di inquinamento controlliamo i veicoli che trasitano alla frontire che entrano e circolano pre euro 4
vs11955 Posted - 27 gen 2008 : 16:15:44
il punto è questo perche i veicoli con targa o residuo di targa visura possono essere reimmatricolati e quelli privi di documenti no ? i soldi delle reimmatrcolazioni vanno alla stato ......... perchè non fare le targhe personallizzate ?
Py Posted - 27 gen 2008 : 16:09:34
Citazione:
Messaggio inserito da zambe

ci sarebbe bisogno di sostituirsi a ciò per cui sono pagati e profumatamente I CLUB, e le associazioni come ASI e FMI.


Sei iscritto a questi "fantomatici" Club o ti costringono a farlo??

Se trovo ingiusto pagare l'autostrada perchè "penso" che il costo del pedaggio è alto e il servizio scadente, percorro strade secondarie!
Lamentare il fatto che impiego il doppio del tempo per percorrere 100 km, lo trovo fuoriluogo.
Spero che l'esempio sia stato esaustivo!
Tornando a Roma.... noi dobbiamo ringraziare L'ASI o FMI; senza i loro attestati non potremmo circolare!
Devo aggiungere altro??

Py
PV33 Posted - 27 gen 2008 : 15:29:09
Se ci riferiamo a veicoli privi di documenti, nei principali paesi europei non si può reimmatricolare proprio nulla se non vi sono le condizioni. Quando reimmatricolate in Francia, Inghilterra o Germania un veicolo anche molto "vecchio" le autorità di quel paese non pongono eccessive difficoltà perchè sanno perfettamente che quel veicolo NON è mai stato immatricolato nel paese e quindi NON è di provenienza sospetta, perchè anche solo dal numero di telaio sono sempre in grado di sapere in maniera inequivocabile la storia di TUTTI i loro mezzi.
Quindi per quanto riguarda i veicoli provenienti dall'estero, compresi i TIR carichi di Vespe e Lambrette che vengono razzolate a Novegro od Imola non frega niente a nessuno, anche se siamo in Europa. Cito un caso reale: la 150 Special di un amico rubata a Torino e ritrovata in Inghilterra dove sarebbe stata tranquillamente reimmatricolata.
In Italia la situazione non è così diversa, è fattibilissimo immatricolare un veicolo storico sicuramente di provenienza estera; cambiano di molto in senso peggiorativo gli adempimenti ma sopratutto i costi da sostenere, ma questo avviene in tutti i settori, non solo nel nostro.
Se invece parliamo di veicoli "demoliti" o "radiati d'ufficio", è chiaro che in molti paesi evoluti non esistono situazioni simili, però non si può dire che in italia sia impossibile rimettere in circolazione tali mezzi.
Il problema reale secondo me è quello economico; sia a causa dei balzelli richiesti, sia a causa del fatto che per piccoli ostacoli burocratici il 99% degli utenti DEVE rivolgersi ad intermediari, i costi lievitano esponenzialmente. Anche qui però nessuna discriminazione; in Italia è così in tutti i settori.
In realtà, molte proteste sono dovute ad un paio di fattori, e si toccano nervi scoperti.
Da noi quando si reimmatricola un veicolo, gli viene attribuita una targa nuova: apriti cielo!
Si è creata un'autentica ossessione tutta italiana per la targa originale, abilmente alimentata anche da commercianti ed "opinionisti" del settore. Io non nego che faccia piacere, ma insomma, se guardiamo all'estero.... Spesso la targa è personale, oppure quando è ora non si preoccupano certo di cambiartela.
L'altro nervo scoperto è quello dell'associazionismo. In Italia i Club e le federazioni che li riuniscono hanno un ruolo che non esiste in altri paesi, ed inoltre certe adempienze burocratiche passano anche tamite loro.
Per molti, e questo è ben evidente su Internet, è una situazione insopportabile. Io sorrido amaramente quando vedo casi, e sono tantissimi, di persone che si avvicinano ai veicoli storici con grandissima e sincera passione, pari ad altrettanta incompetenza, e cercano in rete la soluzione di tutti i loro problemi, senza che li sfiori minimamente l'idea di cercare qualcuno come loro "in carne ed ossa".
Coloro che sono volontariamente fuori dalla logica associazionistica, oppure ne fanno parte marginalmente (Ad esempio compilano un bollettino postale, ricevono una tessera, vanno all'assicurazione ed arrivederci all'anno prossimo) fingono di non capire che i Club curano gli interessi dei loro Soci, ma nei limiti delle loro forze, e portano avanti più o meno bene le battaglie per cui hanno mandato.
Andando sul concreto , il L.C. Piemonte ha poco più di 200 Soci, con un patrimonio di circa 1500 Lambrette. Negli ultimi cinque anni, quanti soci hanno espresso il desiderio di reimmatricolare un veicolo privo di documenti (a Torino, anche se con difficoltà, si può)? 0 ( in lettere, ZERO)
Altro esempio, in Piemonte abbiamo serissimi problemi di circolazione: l'uso delle Lambrette è vietato nelle ore diurne, dal Lunedì al Venerdì, in tutti i centri con più di 20000 abitanti, permanentemente (non solo nei mesi invernali). Quanti soci sono interessati al problema? Esagero di molto dicendo che sono una DECINA.
Ecco che quindi non partono le battaglie, non si fanno le barricate, non si chiama il Gabibbo. Su certi argomenti non si fa volutamente quasi nulla, perchè non c'è seguito, su altri aspetti si procede lentamente seguendo l'andazzo generale. Ad esempio in Senato giace un disegno di legge sul motorismo storico sul quale mi risulta che l'ASI abbia fatto presentare a Dicembre un centinaio di emendamenti.
Allora, in sintesi, o il mondo dell'associazionismo non è rappresentativo della realtà ( ed io naturalmente spero e credo che non sia così) oppure qualcuno, con indubbia buona fede, tende a dare a qualche problema (assolutamente reale)una rilevanza che, dati statistici alla mano, non ha.
Scusate lo sfogo.
Ciao.



