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pieremo
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Marano - VI
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Il mio Garage

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Inserito il - 10 ago 2008 :  23:35:06  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Alla MITA non ne avevo di condensatori, poi Friedom
ne ha rubato uno dal furgone di Gianca e me l'ha
appeso alla lambra con lo scotc.
Concluso il tour e visto che e' meglio fuori l'ho
assicurato cosi':

Allegato: condensatore.JPG
237,27 KB

Grazie Carlo, grazie Giancarlo.
P.S.
PY, non dirmi che sei venuto in veneto da Tagliaerbe
senza venirmi a salutare!
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puntero
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Forli - FC
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Il mio Garage

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Inserito il - 12 ago 2008 :  12:50:28  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Mitico, grazie per le foto e per il tuo racconto, onorato!!!!

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Gianca 950 S
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Reggio Emilia - RE
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Inserito il - 13 ago 2008 :  10:24:21  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Condivido pienamente il pensiero di Paolo c. che il condensatore, di questi tempi, è una vera croce se viene montato internamente; l'espediente adottato da PY e Pieremo è l'unica cosa da fare per chi vuol viaggiare ancora a puntine.
Sulla Lambretta i condensatori hanno iniziato già negli anni 70 a dare problemi; ricordo che già allora papà li montava esternamente perchè purtroppo, quando siamo con la nostra Lambretta sulle tangenziali, superstrade o autostrade e non togliamo mai gas ..... ricordiamoci che la puntina non è nata per questo uso. Fino alla metà degli anni 60 i condensatori andavano bene per il semplice fatto che a tutto gas potevi andarci per 10/15 minuti perchè le strade di allora non lo permettevano.
Al momento in Italia non sappiamo cosa mettono con certezza nelle pompe; vedi anche in campo automobilistico (nuove vetture)i problemi maggiori derivano dal carburante.
Torniamo al nostro condensatore; la sua qualità attualmente non è il massimo tanto è vero che già da qualche mese i condensatori vengono provati tutti prima della vendita in quanto c'è una percentuale del 4 / 5 % che non funzionano; abbiamo la fortuna di avere l’attrezzatura che misura i microfar (nf) …del condensatore, ragazzi, non ce n’è uno uguale all’altro; il tipo d’ìimpianto Ducati o Dansi per volano 6 poli 3° serie, monta un condensatore che misura 0,30 nf ne troviamo di quelli che vanno da 0,25 / a 0,34 quindi chi monta uno 0,25 partirà sempre al primo colpo ma schiatterà presto, chi monta quello che arriva a 0,34 non partirà mai al primo colpo ma dopo 2 o 3 tentativi.
Chiami il “signore della EFFE” si fa per dire signore… perché è talmente incompetente….. (classica ditta che al subentro del figlio….. questo viaggia sul “lavoro del padre”…. e basta) …. ; che quando lo chiami e avvisi del problema ti sentirai dire..”questo problema ce l’ha solo Lei” e questo lo dice con tutti……. Approfitta del fatto che attualmente solo lui li produce…… ; questa cosa capita anche con la Carboni con gli ammortizzatori … che se scoppiano dopo 2 giorni… non te li cambia…e dice le stesse frasi “Questo capita solo a Lei…”
A questo punto ti senti doppiamente idiota ..
Tornando al nostro condensatore, vedo che Pieremo ha fatto un’ottima cosa e fidati che problemi per il condensatore montato, in quella posizione, non ne avrai più; giusta anche l’idea di Py di affiancarlo con un altro a mezzo di una spinetta volante.
Tirando le somme se uno ha il condensatore con i valori giusti e usa la Lambretta come negli anni “60” …… che sarà praticamente impossibile…… non darà grossi problemi…… in caso contrario saremo sempre nella me.da….. Se ti ricordi, Cattani…. L’Ultimo viaggio fatto assieme in Irlanda… eravamo tutti a puntine, non abbiamo mai esasperato i mezzi di conseguenza non abbiamo avuto problemi….. (ci vuole anche un buona dose di culo) …ad esclusione del Biccari…. Che aveva la figlia dietro, e il portapacchi anteriore e posteriore pieno di sfiga).
Quando inizio a scrivere, non mi accorgo di quanto scrivo, alzo gli occhi e …. rieccolo …. un nuovo poema …. Fate voi, …. Potete leggerlo anche a puntate … come una telenovela
Ciao a tutti


