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Posted - 05 nov 2007 : 23:18:20 beh in effetti è un icona di un periodo storico che appartiene alla ns. generazione. Io ho dei parenti a Lipsia da parte di mio padre e ricordo di essere stato a trovarli perla prima volta nel 1986 in occasione del 50° compleanno di questo cugino diretto di mio padre. A parte la trafila durata più di un anno per ottenere il visto sul passaporto benchè stesso cognome e documentazione di albero genealogico ecc. abbiamo varcato il confine con la Germania est a Hof verso le 14:30, in perfetto orario. In fatti ricordo che avevamo due ore per varcare il confine e avevamo altre 4 ore per raggiungere la meta e presentarci al locale posto di polizia con i ns. parenti a garantire con firma autografa per il ns. vitto e alloggio c/o di loro per tre giorni. durante il percorso assoluto divieto fotografico per i primi 5 chilometri dopo il confine e infatti avrò scattato due rullini solo di tutte le torrette ecc. Ma in effetti l cosa che pi mi aveva impressionato erano le Trabant. Alternate in rari casi da Zaz , Moskvitch o Ifa Wartburg le Trabant andavano a miscela , i casinomi è stato raccontato che spesso l' olio minerale era esaurito e allora si faceva miscela con quello che si trovava, nafta, petrolio e anche con olio vegetale di semi di girasole o di palma. Sembrava di stare dietro ad una friggitrice del Mc Donalds.Su quelle strade lastricate coi san pietrini e l' autostrada degli anni trenta fatte di lastre di calcestruzzo con una guarnizione di catrame tra di esse. tutt' intorno un paesaggio com tutti lo ricorderete dai film di guerra: case basse di due , tre piani massimo fatte in mattoni rossi coi tetti in cotto in molti casi ancora danneggiate dai bombardamenti alleati del 2° conflitto mondiale... insomma io mi aspettavo di veder sbucare uno Sherman da un momento all' altro dalle vie traverse delle cittadine cche attrversavamo. Forse ho divagato un po' dall' argomento principale ma aiuta a capireil percheè della trabant. Ultima chicca: i parenti mi raccontavano che per avere una Trabant, pagando ovviamente, i tempi d' attesa erano di circa 18 anni, infatti appena nasceva un bambino veniva subito ordinata la macchina allo stato a suo nome di modo che quando era patentato dfoveva solo ritirarla. Altra tradizione poi era quella di scommettere nela cerchia dei parenti sul colore della macchina. Le più ambite erano, così mi dicevano, quella azzurre col tetto bianco. Per chi ha vissuto queste realtà posso solo pensare che sia un bene che tutto questo suia passato alla storia....
ciao Roberto
Grazie Ferdinando ! |