Flavio Posted - 27 gen 2008 : 14:10:31
Citazione:
Messaggio inserito da manzo

Con tutto il rispetto,penso che in Italia ci siano problemi ''leggermente'' più urgenti da risolvere....................



I problemi più urgenti non spetta a noi risolverli..ma paghiamo apposta i potenti per farlo..poi che li risolvano o no è un altro discorso. Noi ci battiamo per le piccole battaglie..le uniche che forse riusciamo a combattere..
Non esageriamo sempre, poi si cade nel ridicolo..

_________________________________
"La Vespa che rubò il silenzio della Innocenti..."
zambe Posted - 27 gen 2008 : 13:13:57
Beh, visto che sono stato chiamato in causa, non nego ovviamente la mia disponibilità, a iniziative di questo tipo.

io propenderei per un documento dove si spiegano le nostre ragioni... magari paragonando ciò che subiamo, a ciò che subiscono inglesi e tedeschi, quando si imbatto nelle reimmatricolazioni dei nostri Igioielli. il documento poi può essere inoltrato a quotidiani, riviste di settore emittenti televisive... etc.. etc... mi c'è bisogno di uno che ci dedichi un bel po di tempo. una sorta di front men. cosa che io non mi posso permettere di fare. per mancanza di tempo. non credo certo si possa avere ascolto con un apparizione sporadica a "mi manda rai tre" o da "magalli" o ancora da "maurizio costanzo"...

In poche parole, ci sarebbe bisogno di sostituirsi a ciò per cui sono pagati e profumatamente I CLUB, e le associazioni come ASI e FMI. E mi dispiace se offenderò qualche club serio che si da da fare in questo senso, ma mi pare che i risultati ottenuti dalle persone che PAGHIAMO per difendere i nostri interessi, siano alla luce del sole!