Gianca 950 S
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sbruscoli
Moderatore


Montelabbate - PU
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Il mio Garage

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Inserito il - 13 ago 2008 :  10:38:40  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Ciao a tutti,
molto interessante la discussione sul condensatore. A quanto ne so io con un tester non si è in grado di misurne la funzionalità. Ho preso un po' di tempo fa, da turismoveloce, una vecchia apparecchiatura, tipo valigetta, che ha la possibilità di controllare il condensatore con prova statica e dinamica, funziona, ma non so dirvi se poi sotto stress, e con l'aumento della temperatura la funzionalità del condensatore è comunque garantita. Direi ottima comunque la soluzione esterna.
Chiedo all'elettricista del forum ovvero Isoscooter, o comunque a chi ne mastica più di me: il condensatore è qualcosa di preistorico, come il tubo catodico della tv, allora esiste qualcosa di elettronico, sufficientemente piccolo che lo può sostituire??? che so, un diodo??? boh!!!!

quellidellalambra
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Py
Master +



Roma - RM
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Inserito il - 13 ago 2008 :  12:23:15  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Gianca, il tuo scritto va letto tutto di un fiato, come un libro giallo.

In tutta onestà, io ho usato un condensatore da Vespa, per intenderci quelli con il filo che parte dall'interno(non so di che modello è).

Anche a me, caro Pieremo a Gaeta, in viaggio per Napoli, Carletto e Paolo mi hanno salvato dal caricare la Lambretta per proseguire verso il raduno Nazionale.
Stesso problema.
Per fortuna avevo dietro dei condensatori da Rasaerba che hanno fatto , più o meno, il loro lavoro.

Py
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Iso
Moderatore



Rovigo - RO
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Inserito il - 13 ago 2008 :  22:53:52  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
http://www.carlopetrini.it/motoguzzi/accensione%20elettronica.html

Ciao, Gigi.
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Gianca 950 S
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Reggio Emilia - RE
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Inserito il - 14 ago 2008 :  01:55:12  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Grazie Py per avermi letto tutto d'un fiato..... hai buoni polmoni
Ho visto sul tuo post il link riguardante il condensatore, sulla tua seconda serie ho visto che non hai il condensatore del tipo originale, spero tu abbia un impianto Ducati in quanto il condensatore che ha fatto fare Vittorio T. per questo tipo d'impianto, va molto bene perchè i valori sono abbastanza corretti e anche noi ci forniamo dallo stesso produttore.
Sbruscoli in merito all'apparecchio che hai preso da Turismoveloce, è di buona qualità, viene prodotto in zona Bologna o Ferrara e ti permette di provare la capacità di carica e ti segnala se il condensatore è a massa;

Per provare i microfar occorrono attrezzi tipo questo che per la nostra officina sono indispensabili:

Allegato: P1000309.JPG
154,61 KB


Allegato: P1000310.JPG
83,71 KB
quest'altro attrezzo, che è una chicca esagerata, dei primi anni 50 ti permette di simulare tutta la Lambretta in moto, è stupendo per qualsiasi guasto elettrico;
qua se mi aiutate, cerco anche un appassionato che sia in grado di fare manutenzione a queste attrezzature perchè, ripeto, per noi sono indispensabili:


Allegato: P1000311.JPG
80,62 KB

Allegato: P1000312.JPG
80,58 KB

Allegato: P1000316.JPG
78,35 KB

Per quanto ne so, che sostituisca il condensatore e puntine sulla Lambretta, esiste solo l'accensione elettronica.

