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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
basstso3 Posted - 11 set 2003 : 16:57:37
HO DAVVERO UN PROBLEMA DI DISTRICARMI NELLA GIUNGLA DELLE REIMMATRICOLAZIONI. (OGNUNO DICE UNA COSA DIVERSA), qualcuno ha problemi simili ma e' gia' piu' avanti nel processo?

Vorrei rimettere in circolazione una moto senza documenti ma con informazione su quale fosse il numero di targa. Si tratta di un veicolo demolito per demolizione volontaria (non per incentivi rottamazione, ne' per radiazione d'ufficio). Ebbene, da quello che riesco a capire (poco di queste cose) da giugno qualcosa e' cambiato nella legislazione, e non si puo' piu' reimmatricolare questo tipo di veicolo a meno di ottenere un certificato di "caratteristiche tecniche" da associazioni tipo ASI o Federmoto. Le agenzie specializzate in pratiche auto-moto mi dicono che pare che solo allora sia possibile far partire la procedura con la motorizzazione. E' vero? da quello che dite nel forum sembra di si.
Una della motorizzazione (mah!) dice che il veicolo deve essere "iscritto" ASI come veicolo storico, e che poi ci sono le norme antiinquinamento,... non si capisce cosa vogliono dire, si puo' o non si puo',..?? INQUINAMENTO? MAH!

Il vero problema e' che questa moto ha vari pezzi non originali, nel senso che nel tempo parti come la marmitta, forse il manubrio, sono stati cambiati mettendo pezzi Gilera, ottimi (anzi dal punto di vista della resa migliori, ad esempio la marmitta, forse un po' anonima ma ok) dal punto di vista qualititativo, ma non originali del modello specifico. (Peraltro, la moto e' piu' bella cosi' di come fosse in origine e puo' funzionare perfettamente da punto di vista tecnico (freni, motore, luci,..).
Ho pero' il timore che ASI (o Federmoto) , possano negare la "certificazione tecnica" sulla base di una motivazione di non perfetta rispondenza al modello originale.
Mi chiedo: controllano che sia in ogni parte uguale all'originale o si puo' avere anche alcune parti non identiche all'originale? ..si possono avere non originali cose micro come bulloni non marchiati originali o anche cose piu' consistenti come ad esempio la marmitta purche' abbastanza sensata?
ho preso da motorold.it varie informazioni, direi che questo passaggio su quello che significa chiedere il certificato lascia la questione un po' ambigua pur dando speranze:
"Certificato delle caratteristiche tecniche: riservato ai motoveicoli con omologazione ASI definitiva ed anche ai motoveicoli che per difetti di finitura e/o componentistica minore non abbiano i requisiti per ottenere l'omologazione ASI ma che comunque presentino le caratteristiche costruttive del modello. Documento emesso in relazione alla Circolare del Ministero dei Trasporti DG n.170 del 5/9/1986 e successive aggiunte e modifiche, ai fini dell'immatricolazione. "

qui parrebbe determinante quello che si defnisce "caratteristiche costruttive del modello".
Che ne dite?
grazie
Angelo
3   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
basstso3 Posted - 12 set 2003 : 14:19:45
grazie a pv33 e agli altri che mi hanno risposto.