______________________________________________________________________
Cerco il filtrone per lambretta prima serie. Se lo hai mandami un m.p.
manzo Posted - 27 gen 2008 : 12:58:34
Con tutto il rispetto,penso che in Italia ci siano problemi ''leggermente'' più urgenti da risolvere....................
marameo Posted - 27 gen 2008 : 10:47:43
La raccolta di firme è una cosa che spetterebbe fare ai vari club per poi intraprendere anche quel tipo di percorso, altrimenti come facciamo noi a coordinarci tutti, poi finisce che non si fa nulla. Quello che possiamo fare come forum secondo me è quello di dare risalto al problema inviando ognuno una mail come dice Py con lo stesso testo ( avanti ragazzi uno bravo che scriva un buon testo a riguardo ) poi si parla con i nostri club e si fa fare una raccolta di firme dei soci e si fanno inviare come dice Alessandro alle associazioni dei consumatori, a questo punto è sicuro che siamo riusciti a far sentire la nostra voce a 360°, poi vedremo cosa succede, dai ragazzi facciamolo che ne vale davvero la pena.

RALLY 200 & DL 200
rami55 Posted - 27 gen 2008 : 09:44:31
Sono pienamente in accordo con il Vs parere e secondo me la strada migliore da percorrere è quella di coinvolgere una associazione dei consumatori. Loro di solito hanno alle spalle anche uno staff giuridico che può mettere in evidenza le incongruenze normative tra i vari membri della Comunità Europea.


:-) brummm
Alessandro Pisacane Posted - 27 gen 2008 : 09:24:32
Citazione:
Messaggio inserito da Py

Conviene fare un testo unico e tante mail.
Oltre a Gabibbo potrebbe essere un idea mandarla a "Mi manda rai tre"

Py



Se si decide è meglio scrivere una lettera e firmarla tutti. Oltre ai programmi televisivi ci sono le associazioni di consumatori.
Non so se funzionerà ma si deve provare altrimenti, come hanno già detto, facciamo la figura degli imbelli che si lamentano e basta.
Ciao
ALe

S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse Vespa.....lo pungerei!
Py Posted - 27 gen 2008 : 08:48:31
Conviene fare un testo unico e tante mail.
Oltre a Gabibbo potrebbe essere un idea mandarla a "Mi manda rai tre"

Py
pcalo Posted - 27 gen 2008 : 08:12:34
D'accordo.
Saluti

paolo calo'
marameo Posted - 27 gen 2008 : 02:29:19
intanto per cominciare ci sarebbe da inviare una mail a striscia ognuno di noi del forum, cavolo ragazzi siamo in molti se ci coordiniamo tutti diamo veramente molto sentore alla cosa.

RALLY 200 & DL 200
wanvaiden Posted - 26 gen 2008 : 22:31:31
non so dove ci si puo incontrare e chi possa fare questo(forse come hanno detto prima zambe visto che è del mestiere)ma sono d'accordo con te.visto come stanno le cose puo solo migliorare.
vs11955 Posted - 26 gen 2008 : 13:37:54
io proporrei un bel video con circa 20 ventina di mezzi dove ci si puo incontrare ?
vs11955 Posted - 26 gen 2008 : 13:36:25
certo che se non faccio sentire la nostra opinione non ci dobbiamo lamentare di quello che viene !!!!!!!!!!!! urliamo questo disagio al europa spieghiamo che per immatricolare un mezzo privo di estratto unica soluzione è immatricolarlo in germania demolirlo e reimmatricolarlo in italia questa è unione eurpea !!!!!!!!!!???????????????????????????????????'
Claude03 Posted - 26 gen 2008 : 13:17:24
E metti il caso che succede il contrario e che non fanno più immatricolare niente? Sai mai, ste teste di CAXZO! Qui non ci ascolta più nessuno...

The Things You Own... Own You.
PC Posted - 26 gen 2008 : 13:02:54
Citazione:
ora che è ceduto il governo pùò darsi che il prossimo che viene ascolti la nostra rischiesta


Sì certo, guarda cosa succede in Lombardia.

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