Ragazzi, quello che scrivo è frutto di quel poco che penso di sapere... quindi non prendetelo mai per oro colato..... il tempo e l'esperienza di noi tutti puo produrre metodi migliori e più innovativi per risolvere i problemi ...
Quando scrivo, lo faccio d'istinto e quando mi rileggo a volte ho l'impressione di fare pubblicità a me stesso, è difficile scindere lavoro, passione, esperienza i quanto nelle risposte devi includere tutto anche perchè ho paura di non farmi capire se non metto qualche esempio commerciale; portate pazienza,(se sgarro.... basta solo dirlo).... su quello che dico non ho mai ricevuto smentite o pareri contrari.... trovo molto strano poterle centrare tutte...in quanto mia moglie dice che non ne azzecco mai una....

sarò un po' pesante ma ogni tanto vi devo rendere partecipi delle mie seg.e mentali....
Ciao a Tutti ........
domani inforco la mia BMW (a 2 ruote) e vado un po' a zonzo per l'Italia..... non chiedetemi dove... perchè non lo so nemmeno io



Gianca 950 S
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Iso
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Inserito il - 14 ago 2008 :  23:38:27  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Buon viaggio allora.
Aggiungo solo che ai soli fini della misura del valore capacitivo di un condensatore, lo si può fare anche con un tester multifunzione digitale e anche con vecchio tester analogico a lancetta.
Tuttavia queste misure non sottopongono a stress il condensatore pertanto può sembrare buono col tester ma accusare cedimenti in esercizio sulla lambretta.
Una cosa sensata sarebbe quella di scaldare il condensatore col fon (serve per simulare il calore del motore) e misurare se la capacità varia sensibilmente da caldo e da freddo.
Questa prova copre una buona casistica delle noie dei condensatori.

Ma ci sarebbe anche un'altro aspetto, cioè i tester digitali e analogici non sotopongono il condensatore ad alte tensioni e alte correnti, quindi non si è in grado di individuare alcuni tipi di gusto sui condensatori che si manifestano solo con le tensioni e correnti in gioco durante il suo normale lavoro.

Secondo me, dopo la misura della capacità, il test decisivo per il condensatore è provarlo su quelle macchine che ha mostrato Gianca, magari anche scaldando il condensatore col fon.

Ciao, Gigi.
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puntero
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Il mio Garage

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Inserito il - 25 ago 2008 :  00:50:30  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
sono tornato oggi e faccio i complimenti a tutti per le foto, i consigli , SIETE DEI MAESTRI credo che questo post servirà a tanti [:D

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RenPag
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Casarza Ligure - GE
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Inserito il - 25 ago 2008 :  18:18:57  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Premessa: non ho nessuna intenzione di stravolgere le cognizioni tecniche di ciascuno di voi e di imporre il mio “sapere” come se fosse Vangelo. Quello che scrivo deriva dalle mie convinzioni personali e spero di creare semplicemente argomenti di discussione con chi ne sa più di me e quindi può delucidarmi su cose che magari ho semplicemente travisato.

Non so perché ma ho l'impressione che tutti questi post stiano generando nella comunità un inutile allarmismo nei confronti del condensatore (questo sconosciuto).
E' vero , qualcuno può anche aver avuto problemi ma le probabilità di rimanere a piedi per colpa sua sono molto inferiori a quelle che invece possono verificarsi per la foratura di un pneumatico, la rottura del cavetto dell'acceleratore o della frizione (a meno che non si voglia tornare a casa massacrando il cambio....) ed altri particolari tutti ugualmente (se non più) vulnerabili.
Solo che un cavetto tutti sanno cos'è e quindi non spaventa, il condensatore invece....