(Per pv33: non ero entrato direttametne nel forum "burocrazia", che e' molto molto utile, perche' non ero riuscito a capire bene il sito, sorry)
grazie, consultero' spesso questo portale che mi sembra molto interssante, se ho novita' ve le comunico.
quello che mi viene da considerare e' che:
-in effetti la nuova normativa dovrebbe consentire emissioni inquinanti "d'epoca" piu' liberali di quelle attuali;
-d'altra parte, mi sembra che in Italia abbiamo la tendenza a considerare essenziali per far circolare un veicoli particolari della moto che a mio avviso non c'entrano con la sicurezza e il senso del girare con una moto di qualche anno fa. In altri paesi la legislazione e' molto meno legata alla logica collezionistica e molto di piu' a quella del far usare il veicolo. In fondo chi ha lavorato o ha conosciuto persone che lavorano nell'industria motociclistica (soprattutto nelle piccole imprese) sa che i componenti venivano acquistati spesso in modo non costante dagli stessi fornitori; ad esempio, un pedalino per passaggero veniva acquistato senza avere fatto uno studio di design, ma...da chi lo vendeva a meno; la volta dopo si cambiava fornitore.
Quello che voglio dire e' che una cosa e' avere una marmitta che sia "sensata" per un certo motore, e avere componenti che non stonano troppo con l'estetica e il periodo di costruzione del veicolo. Questo mi sembra giusto e doveroso.
Altra cosa e' (come mi sembra succeda, almeno come mentalita')pretendere di avere ogni particolare estattamente come era prima.
Non capisco perche' si voglia (ho parlato con una persona dell'ASI, avreste dovuto sentire quanto la faceva lunga sul fatto che il veicolo deve essere "perfettamente" conforme all'originale, che ogni particolare deve essere in ordine,...) scoraggiare cosi' tanto le persone volenterose e desiderose di circolare su una vecchia moto che ha una "personalita'". In Inghilterra per esempio sono severi al test MOT (la nostra revisione periodica,..) ma mi sembrano meno burocratici: le associazioni cercano di aiutarti a farti circolare, non di tenere le moto ferme!
grazie a tutti e a presto,
Angelo
PV33 Posted - 11 set 2003 : 23:23:35
Sono da fare alcune considerazioni.
Fino a Giugno le moto demolite erano reimmatricolate solo se presentavano caratteristiche (teoricamente) pari alle nuove, ad esempio dovevano montare le frecce, mentre pare si chiudesse un occhio sui problemi d’inquinamento. Da Giugno, sembra (non ho notizia di simili pratiche avvenute nella mia zona) venga richiesta un’attestazione di storicità, il che a mio avviso dovrebbe far decadere ogni impedimento anche dal punto di vista delle emissioni inquinanti ecc.
Dopotutto, se chiedono di attestare che un veicolo è storico….
Il funzionario della Motorizzazione, evidentemente colto di sorpresa, deve chiarirsi le idee e specificare cosa vuole. Un conto è richiedere l’attestato d’iscrizione al Registro ASI o FMI, un altro richiedere il “Certificato sostitutivo delle caratteristiche tecniche” ad uso reimmatricolazione, documento per ora rilasciato solo dall’ASI.
Naturalmente sono convinto che serva proprio quest’ultimo, anche perché l’iscrizione al Registro non verrebbe concessa in assenza di documenti.
La responsabilità di valutare se un veicolo è sufficientemente conforme all’originale ricade essenzialmente sul Commissario tecnico ASI del proprio Club, che deve vedere il mezzo e poi firmare la domanda.
In seconda battuta, il veicolo viene esaminato dalla Commissione tecnica dell’ASI, sulla base di quanto si può valutare da alcune fotografie 10x15 più o meno ben fatte.
Il Certificato è comunque orientato più alla reimmatricolazione che all’attestazione di storicità, quindi effettivamente sui particolari minori si chiude certamente un occhio, badando invece agli aspetti più importanti (motore di tipo originale, rispetto delle quote e della forma del mezzo, abbinamenti colore-cromature, ecc.). Non sono tollerati ibridi, quindi parti importanti (ad esempio sella, serbatoio) chiaramente provenienti da altri modelli.
Per il manubrio, se sostituito con altro dello stesso genere (ad esempio sportivo con sportivo) non ci sono troppi problemi. La marmitta non è invece un particolare del tutto trascurabile, tant’è vero che viene omologata, a meno che non sia sostituita con altra veramente simile.
Attenzione però! Se anche la marmitta non originale dovesse passare le maglie dell’ASI, c’è sempre il rischio concreto che in Motorizzazione riescano a trovare la scheda d’omologazione (dipende dall’età e dal tipo del veicolo, che in questo caso non conosciamo).
Verrà allora controllato il numero d’omologazione della marmitta, che ovviamente dovrà coincidere.
Il consiglio è di cercare almeno temporaneamente una marmitta originale, si trovano per quasi tutte le moto, evitandosi così molte seccature.
Ciao

P.S. C'è un forum burocrazia.....
giulio3 Posted - 11 set 2003 : 18:41:44
Direi che la miglior cosa sia chiamare un club ASI, magari quelli delle commissioni moto e chiedere a loro!
Vai sul sito ASI e troverai il club più vicino a casa tua.
Giulio

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