Il problema sta nel quanto spesso questo possa succedere, a parte chi ha fatto la Milano-Taranto (ossequi e grande rispetto per la loro avventura) e quindi ha sottoposto a stress tutti i componenti della Lambretta, non so a quanti sia mai capitato di restare a piedi per colpa del condensatore, ma proviamo a fare un sondaggio e a confrontare con quanti sono rimasti a piedi per altri motivi (leggo di fasce che si spezzano, strani rumori metallici, motori che grippano e quant’altro) e allora mi chiedo: quanti partono con un pistone nuovo in tasca perché non si sa mai ?
Se circoliamo con dei mezzi che hanno come minimo 40’anni e barcate di km sulle spalle (perché le Lambrette le usavano, non le tenevano come soprammobili) dobbiamo mettere in conto che qualcosa può succedere !
Qui leggo che ognuno che scrive per un problema di avviamento il primo consiglio che riceve è “cambia il condensatore e le puntine”.
Secondo me è l’approccio che è sbagliato, non si può prendersela sempre con il condensatore solo perché è l’unico componente che non si sa cosa contiene !

Provo a descrivere con quanto mi ricordo dai tempi della scuola (perito elettronico dei tempi in cui si studiavano ancora le valvole – altro che computer !)

Intanto la capacità si misura in MICROFARAD che si abbrevia mF se non sono disponibili le lettere greche (se scriviamo nF ci riferiamo ai nano-farad).
All’interno di un condensatore ci sono due strati di materiale conduttivo detti armature (metallo sottile “tipo carta stagnola”) e il dielettrico che li separa è ottenuto mediante la formazione di uno strato di ossido metallico sulla superficie di una delle due. Il tutto è immerso in una soluzione liquida (si chiamano condensatori elettrolitici).
Il funzionamento del condensatore elettrolitico è vincolato alla presenza ed al corretto mantenimento di questo strato di ossido e per questo bisogna tassativamente evitare :
- inversioni di polarità (nei motori è praticamente impossibile perché il negativo è costituito dall’involucro stesso del condensatore)
- perdite del liquido interno
- deformazioni dell’involucro del condensatore che alterano la pressione tra le due armature – quindi evitiamo di stringerli troppo con le pinze per tenerli fermi o per smontarli !
Va aggiunto che la capacità di un condensatore elettrolitico NON è mai precisa come negli altri tipi (ad isolante solido) ed è frequente che il costruttore dichiari una “capacità minima garantita” senza indicarne il valore massimo. Questo non dipende dalla qualità del prodotto o dall’onestà del costruttore, ma da un limite intrinseco di questa tecnologia.
Se si trattasse di circuiti elettronici questo potrebbe rappresentare un problema perché il valore di una capacità può alterare anche di molto le frequenze in gioco e quindi stravolgere le funzionalità di un dispositivo, ma nel caso di un motore a scoppio a puntine l’unica funzionalità del condensatore è quella di dirottare verso massa le frequenze più alte del fronte di salita della corrente che va alla bobina quando le puntine si aprono, evitando che tra queste si formi un “arco voltaico” che ne provocherebbe l’usura precoce.
Trattandosi si un componente statico (cioè senza parti in movimento e quindi non soggetto ad usura) siamo in presenza di un oggetto che dovrebbe avere una durata praticamente eterna.
Purtroppo così non e': l'evento che ne può compromettere il funzionamento e' un scarica di corrente superiore alla sua tolleranza che provoca la perforazione del dielettrico (lo strato di ossido).
Un condensatore guasto può trovarsi in due stati:
1) in cortocircuito - questo e' il caso peggiore, il motore si ferma e si resta a piedi.
2) circuito aperto (capacità = 0) - male minore: e' come non avere più il condensatore quindi le puntine sfiammano nel momento di apertura e questo ne provoca l’usura precoce, ma la Lambretta cammina lo stesso.

Una variazione di capacità del condensatore rispetto al valore nominale non ha influenza sull’avviamento del motore. Se così fosse, non vedo perché il motore dovrebbe partire dopo tre pedalate anziché una – a mio avviso se il condensatore avesse un valore di capacità tale da compromettere l’accensione, lo farebbe sempre e non solo al primo o al secondo colpo di pedale (non è che pedalando lo “carichiamo” e fino a quando non è “a tappo” il motore non parte… :-)

Queste sono le mie opinioni, ho letto parecchi post di gente molto competente e mi aspetto che questi signori mi facciano notare dove sbaglio.
(scusate se mi sono dilungato un po' troppo, vi assicutro che non e' stato per invidia nei confronti di Gianca)
A proposito di Gianca: DAREI UN RENE per avere quei macchinari di cui hai messo le foto ! Se sei in attesa di un donatore fammi sapere che facciamo un baratto


Saluti e milagiri !

www rpw it
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puntero
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Il mio Garage

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Inserito il - 26 ago 2008 :  14:41:44  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
grazie renato per il tuo appoggio, la situazione si fa' interessante ... ripeto questo FORUM E' MITICO !!!

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Gianca 950 S
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Inserito il - 03 set 2008 :  23:42:29  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Scusa Renato, ho letto solo ora il tuo post, complimenti, come dice l’amico Py… ti ho letto tutto d’un fiato; per un momento mi sono ritrovato come trent’anni fa quando frequentavo il corso di elettromeccanica . Qua nessuno vuole scrivere il vangelo, ma mette in campo il suo sapere a disposizione della collettività scooteristica …. Ora posso dire che in teoria concordo in toto con te….. ma quando subentra la pratica alcune volte non combacia con la teoria …… e mi inca..o a morte non spiegandomi il perché. Io “la guerra” con il condensatore l’ho cominciata molto presto già da quando facevo agonismo in motonautica con motori a 2 tempi multi cilindrici tipo i vecchi Carniti, Selva, Evinrude …… già l’amico condensatore mi ha dato grosse soddisfazioni e pochi problemi; tenendo presente che erano motori raffreddati ad acqua (come gli attuali) ma giravano ad una temperatura d’esercizio di 40 / 50 gradi quindi molto bassa e l’amico condensatore non creava grossi fastidi.
Tu hai tirato in ballo gli amici della MI-TA dicendo che probabilmente avevano portato all’esasperazione i motori della loro Lambra….. non credo proprio le abbiano portate all’esasperazione ma ad un viaggiare “allegro” per parecchie ore a temperature abbastanza elevate.
Questo è il punto a cui voglio arrivare: il motore Lambretta non è nato per viaggiare in tangenziali, superstrade o bretelle autostradali…. e non ultimo usare come propellente Benzina verde; il condensatore (nuovo) che abbiamo sostituito di notte all’amico Pieremo, ti avverto che dalla parte superiore lasciava fuoriuscire liquido elettrolitico … ciò vuol dire che il buon condensatore ha raggiunto temperature superiori a quelle per cui è stato concepito.
Lo sai quanti ragazzi e non partono in gruppo per vari raduni tipo isola d’Elba…. dal Piemonte, dal Veneto, dalla Calabria o dalla Sicilia… armati di buone intenzioni ….. ma dopo 15 minuti sono già “sdraiati sullo scooter” a tutto gas per fare gare……….. e in 3 giorni vanno e vengono …. Questi si che fanno una MI-TA. Fortunatamente la maggioranza di questi ragazzi montano accensioni elettroniche perché a mio avviso il “buon condensatore” non sopporterebbe queste temperature. Tieni presente che qualcuno di questi ragazzi quando vanno per spegnere la Lambretta o la Vespa queste non si spengono più nemmeno staccando la chiave…. I mezzi vanno in auto combustione e vuol dire che il gruppo termico lato scarico è incandescente quindi spaccano fasce, buchi nei pistoni e problemi vari a questo punto sarebbe da chiedere al “povero condensatore” come se la passa internamente ed ecco perché si consiglia a chi usa ancora la classica accensione di metterlo all’esterno e automaticamente ritorna il buon fedele amico condensatore.
In poche parole a mio avviso la Lambretta non è stata concepita per le strade attuali in particolare per l’uso sbagliato che qualcuno ne fa.
Veniamo ai microfarad (mf) stavolta non mi sono sbagliato… ti ho copiato… perdonami… non dirlo ai professori.. ; concordo con te che il condensatore non è una bottiglia da riempire …. e questo in teoria l’ho sempre saputo però… c’è un però che non mi so spiegare… e qua chiedo il tuo aiuto: se monto su una LI 3° serie un condensatore esterno Piaggio equivalente a 14 / 16 mf la lambrettina parte al primo scoppio ma resta un notevole scintillio tra le puntine.
Monto questo tipo di condensatore mf 30


Allegato: CONDENSATORE 1.pdf
169,53 KB
La lambretta parte sempre al primo colpo con un leggero, trascurabile scintillio tra le puntine (tutto regolare a mio avviso)
Monto quest’altro tipo di condensatore mf 38 / 40


Allegato: CONDENSATORE 2.pdf
133,52 KB
(costruito dalla EFFE di Torino) che davano adattabile su lambretta LI 3° serie impianto filso, Dansi Ducati tutti e tre 6 poli automaticamente la Lambretta non parte più al primo colpo ma al secondo,al terzo e a volte anche alla quarta pedalata.
Questa prova è stata fatta parecchie volte…… perché a mio avviso è contro ogni logica ….. e visto che sono 40 anni che cerco di riparare qualche lambretta (a volte mi riescono bene ) come dici tu sapendo che il condensatore non è una bottiglia di Lambrusco da riempire, a questo punto… chiedo aiuto a tutti quelli del forum
A proposito Renato, in merito ai simulatori che ti ho fatto vedere in foto…. per farti più invidia… ti dico che sono anche perfettamente funzionanti; visto che in officina, per i ragazzi sono indispensabili ….. che devo dirti ….. al momento i miei reni sono perfettamente funzionanti, li tengo sempre lubrificati con il Latte d’uva …in caso di necessità ti farò sapere
Perdonate la mia dialettica un po’ agricola……. purtroppo conosco solo questa….
Causa fiere non potrò essere assiduamente con voi e se mi chiamate in causa spero di avere il tempo di rispondere
Ciao a tutti


Gianca 950 S
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Iso
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Inserito il - 04 set 2008 :  08:49:06  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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alla fine ho cambiato le puntine e il condensatore, ora è tutto ok.
grazie per i consigli

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Ribadisco quanto detto in un altro post.
Le puntine sono raramente cause di guasto, si sostituiscono solo se consumate, durano più del motore stesso.
La necessità della sostituzione la si vede ad occhio nudo, quando le puntine platinate si sono assotigliate.
Se c'è problema di corrente è solo in condensatore.

Ciao, Gigi.
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Iso
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Inserito il - 04 set 2008 :  08:51:05  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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non arriva corrente alla candela , con un tester si riesce a vedere se il problema viene dallo statore?

SOCCER - LAMBRETTA - GNOCCA ... I LOVE YOU




Col tester si possono fare solo alcune misure su ogni singolo componente se staccato dal circuito, ma misurare l'efficienza dell'insieme la risposta è NO!

Ciao, Gigi.
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Iso
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Inserito il - 04 set 2008 :  08:53:03  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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grazie ad entrambi , ma per vedere se è il condensatore che non funziona come faccio?

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Montarne un altro di sicuro funzionamento.
Non è possibile fare alcuna misura dall'esterno.

Ciao, Gigi.
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Iso
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Inserito il - 04 set 2008 :  09:02:36  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Py

Maurizio, hai perfettamente ragione, ma il condensatore puoi misurarlo con il tester solo se è staccato dall'impianto(da quello che mi risulta) pertanto secondo me ha fatto benissimo a sostituire le puntine e il condensatore.
Se non altro sa con certezza ,che se dovesse ripresentarsi lo stesso problema la causa è esterna.

Come andiamo lì al mare?? c'è molta gente??

Py



Concordo riguardo la misura del condensatore.
Tuttavia per la misura dei condensatori ci vogliono i tester che hanno la portata in microfarad (µF), quelli normali che hanno tensione/corrente/impedenza non vanno bene.
IL condensatore in eservizio ha delle sollecitazione che il tester non riproduce e la misura non è garanzia di efficienza.

Dissento invece sulla necessità della sostituzione delle puntine.


Ciao, Gigi.
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Iso
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Inserito il - 04 set 2008 :  10:04:31  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Citazione:
[i]Veniamo ai microfarad (mf) stavolta non mi sono sbagliato… ti ho copiato… perdonami… non dirlo ai professori.. ; concordo con te che il condensatore non è una bottiglia da riempire …. e questo in teoria l’ho sempre saputo però… c’è un però che non mi so spiegare… e qua chiedo il tuo aiuto: se monto su una LI 3° serie un condensatore esterno Piaggio equivalente a 14 / 16 mf la lambrettina parte al primo scoppio ma resta un notevole scintillio tra le puntine.
Monto questo tipo di condensatore mf 30


Allegato: CONDENSATORE 1.pdf
169,53 KB
La lambretta parte sempre al primo colpo con un leggero, trascurabile scintillio tra le puntine (tutto regolare a mio avviso)
Monto quest’altro tipo di condensatore mf 38 / 40


Allegato: CONDENSATORE 2.pdf
133,52 KB
(costruito dalla EFFE di Torino) che davano adattabile su lambretta LI 3° serie impianto filso, Dansi Ducati tutti e tre 6 poli automaticamente la Lambretta non parte più al primo colpo ma al secondo,al terzo e a volte anche alla quarta pedalata.
Questa prova è stata fatta parecchie volte…… perché a mio avviso è contro ogni logica ….. e visto che sono 40 anni che cerco di riparare qualche lambretta (a volte mi riescono bene ) come dici tu sapendo che il condensatore non è una bottiglia di Lambrusco da riempire, a questo punto… chiedo aiuto a tutti quelli del forum
A proposito Renato, in merito ai simulatori che ti ho fatto vedere in foto…. per farti più invidia… ti dico che sono anche perfettamente funzionanti; visto che in officina, per i ragazzi sono indispensabili ….. che devo dirti ….. al momento i miei reni sono perfettamente funzionanti, li tengo sempre lubrificati con il Latte d’uva …in caso di necessità ti farò sapere
Perdonate la mia dialettica un po’ agricola……. purtroppo conosco solo questa….
Causa fiere non potrò essere assiduamente con voi e se mi chiamate in causa spero di avere il tempo di rispondere
Ciao a tutti


Gianca 950 S





La cosa si spiega così: (lo so che lo sai già ma descrivo brevemente cosa succede nel circuito anche per gli altri).

Bisogna paragonare il cicuito che produce la scintilla per la candela ad una catapulta.

a) Durante la fase che le puntine sono chiuse grazie al campo magnetico rotante dello gruppo volano/statore la bobina interna è percorsa da elevata corrente elettrica.
Paragonado ad un catapulta pensate che si stia comprimendo la molla.

b) Nel momento di apertura delle puntine si interrompe improvvisamente il circuito che costringeva la corrente nella bobina interna e l'energia elettro/magnetica accumulata viene rilasciata im modo improvviso alla bobina esterna, che non è altro che un trasformatore elevatore di tensione, che a sua volta produce un picco di tensione che è la causa della scintilla.
Nella catapulta si deve pensare che la molla caricata viene improvvisamente rilasciata e fa scrizzare in alto il sasso.

D) Nella fase sucessiva a finchè ler puntine sono ancora aperte tra bobina interna e esterna c'è una trasferimento di energia che rimbalza tra le due, questa genera anche una scintilla se pur di intesità minore anche sulle puntine platinate.
Nella catapulta di deve pensare che la molla una volata schizzato il sazzo oscilla più volte prima di fermarsi e questa è dannoso per il meccanismo della catapulta.

D) a questo punto interviene il condensatore che smorza la scarica elettrica che si produce sulle puntine perchè il condensatore è un componente che si oppone a varaizioni improvvise di corrente e tende a livellarle/rallentarle.
Nella catapulta pensate che alla molla sia applicata un ammortizzatore in modo che impedisca le oscillazioni della molla.

E) a questo punto la presenza dell'ammortizzatore sulla molla rallenta anche lo scatto iniziale. Pensando che il sasso lanciato andrà più in alto quanto più rapido sarà loscatto della molla, la presenza dell'ammortizzatore rallenterà per un poco lo scatto e il lancio del sasso sarà inferiore, ma il meccanismo è protetto da oscillazioni indesiderate dannose.
Anche il condensatore per proteggere le puntine si oppene alla rapidità dello trasferimento di energia tra bobina interna e bobina esterna e pertanto la scintilla sarè inferiore.

F) a questo punto la capacità del condensatore e ammortizzatore nella catapulta deve essere scelta a compromesso, non troppo elevata da non ridurre tropppo lo scatto inizile e non troppo bassa da non smorzare le oscillazioni.



Io direi che la scelta del condensatore per la nostre Lambrette dovrà essere scelta non a caso, ma sarebbe utile conoscere il valore capacitivo misurato/indicato in µF.
Inoltre ogni modello di Lambretta potrebbe adottare un condesatore di valore diverso.
L'esperienza di Gaincarlo è molto significativa riguardo i condensatori provati da 15, 28, 40 µF.

Mi viene da pensare che il valore capacitivo ideale dovrebbe essere compreso tra i 20 e i 25µF. (per quel tipo di impianto a 6 poli)


Chiedo scusa ce nella speigazione non sono stato molto preciso, purttroppo da quando ho finito le scuole sono passati 25anni e non mi ricordo più con esattezza il fenomeno.

Ciao, Gigi.
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giubusti
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Inserito il - 04 set 2008 :  13:20:58  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Complimenti a tutti per la competenza e grazie per i consigli e le soluzioni che possiamo trarre da queste discussioni.
Sicuramente metterò i condensatori esternamente. Mi sembra una buona idea.
Una nota: sono un pò daccordo con RenPag, sono un lambrettista da sempre e ho fatto anch'io delle belle "tirate", mai avuto problemi con il condensatore, anzi spesse volte quando restauro un volano se le puntine non sono male e la scintilla alla candela è buona non sostituisco niente! non inorridite ma le lambrette alle quali ho sostituito puntine e condensatore vanno peggio di quelle alle quali ho lasciato tutto; ultima testimonianza della B restaurata di recente alla quale ho pulito bene l'impianto elettrico lasciando tutto e il motore è andato in moto al primo colpo.
Comunque grazie ancora, benvengano delle discussioni come queste.
Ciao
Giuseppe
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Gianca 950 S
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Inserito il - 04 set 2008 :  21:55:26  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
Bello.... questo scambio di esperienze mi piacciono un sacco..... ed ecco perchè mi ci butto dentro con il rischio di sparar ca..ate

Citazione:
[i]La cosa si spiega così: (lo so che lo sai già ma descrivo brevemente cosa succede nel circuito anche per gli altri).




Lo scritto più utile per gli amici del forum è quello di isoscooter che in maniera elementare ha spiegato tutti i passaggi.... e anche questo non fa una piega ma in particolare serve a coloro che conoscono poco la "materia elettrica"
Attenzione, buono anche il compito in classe fatto dall'amico RenPag (che ringrazio, in quanto ha spiegato alcune cose che col tempo avevo dimenticato) ripeto ancora, è stupendo questo scambio di "sapere" ed esperienze personali. Il tutto mi è piaciuto talmente tanto che l'ho riletto 4 / 5 volte..... rinfrescare la memoria...... almeno per quanto mi riguarda, fa molto bene in particolare per me... che ho la scatola grande ma il contenuto .... scarso
Ciao giubusti ,ciao a tutti, vado a letto.... ci sentiamo alla prossima

Gianca 950 S
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Inserito il - 04 set 2008 :  22:17:03  Mostra Profilo Rispondi Rispondi Quotando
pensa me che ho fatto la domanda è cosa ne è venuto fuori !!
INCREDIBILEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

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